“Il mondo è quel disastro che vediamo, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno a guardare” Albert Einstein
Per quest’anno la rete Pangea invita le scuole e le associazioni ad inserire nella propria programmazione due itinerari:
a)Il corridoio delle
farfalle. A chiusura dell’anno scolastico 2023/24 durante la presentazione
dell’opuscolo sul Corridoio delle farfalle abbiamo colto la volontà delle
scuole presenti e di alcune realtà territoriali
e perfino alcune facoltà universitarie ad avviare questa esperienza con
i propri studenti e i propri soci per incrementare il corridoio nel territorio di Scampia e zone
limitrofe. Siamo disponibili ad incontrare docenti per fornire materiali,
informazioni ed eventuali collaborazioni
b) Il secondo itinerario riguarda i
temi della Pace e della nonviolenza, che rappresentano il
nostro specifico, che risultano quanto
mai urgente affrontare nel tempo storico che stiamo
vivendo. Abbiamo elaborato un progetto con alcune iniziative che potete
riversare nel vostro contesto e/o portare avanti anche con la nostra
collaborazione. Abbiamo dato un titolo suggestivo a questo itinerario : L’OROLOGIO
dell’ APOCALISSE
DESCRIZIONE:
Abbiamo
la consapevolezza che, da un punto di vista biblico, l’APOCALISSE sia il libro
della “rivelazione”, “ lo svelamento di Gesà Cristo”, non sinonimo di
spaventose catastrofi, di sconvolgenti distruzioni e morti. Al pensiero della “gente comune”, in qualche
modo, si sono adeguati anche intellettuali e scienziati. Nel cap. !3 del libro di Gino Strada “Una
persona alla volta”, da cui abbiamo mutuato il titolo di questo progetto, leggiamo
che gli scienziati del “Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di
Chicago” hanno trovato questo modo un po’ empirico, ma efficace, per indicare
il livello di pericolo di un conflitto nucleare.
Anche
noi della Rete Pangea abbiamo ritenuto che questo titolo possa creare
suggestioni ed interesse nei confronti del target cui vogliamo rivolgerci, gli
studenti e la cittadinanza di Scampia..
E
questa tematica si inserisce perfettamente nel percorso di educazione alla
nonviolenza che abbiamo intrapreso da alcuni anni. Oggi gli scenari di guerra si stanno allargando
nel mondo, configurando quella “guerra mondiale a pezzi” di cui parlano
autorevoli rappresentanti religiosi, il pericolo nucleare si profila
all’orizzonte, e la produzione di armamenti ha raggiunto un livello scandaloso.
Oggi, più che mai, dobbiamo alimentare una cultura pacifista e proporre gesti
ed azioni che possano raggiungere una popolazione più ampia ed alcuni esponenti
istituzionali che sembrano refrattari a muoversi nella direzione che
auspichiamo.
Intendiamo
partire dalla conoscenza storica e le conseguenze che hanno determinato lo
scoppio delle bombe atomiche nel 1945 a Hiroshima e Nagasaki.
Nel
nostro Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza, realizzato in Largo
Battaglia, a Scampia , il 2 ottobre, giornata mondiale della nonviolenza, del
2022, abbiamo inserito un alberello di Kaki , ottenuto dalla pianta
sopravvissuta a Nagasaki e curata dal “medico delle piante” il dr. Masayuki
Ebinuma con l’intento di farlo diventare simbolo di pace e di rifiuto degli
orrori della bomba atomica; nella stessa aiuola sono piantati alcuni Gingko
biloba , pianta sopravvissuta alla bomba di Hiroshima , diventando pianta
simbolo della città.
Alle
centinaia, di persone, bambini, giovani e adulti, che hanno visitato il
giardino in questi ultimi anni, abbiamo accennato alla problematica che lega le
piante allo scoppio delle bombe atomiche.
Con
questo progetto intendiamo allargare e diffondere il discorso nelle sue
sfaccettature, sul piano culturale ed esperienziale, creando occasioni per
evidenziare aspetti simbolici ed iniziative per sollecitare le
Istituzioni ad intraprendere
la via della pace e del disarmo .
Intendiamo
portare avanti una serie di attività coinvolgendo specificamente i diversi
partner della rete.
Con le scuole:
-Piantumazione
di un Gingko biloba e un Diospoyros kaki in tutti i giardini scolastici di
Scampia, accompagnati da due quadretti con fotosimbolo che richiamano lo
scoppio delle due bombe a Hiroshima e Nagasaki.
– Lettura e commento con i ragazzi delle scuole
primarie e delle scuole secondarie di primo grado del libro Chiara Bozzoli e Anton Giorgio Ferrari “C’è un Albero in
Giappone” Ed.Sonda
– Lettura e commento con gli studenti delle
scuole secondarie di secondo grado del
libro di Gino Strada “Una persona alla volta” Ed. Feltrinelli.
–
Visione del video “Sulle ali della Gru”, seguito da un laboratorio di origami (le
gru) da raccogliere in un pacco con un messaggio di pace da inviare al Museo della Pace di Hiroshima.
–
Visione del film Oppenheimer di Christopher Nolan nelle scuole secondarie di
secondo grado.
– Studio del documento Manifesto
Eistein-Russell 9 –lugòio-1945
– Richiesta agli studenti di scrivere una
lettera al Presidente della Repubblica e al Governo di firmare il Trattato di
non Proliferazione delle armi nucleari e al Sindaco di Napoli di non consentire
la presenza nel Porto di Napoli delle navi a propulsione nucleare –
Cineforum del Gridas
–
Inserimento all’interno del Cineforum gratuito del Gridas aperto alla
cittadinanza del Film Oppenheimer di Christopher Nolan.
Caffè letterario di Scampia
-Inserimento
nella programmazione del Caffè letterario annuale del libro di Giuseppe
Mussardo “MAKSIMOVICH. La storia di Bruno Pontecorvo” con la collaborazione
dell’ Assoc. Scienze e Scuola e l’Un.
Federico II di Scampia.
Collaborazione con la VIII Municipalità
–
Creazione dell’aiuola HIBAKUJUMOKU, termine giapponese per indicare una pianta
esposta a bombardamento atomico di
Hiroshima e Nagasaki e sopravvissuta, su un terreno incolto di Scampia.
A Hiroshima sono sopravvissute 175 piante di 32 specie differenti. Noi
provvederemo a piantarne alcune , magari quelle più conosciute, nello spazio
disponibile.
–
Avviare nella sede della Municipalità la Biblioteca della nonviolenza .
– Circolazione
della Mostra dei personaggi della nonviolenza realizzata da alcune classi delle
scuole di Scampia.
–
Eventualmente commissionare la Mostra SENZ’ATOMICA esibita a fine anno a
Brescia e dintorni.
Il “Giardino dei cinque continenti e
della nonviolenza” (rete Pangea)
–
Continuare le operazioni di cura e verificare lo stato delle piante e delle
strutture.
–
Restauro del Murale dei Personaggi della nonviolenza danneggiato dall’usura del
tempo e dalle intemperie.
–
Inserimento del volto di almeno altri personaggi
sulle pareti che circondano il Giardino: Don Tonino Bello, Don Pino
Puglisi, Mario Paciolla. Per far conoscere la vicenda di Mario è
possibile proiettare il video “Come Fuoco”
Opendb ed invitare Giuseppe e
Anna Paciolla, genitori di Mario, che stanno girando per le scuole per chiedere
giustizia per il loro figlio.
–
Aggiornamento degli opuscoli didattici, inserendo nuove piante e nuovi
personaggi nonviolenti.
Manifestazione cittadina
Ripetere
la Marcia della Pace “Dalla Vele a Largo
Battaglia” con particolare riferimento alla geografia delle guerre e la
lotta alla corsa agli armamenti.
L’Utopia di Naji Al-ali si realizza a Scampia:Nel 76° anniversario della Nakba, “Handala Felice” si gira verso il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”
.Come tutte le cose che avvengono da una decina di anni a Largo Battaglia, a Scampia (periferia nord di Napoli), non importa chi abbia avuto l’idea, perché, una volta condivisa, diventa un sogno collettivo e si realizza. Peraltro arricchendosi di significati e connessioni con tutto ciò che ruota attorno al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. Un giardino realizzato dal basso da quella che ormai si autodefinisce “Comunità Pangea” che mette insieme scuole, associazioni, persone vicine e lontane, nel tempo e nello spazio, attorno a un progetto comune di formazione alla nonviolenza e all’ecologia integrale, che nel quartiere significa non solo prendersi cura di uno spazio pubblico, ma anche e soprattutto sottrarlo al degrado e alla criminalità, riappropriandosene e restituendolo alla fruizione civile. Operando dal basso, autofinanziandosi, attorno a altri valori che non sono il denaro: le uniche banconote che si “spacciano” in questa rete sono quelle “false” che denunciano, sul retro, le spese (vere) per le guerre del solo ultimo anno e propongono gli usi alternativi per costruire un mondo di pace. Anche queste frutto di idee e “trovate geniali” condivise.Il giardino è circondato da murales dedicati a testimoni di nonviolenza di cui seguiamo il cammino e su cui incentrare la nostra e altrui formazione su una riflessione condivisa sulle tematiche che ci sono a cuore.Sulla “questione palestinese”, che a Scampia ci sta a cuore sin da quando è iniziata, si è così pensato a un personaggio palestinese da rappresentare sul muro dove via via, negli anni, compaiono i volti di testimoni di nonviolenza che ci accompagnano in questo cammino collettivo di costruzione della Pace dal basso.Poiché il giardino è in una zona di Scampia la cui toponomastica è dedicata ai fumettisti/vignettisti/disegnatori (Largo Dino Battaglia, via Hugo Pratt, Parco Corto Maltese, via Attilio Micheluzzi), sul tema della “questione palestinese” abbiamo pensato di omaggiare il vignettista palestinese Naji Al-Ali, assassinato a Londra nel 1969.Il suo personaggio, Handala, che appare in ogni sua vignetta, è un bambino palestinese di 10 anni raffigurato sempre di spalle per non vedere gli orrori della guerra e, per stessa ammissione dell’autore, può essere un qualsiasi bambino del mondo in guerra. Si girerà, e crescerà, solo quando la guerra (in Palestina o altrove) finirà. La sua testa tonda con i radi capelli ispidi ha un riferimento al sole, oltre che a un riccio che si difende.Si è pensato, così, poiché ne condividiamo il sogno, di realizzare insieme l’utopia di Naji Al-Ali e far girare Handala verso il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”: un luogo di pace in cui ogni creatura è la benvenuta e si lavora in rete per costruire un mondo di giustizia e a misura di tutti, soprattutto dei bambini, dando loro gli strumenti per crescere felici.Ecco che Handala è raffigurato sul muro perimetrale, su un foglio di carta, come quelli su cui disegnava Naji Al-Ali, ma anche come quelli raffigurati da Felice Pignataro poco più su sulla strada Via Fratelli Cervi nel mural “disvelato” proprio dagli amici della rete Pangea e realizzato con i bambini della scuola media dell’epoca ospitata e celata “oltre il muro”.Guardando in prospettiva, il bambino-Handala sembra quasi poggiato sul “piedistallo” che ha dinanzi, integrato nel contesto a simboleggiare l’attenzione che vogliamo dare alle esigenze dei bambini, di tutti i bambini della nostra Pangea, dando loro gli strumenti per “elevarsi” e farsi ascoltare.Poiché il volto di Handala non è noto, lo abbiamo immaginato come un sole di Felice, che ha sempre sostenuto la causa palestinese e di tutti i popoli oppressi e che, peraltro, è stato il primo ad arricchire di colori e significati i muri di Scampia. Non un sole “qualsiasi”, ma quello che fu scelto per l’oblò della “FELImetrò”, stazione artigianale di Piscinola dedicata dal basso a Felice e al GRIDAS. Un sole preso senza raggi, che è il Sole del mural che resiste ancora, sbiadito, sul muro del D.A.M.M. e segna, dunque, un collegamento ideale con il Parco Sociale dei Ventaglieri a Montesanto dove si realizza anche uno dei più longevi Carnevali Sociali collegato e in coordinamento con quello di Scampia. Del resto, anche alla “FELImetrò” si è voluto dare risalto anche alla pluriennale tradizione di carnevale sociale legata al quartiere.Il sole, come ci ricorda sempre anche Mirella La Magna illustrando i murales di Felice, rappresenta il sole del Sud, il calore, il suo essere fonte energetica pulita, ma anche e soprattutto, la sua gratuità, il suo essere per tutti, senza giudicare chi più o meno “meriti” di ricevere i suoi raggi. E come ci ricorda Saverio Tommasi i diritti sono come il sole, se ci si abbronza non si ruba nulla agli altri: possono, anzi devono, essere estesi a tutte le creature che vivono la nostra Pangea.I raggi del sole-faccia in questo caso, sono gli ispidi capelli di Handala, che richiamano anche un riccio…”famiglia di appartenenza” di Franco Vicario, altro fondatore storico e Probivino del Gridas Grupporisvegliodalsonno che tanto ha dato e continua a donare alla rete variegata e in crescita di Scampia. Ma i raggi del sole, che riscalda tutti, appaiono anche sui bordi del foglio e hanno i colori della bandiere palestinese e israeliana, ché non dai popoli sono fatte le guerre, bensì dai governanti che li tengono in ostaggio, ma il blu e il verde sono anche un richiamo agli occhi del sole di Felice: riferimento al cielo e alla terra.Le braccia sempre incrociate dietro la schiena, tipiche di Handala, lo mettono, inoltre, in una posizione simile ai pensionati che guardano i cantieri: e il Giardino di Largo Battaglia è in perenne trasformazione al pari della rete di connessioni che vi si accresce attorno, del resto anziani e bambini tendono a somigliarsi quanto a attenzione e sensibilità alle bellezze della natura e quanto a saggezza nella loro visione del mondo.Così, a Scampia, Handala guarda, Felice, verso il giardino. In particolare verso l’Aiuola del Mediterraneo che a Pangea torna a essere “culla di civiltà” anziché cimitero di migranti e verso il Kaki Tree, pianta simbolo di resistenza alla violenza poiché pianta figlia del Kaki sopravvissuto alla bomba atomica sganciata su Nagasaki il 9 agosto 1945 e ripresosi grazie a chi ha saputo prendersene cura, diffondendolo in ogni angolo di un mondo in conflitto perenne. Una pianta particolarmente coccolata da tutti quelli attenti ai trascorsi vissuti da ciascuna creatura con un’attenzione e una cura maggiore per chi ne ha subite di più e proprio per questo è maggiormente sensibile.Le vignette di Naji Al-ali sono state pubblicate nel libro “Handala” dalla Marotta&Cafiero editori, casa editrice “terrona” che spaccia libri e Cultura come reazione culturale alla morte di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra e di stereotipi, cui è dedicato la Stadio di Scampia, proprio di fronte al nostro “Handala Felice”.Queste sono solo le “nostre” connessioni, altri potranno trovarne o inventarne di ulteriori, in base alle proprie conoscenze e sensibilità da condividere con la comunità Pangea che non alza muri, né barriere ai contagi culturali.Grazie infinite a Nino Come per aver realizzato al meglio questa idea dando volto e corpo al nostro “Handala Felice”.Aprile/Maggio 2024.
UN NUOVO APPUNTAMENTO DI PACE A SCAMPIA:Report di Martina PignataroSabato 24 febbraio 2024,
mattina, siamo stati al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” per l’appuntamento mensile di cura collettiva di quell’area, riqualificata dal basso, che si arricchisce costantemente di dettagli e di significati.Anche questo mese l’appuntamento ha visto confluire più iniziative che si sono fuse al meglio come è sempre per una rete che, non a caso, si è denominata “Pangea”.Intanto per tutta la mattinata sono stati con noi i ragazzi della I J e della I R dell’ITI “Galileo Ferraris” accompagnati dalle Professoresse Tristana Dini, Roberta Gallucci e Giuliana Iento che hanno fatto conoscenza diretta con il giardino realizzato anche con la partecipazione della loro scuola. Ogni aiuola, infatti, è presa in affido da un’associazione del territorio in abbinamento a una scuola superiore che se ne prendono cura, insieme agli altri: l’ITI “Galileo Ferraris” è abbinato nella cura dell’Aiuola Americhe alla Scuola Calcio ARCI Scampia, i cui Mister Antonio Arci Piccolo e Mister Carlo Sagliocco sono appena stati nominati Commendatori dell’Ordine al Merito dal Presidente della Repubblica Mattarella.Martina del Gridas Grupporisvegliodalsonno ha illustrato ai ragazzi il significato e il funzionamento delle rete Pangea accompagnandoli tra le aiuole e raccontandogli anche la storia del Kaki Tree, presente nell’aiuola Asia.La presenza di varie realtà della rete per questo appuntamento mensile collettivo ha poi permesso un racconto a più voci con le varie specificità delle associazioni e gruppi che caratterizzano un progetto in continua trasformazione.Proprio sabato mattina, il Giardino si è arricchito di una nuova scultura realizzata presso il Centro Diurno di Riabilitazione “Gatta Blu” e posizionato nell’Aiuola Europa: l’Ipposcampo. Un totem in legno che racconta, attraverso il volto di un cavalluccio marino, la voglia di superare le proprie difficoltà. Un’allusione a “io me la scampo” da: i pregiudizi per la salute mentale, l’ignoranza, la mancanza di ascolto, la superficialità, le ombre che a volte rendono la visione della vita tetra e non meravigliosa. Il volto, volendo, ha anche le sembianze di un leone.Giovanni Chianese del GruppoZoone ha accompagnato i ragazzi tra i vari totem che caratterizzano le aiuole dedicate ai vari continenti del Giardino raccontando loro la storia e la genesi delle varie installazioni nate all’interno dei laboratori del gruppo che sin dall’inizio collabora con la rete Pangea inserendo installazioni scultoree nelle aiuole, così come in altri luoghi del quartiere.L’aiuola Mediterraneo è stata integrata con una nuova pianta significativa: accanto alla scultura de “L’approdo”, posizionata nel giugno 2017 e dedicata ai bambini che approdano nel nostro paese e a chi se ne prende cura, è stato piantato un Corbezzolo, pianta simbolo del risorgimento italiano, che abbiamo voluto dedicare alle persone che si adoperano per salvare i migranti, come il medico Pietro Bartolo e il pescatore falegname Vito Fiorino, che, entrambi a Lampedusa, ne salvano tanti.Nella mattinata, grazie a Rosario, Massimiliano e Aldo del Circolo La Gru, Mario del GRIDAS e gli instancabili Imma e Pierino, sono state messe a dimora anche altre piante per rinfoltire le siepi delle aiuole e per arricchire il “Corridoio delle farfalle” che sta prendendo corpo grazie alla piantumazione, nelle varie aiuole verdi di Scampia, ma con la proposta di estendersi a balconi e giardini più o meno “privati”, di essenze gradite alle farfalle la cui presenza sul territorio è stata censita da Gennaro Rino Sanseverino, anche lui presente sabato mattina, a partire dal “Giardino delle farfalle” creato presso gli spazi del TAN – Teatro Area Nord a Piscinola.La mattinata è stata arricchita anche dai racconti dell’ Associazione Dream Team – donne in rete, presente anche con alcune ragazze della squadra di calcio femminile Dream Team ARCI Scampia, che ha dato informazioni sulle attività del CAV, sulla storia di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra, e sulle iniziative di rete.Ai partecipanti sono stati distribuite anche “banconote-volantino” di 100 €: un’idea ironica e di impatto presa in prestito dal Giardino Liberato Di Materdei che li ha creati per l’ultimo Carnevale Sociale per far luce sulle spese destinate alle armi che potrebbero, invece, finanziare le spese sociali e tanto tanto altro.Alle 11 circa, come programmato, abbiamo dispiegato il grande bandierone della pace della Comunità cristiana di base del Cassano Napoli e l’abbiamo fatto sventolate nel piazzale avvicinandoci al mural dedicato a Gino Strada e realizzato da Nino Come su un disegno di Roby il pettirosso. Lì abbiamo fatto una foto mostrando dei cartelli a comporre lo slogan “Cessate il fuoco ovunque” scelto per collegare questo appuntamento, che per noi è un percorso costante di formazione alla nonviolenza e all’ecologia integrale, alla mobilitazione più ampia per il disarmo e la pace nel mondo.La giornata del 24 febbraio cadeva, infatti, a due anni dall’inizio della guerra in Ucraina e a qualche mese dall’intensificarsi della guerra in Palestina, e l’abbiamo dunque collegata alla “Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il Cessate il Fuoco in Palestina e Ucraina” proposta della coalizione “Europe for Peace” cui abbiamo aderito anche con precedenti iniziative.Per il flash mob ci hanno raggiunti anche altri amici e compagni di viaggio sia della Comunità cristiana di base del Cassano, sia del Caffè Letterario di Scampia, sia della nostra variegata rete impegnata costantemente nel costruire la pace dal basso.Del resto la rete e le connessioni di cui si alimenta sono il modus operandi di questo “progetto” che ormai sconfina a vista d’occhio, contagiando positivamente persone e realtà e connettendole in un’unica Pangea: simm’ tutt’uno!Grazie a Maria Reitano di Città della Cura per le foto realizzate nella mattinata.
Cessate il fuoco ovunque – flashmob Sabato 24 febbraio 2024 – ore 11:00 Largo Battaglia – Scampia-Napoli.
Nell’ambito della mattinata di cura collettiva del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” ci fermiamo per un flash mob per dire all’intera Pangea: “CESSATE IL FUOCO OVUNQUE”.
Il flash mob si inserisce tra le iniziative promosse dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per la “Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il Cessate il Fuoco in Palestina e Ucraina”.
La rete Pangea ha aderito sin dall’inizio alle mobilitazioni di “Europe for Peace”:
https://retepacedisarmo.org/2024/fermiamo-la-criminale-follia-di-tutte-le-guerre-la-corsa-al-riarmo-la-distruzione-del-pianeta/
Moltiplichiamo i luoghi di sensibilizzazione per la costruzione della Pace!
Vi aspettiamo!
Qui l’evento su facebook:
https://www.facebook.com/events/279219545186442
Report Pangea 25/ottobre/2023
“E’ più facile istruire che educare perché per istruire basta sapere, mentre per educare è necessario essere”. ALBERTO HURTADO
La Rete Pangea si è riunita per l’Assemblea di inizio anno mercoledì 25 ottobre al Centro Hurtado. Sono presenti: Ciro Calabrese e Aldo Bifulco (Circolo la Gru), Fedele Salvatore (Coop.Irene), Gennaro Sanges (Com.del Cassano), Suor Rita (Assoc Celus), Monica Riccio (Banda Baleno), Patrizia Palumbo (Dream Team. Donne in rete), Biagio di Bennardo (Chi rom e chi no), Carlo Sagliocco (Arci Scampia), Andrea Salvatore (Agesci Na 14), Giovanni Chianese (Gatta blu), Mario Zuppolini, Gaetano Picillo, Vittoria Picillo, Enzo Muto (Gridas), Rita Caprio e Mafalda Abruzzese (Coop. L’Uomo e il Legno).
Come si può notare alla buona presenza della componente “associazioni” corrisponde una scarsa presenza della componente “scuola” della rete. A tal punto da sollevare all’interno dell’assemblea la domanda se ci sia ancora la volontà delle scuole di essere presenti nella rete Pangea. Il nostro progetto si caratterizza per la gratuità, la continuità nel tempo, le connessioni tra i diversi soggetti, un legame autentico con il territorio, che mal si adegua alla deriva aziendalista della scuola in cui sembra prevalere la visione economicista. Ancora più deludente appare questa scarsa partecipazione se si considera che nella lettera di “convocazione” ci si augurava che i docenti referenti della rete fossero accompagnati da tutti coloro interessati alle due problematiche principali che il progetto promuove: la cultura della nonviolenza e l’ecologia integrale.
Non vi nascondo che ho provato un senso di “tristezza”, anche perché in questi anni abbiamo investito tanta energia e siamo riusciti a tessere una rete di profonda amicizia e unità di intenti con molti docenti, alcuni dei quali non sono più presenti nel territorio, e ci piacerebbe estendere questa rete alle nuove presenze nelle scuole.
Altro elemento che mi intristisce è il notare come “ il fascino della gratuità” vada piano , piano scemando nella nostra società, tanto che ogni cosa ha valore solo se è monetizzabile. E pensare che quest’anno ricorre il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani.
Centenario Don Milani
a) I CARE (canzone video di Aleardo Baldi)
b) Percorso di Marigliano ( è già avviato l’insieme di momenti di formazione a partire dagli scritti di Don Milani- locandina).
c) La Scuola di Pace ( a partire da gennaio 2024 la Scuola di Pace organizza un percorso di incontri mensili, un sabato al mese dalle 17:45 alle 20:00, presso la Chiesa Battista a Via Foria 93. Il percorso è diretto e coordinato dal Prof. Sergio Tanzarella, Ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Curatore dell’Opera Omnia degli scritti di Don Lorenzo Milani. Provvederemo a diffondere le locandine appena pronte).
d) Video di Pangea presentato al Convegno di Don Milani a Firenze il 2 settembre. Su sollecitazione della nipote di Don Milani, Valeria Milani Comparetti, sono state raccolte sotto il titolo “Radici, rami, fiori e frutti” brevi video-esperienze collegate al pensiero del Priore di Barbiana. L’intera raccolta sarà proiettata in una serata all’interno del Cineforum del Gridas.
Il corridoio delle farfalle
– Per il resoconto delle notevoli attività svolte in quest’anno si rimanda alla Relazione allegata.
– Le attività proseguiranno fino alla prossima primavera. In particolare, a partire dal 18 Novembre (Festa dell’albero), saranno messe a dimora numerose piante che attirano le farfalle, nelle varie aiuole pubbliche, nelle scuole, presso le associazioni, nelle scuole e nei condomini, privilegiando Via F.lli Cervi. Avvieremo la promozione perché anche i balconi delle case partecipino al corridoio delle farfalle.
– Si avvieranno altri murales.
– E’ in fase di scrittura un opuscolo che racconti la filosofia e la storia del Corridoio e che contenga elementi utili di conoscenza per eventuali percorsi didattici.
DISVELAMENTO del Murale di Felice Pignataro su Via F.lli Cervi
a) Video di Giovanna Pignataro
b) Presentazione e consegna degli opuscoli sul Disvelamento “LA CULTURA: Una storia infinita”. Si invitano i responsabili delle diverse associazioni a presentare e consegnare l’opuscolo alle scuole con le quali sono collegate. L’opuscolo è uno strumento didattico interessante per i docenti, in particolare per quelli che insegnano nelle scuole situate su Via F.lli Cervi.
Conclusione per la PACE
– Musique pour la paix (video)
– Stiamo pensando ad un percorso, forte e articolato, su Pace e Disarmo, partendo magari dalle bombe su Hiroshima e Nagasaki.
Saluti e buon lavoro
Aldo Bifulco (referente rete Pangea)
PROSSIMI APPUNTAMENTI:MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE 2023
PROSSIMI APPUNTAMENTI:MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE 2023, alle ore 17:30, presso il Centro Hurtado di Scampia (Viale della Resistenza, 27) si tiene l’Assemblea della rete Pangea.Vi preghiamo di essere presenti a questo incontro, che, come ogni anno, presenta il lavoro in programma alle scuole e alle associazioni della rete Pangea. Saranno presenti sia i referenti delle associazioni sia i referenti delle scuole, ma l’invito è esteso a tutti i docenti che intendano inserire la cultura della nonviolenza e dell’ecologia integrale nel proprio percorso didattico/educativo.La rete Pangea si incontra, poi, ogni ultimo sabato mattina del mese per la cura collettiva del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”(a Largo Battaglia a Scampia): il prossimo appuntamento è:
SABATO 28 OTTOBRE 2023 – ore 9:30 – 12:30.Vi ricordiamo che i materiali di approfondimento sul Progetto Pangea (tra cui i pdf degli opuscoli divulgativi) e alcuni materiali prodotti (video e cartelli) sono su questa pagina:http://www.felicepignataro.org/…/progetto-pangea-scampia
PROSSIMI APPUNTAMENTI:MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE 2023, alle ore 17:30, presso il Centro Hurtado di Scampia (Viale della Resistenza, 27) si tiene l’Assemblea della rete Pangea.Vi preghiamo di essere presenti a questo incontro, che, come ogni anno, presenta il lavoro in programma alle scuole e alle associazioni della rete Pangea. Saranno presenti sia i referenti delle associazioni sia i referenti delle scuole, ma l’invito è esteso a tutti i docenti che intendano inserire la cultura della nonviolenza e dell’ecologia integrale nel proprio percorso didattico/educativo.La rete Pangea si incontra, poi, ogni ultimo sabato mattina del mese per la cura collettiva del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”(a Largo Battaglia a Scampia): il prossimo appuntamento è: SABATO 28 OTTOBRE 2023 – ore 9:30 – 12:30.Vi ricordiamo che i materiali di approfondimento sul Progetto Pangea (tra cui i pdf degli opuscoli divulgativi) e alcuni materiali prodotti (video e cartelli) sono su questa pagina:http://www.felicepignataro.org/…/progetto-pangea-scampia
PROSSIMI APPUNTAMENTI:MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE 2023, alle ore 17:30, presso il Centro Hurtado di Scampia (Viale della Resistenza, 27) si tiene l’Assemblea della rete Pangea.Vi preghiamo di essere presenti a questo incontro, che, come ogni anno, presenta il lavoro in programma alle scuole e alle associazioni della rete Pangea. Saranno presenti sia i referenti delle associazioni sia i referenti delle scuole, ma l’invito è esteso a tutti i docenti che intendano inserire la cultura della nonviolenza e dell’ecologia integrale nel proprio percorso didattico/educativo.La rete Pangea si incontra, poi, ogni ultimo sabato mattina del mese per la cura collettiva del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”(a Largo Battaglia a Scampia): il prossimo appuntamento è: SABATO 28 OTTOBRE 2023 – ore 9:30 – 12:30.Vi ricordiamo che i materiali di approfondimento sul Progetto Pangea (tra cui i pdf degli opuscoli divulgativi) e alcuni materiali prodotti (video e cartelli) sono su questa pagina:http://www.felicepignataro.org/…/progetto-pangea-scampia
I MIEI SETTE PADRI
La rete Pangea di Scampia sta prendendosi cura, da alcuni anni, della Via Fratelli Cervi nel quartiere, sulla quale affaccia il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” attorno la creazione del quale è iniziato il progetto Pangea. Qui il video di Vincenzo Di Falco della giornata del 22 aprile 2023, quando è stata creata dal basso l’aiuola dedicata ai Fratelli Cervi con la piantumazione di 7 olmi e con il mural realizzato da Nino Come. https://www.youtube.com/watch?v=DqhMBDYCHI0 L’aiuola si trova davanti la Scuola Calcio Arci Scampia, una delle realtà più attive della nostra rete, che l’ha presa in affido e se ne prende cura, proprio su Via Fratelli Cervi. Nel contesto di questa riqualificazione dal basso di una strada così significativa per il nostro quartiere, il GRIDAS ha coprodotto du Produzioni Dal Basso il film I MIEI SETTE PADRI di Liviana Davì che sarà proiettato il 13 ottobre al #CineforumGRIDAS. Vi aspettiamo!
Nagasaki-Brescia Kaki Tree Project -Europe
Undici ciclisti in bici da Roma a Scampia in nome della pace
di Flavio MarcoliniLa delegazione in viaggio dal 5 al 10 agosto commemorando i bombardamenti di 78 anni fa su Hiroshima e Nagasaki02 agosto 2023
Kaki Tree Project Un messaggio di nonviolenza impronta la biciclettata che commemora le tragedie di Hiroshima e Nagasaki (MARCOLINIFLA)
In bici per la pace. Per iniziativa del Comune di Castegnato e di alcune associazioni pacifiste, dal 5 al 10 agosto undici ciclisti franciacortini pedaleranno da Roma a Scampia, in provincia di Napoli, per divulgare il messaggio di nonviolenza del Kaki Tree Project.
Gianpietro Rossi, Alessandra Vencato, Giorgio Biondi, Giulia Bonomelli, Annamaria Bonomelli, Rosa Marzi, Gianmario Portesani, Francesco Foletti, Giacomina Spini, Maria Adele Capucci e Fulvio Quarella non hanno scelto causalmente le date. Infatti intendono commemorare i bombardamenti atomici americani del 6 e 9 agosto di 78 anni fa su Hiroshima e Nagasaki. Proprio da quest’ultima città provengono i semi degli alberi di cachi di seconda generazione nate dalla pianta madre, che l’associazione sta piantumando in giro per il mondo.
L’impresa
Alcuni partecipanti raggiungeranno la capitale in pullman, altri in treno – fra di essi Giulia Bonomelli, consigliere comunale delegato alla Pace – ma Gianpietro Rossi e Alessandra Vencato l’han fatta tutta in bici sin dalla loro casa di Passirano.
Il programma è molto ampio, «ma in sostanza – spiega il portavoce Foletti – congiungerà due luoghi importanti di bellezza italiana, la tenuta presidenziale di Castelporziano (residenza estiva del capo dello Stato) dove vive il kaki di tutti gli italiani e il Giardino dei Cinque Continenti e della Nonviolenza a Scampia, che ospita nell’aiuola Asia un altro kaki. «Nel mezzo ci fermeremo, fra le altre località, al cimitero militare americano di Anzio e a Cassino, la città più bombardata in Italia durante la seconda guerra mondiale, dove in occasione dell’80° anniversario metteremo a dimora un altro kaki, simbolo di rinascita. In alcune serate proporremo anche l’esperienza olistica vibrazionale dei bagni di gong».
«Il nostro Comune – sottolinea Bonomelli – ha una sensibilità particolare sulle necessità del disarmo. L’anno scorso piantai il kaki a Scampia il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza. Andrò a vedere come sta la pianticella». Ad accompagnare i pedalatori franciacortini, la bandiera arcobaleno del Tavolo per la Pace della Franciacorta. Chi vorrà potrà seguire i «paciclisti» nell’itinerario programmato (info 3492173488 o kakitree@lapacesulmonte.org).
NEL GIARDINO DEI CINQUE CONTINENTI E DELLA NONVIOLENZA TROVA POSTO ANCHE IL MURALES DI GINO STRADA
REPORT PANGEA APRILE 2023-04-28
Puoi costruire qualcosa di bello anche con
le pietre che trovi sul tuo cammino”.W.Goethe
Sabato 29 con la presenza degli studenti della
classe I R dell’ITIS “Galileo Ferraris” con la Prof.ssa Tristana Dini al
“Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, accolti da Martina
Pignataro si è chiuso il mese di Aprile, un mese ricchissimo di eventi e di
situazioni di grande interesse. Purtroppo si sono limitati, forse loro
malgrado, solo ad ascoltare, la storia e la struttura del Giardino. E mi torna
il mente un pensiero chiave del Movimento di Educazione Educativa che
introducemmo a Napoli parecchi decenni fa: “A
scuola con tutto il corpo, non solo con la testa”|.
Comunque
un piccolo drappello di membri di alcune associazioni, contemporaneamente, ha
provveduto con il lavoro di cura ad esaltare
lo splendore de Giardino nei suoi colori primaverili.
Il
13 Aprile Rosario D’Angelo, contattato
dagli organizzatori delle Ecolimpiadi a Scampia, ha sistemato il Cerchio dei
popoli, inserendo un bel numero di gazanie
ed ha fornito la sua consulenza ai presenti.
Mi sembra di poter affermare che in questo mese il “Corridoio delle farfalle” abbia subito uno slancio entusiasmante.
A
partire dal 7 aprile il giorno in cui Rossella e Francesca della Scuola del
terzo luogo, unitamente a Gennaro, Rosario, Aldo ed alcuni membri della
Coop.Occhi aperti, della Coop. L’Uomo e il Legno e della Gatta Blu, hanno
trascorso una giornata interessante nell’osservazione di alcune crisalidi
(qualche farfalla ha fatto capolino) e nella costruzione dei cestelli in cui
depositare le crisalidi in attesa della schiusa delle farfalle. Si è deciso di
affidare a Gennaro Sanseverino il maggior numero di crisalidi in modo che ne
potesse seguire lo sviluppo a casa sua. L’indomani abbiamo incontrato
l’entomologo Antonio Festa di LEPIDOPTERA che ci ha fornito gentilmente la sua
consulenza per la cura delle crisalidi, oltre a regalarci alcuni esemplari.
Qualche giorno dopo Gennaro ed io ci siamo recati, su invito di Carmela Pastore
della coop.Occhi Aperti, al Circolo Montale, plesso “I Girasoli”, per
incontrare gli alunni delle classi quinte. Erano presenti la maestra Angela
Mariniello e la responsabile del plesso Lina Cecere e ci ha raggiunto, con
nostra grande sorpresa la DS. Paola Carnevale per un cordiale saluto, con la quale
abbiamo spesso collaborato, nel passato, soprattutto per la costruzione del
Giardino di Montale. E’ stato un incontro gioioso, parlando di farfalle da
tutti i punti di vista ed abbiamo costruito un cestello in cui abbiamo posto
una crisalide. L’incontro si è concluso
con la piantumazione di due Buddleje (con il sostanzioso soccorso di Carlo
Sagliocco), contribuendo ad arricchire il parco botanico per il “Corridoio
delle farfalle”. Alcuni giorni dopo è nata una Zerynthia cassandra e Carmela , guadagnandosi sul campo , a detta
di Martina, l’appellativo di “ambasciatrice delle farfalle”, ha fatto il giro
delle classi per far vedere questa splendida farfalla, suscitando l’entusiasmo
dei bambini. La liberazione delle farfalle al Tan da parte del “custode delle
crisalidi”, Gennaro Sanseverino, è stata un susseguirsi per tutto il mese. Il
19 aprile due Aurora, il 26 aprile con
Carmela e dei giovani della “ Scuola del terzo luogo” venuti da Taranto, tre
Zerynthia cassandra, il giorno dopo ho potuto godere di questo momento
liberando una Cassandra ed un Podalirio, il 29 sono state liberate una
Cassandra e due Podaliri e il giorno dopo altre quatto podaliri.
Tornando
indietro al 16 aprile dobbiamo parlare di un incontro molto significativo che
Ciro ed io abbiamo avuto con gli studenti del Liceo Immanuele Kant di Melito, classi 3 A- 5 A- 5C scientifico e 3A-4A- 4B
scienze umane. Un incontro voluto dal Prof.Narciso Dal Poz e da Angelo Buonomo
del CSV (Centro servivi volontariato). Abbiamo parlato del Circolo la Gru,
della rete Pangea, del Corridoio delle farfalle e dei Fratelli Cervi,
concludendo l’incontro con la costruzione delle gru di carta, secondo la
tecnica degli origami. Dovendo i giovani fare un’azione pratica –vivaddio- Ciro
ha pensato bene di invitarli alla manifestazione del 22 aprile e, in quella
occasione, si dimostreranno fondamentali.
Il
pomeriggio dello stesso giorno, dopo aver visitato ed apprezzato il lavoro
dell’Arci Scampia, l’On. Luciano Violante, ha voluto fare un salto al Giardino
di Pangea ed è rimasto sorpreso da tanta bellezza. Ma le visite al giardino da
parte di gruppi esterni è stata continua in tutto il mese, soprattutto guidati
da Mario Civitaquale. In particolare abbiamo accolto con grande piacere gli
studenti delle classi 3D, 3L, 4L del Liceo Vittorini, accompagnati dai
Proff.Giulio Barricelli, Angelica Grimaldi, Santa Mileto, Francesca Avitabile,
che è parte attiva della rete Pangea. Si
trattava dell’ultima tappa di un giro per le varie realtà di Scampia. Patrizia,
Mario e Aldo hanno fornito gli elementi caratterizzanti questa esperienza ed
abbiamo avuto modo di ricordare Mario Paciolla, il giovane cooperatore
napoletano, ammazzato in modo misterioso in Colombia. La figura di Mario,
realizzata dal muralista Jorit, è presente da poco tempo su un muro del Liceo.
E
veniamo all’appuntamento clou del mese di Aprile. La manifestazione del 22 aprile, per
ricordare i Fratelli Cervi a 80 anni dal
loro eccidio: il nostro 25 aprile!
Ci
tenevamo molto a questo momento per il quale abbiamo speso tante energia. Ma il
periodo di pioggia inconsueto, ma continuo, aveva ritardato tutta la preparazione
e tre giorni prima dell’evento la situazione appariva disperata: il muro che
doveva accogliere il murale di Nino Come era in condizioni pietose, le aiuole
con l’erba alta e costellate di rifiuti, la piazzola sporchissima. Il miracolo
si è verificato grazie al lavoro intenso di Carlo, Ciro, Gaetano, Mario, Enzino
e Fedele a cui si sono aggiunti Rosario, Biagio, Imma e Pierino.
La
mattina del 22 aprile il sole era caldo e luminoso, lo spazio antistante era in
ottime condizioni, le aiuole rasate con le buche pronte ad accogliere i sette
olmi già predisposte e il murale con i sette nomi dei Fratelli Cervi già
pronto. Sulla recinzione dell’Arci un
tripudio di bandiere che sventolavano…quasi felici!. E mentre
dall’altoparlante, recente acquisto della rete, risuonavano le note di Bella Ciao
e di altre che ricordano la vicenda dei Fratelli Cervi ( “Sette fratelli” di Marco Paolini e i
Mercanti di Liquore “La pianura dei sette fratelli” dei The Gang, nella versione dei Modena City
Rumblers), gli studenti del Liceo Immanuele Kant, con la direzione di Ciro
e Rosario mettevano a dimora sette olmi, idea suggerita dalla Poesia di Gianni Rodari “Compagni Fratelli Cervi”,
letta da una studentessa. Questo recupero della memoria dei Fratelli Cervi
rientra nel Progetto “Il corridoio delle farfalle” che ha tra i suoi obiettivi
recuperare una strada (Via Fratelli Cervi) alla bellezza e far conoscere questa
storia dimenticata ai cittadini, ai giovani e ai ragazzi che quotidianamente
l’attraversano. Non immaginavo che questa operazione di consapevolezza di una
strada attraversata con indifferenza alla memoria partigiana ogni giorno, da
anni, da tanti cittadini, grandi e piccoli, potesse denominarsi “riappropriazione odonomastica”. Gli
interventi del Presidente dell’VIII municipalità Nicola Nardella e di Vincenzo
Vacca del Comitato provinciale dell’ANPI sono stati molto incisivi e
documentati, facendo giustizia delle tante “sciocchezze” che abbiamo dovuto
sorbire da alcuni politici in questi giorni.
Momenti importanti sono stati la Pulizia della targa stradale,
imbrattata da mano fascista e l’apposizione di un fascio di rose da parte di Franco Broegg
(Anpi) e Mario Zuppolini (Gridas) e poi
la scoperta della TARGA che ricorda la giornata e le sue motivazioni da parte
di Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco dell’Arci Scampia a cui è affidata la
custodia dello spazio. Intanto Nino Come
completava il murale con la frase:”Ci
disse la pianura: Questi miei figli mai li scorderò”
Infine,
guidati dalla sapiente regia di Fedele, tutti i presenti si sono scatenati in
un frenetico girotondo, cantando a
squarciagola “Bella Ciao”.
Un
riflessione mi sento di fare: la presenza operativa del Liceo di Melito ha
fatto ancor di più notare, con amarezza, l’assenza delle scuole di Scampia che
hanno perduto la possibilità di presenziare ad una autentica lezione di storia
all’aperto. Ma anche di osservare gli occhi lucidi e la passione vibrante che
sgorgava dalle membra dei tanti anziani presenti che, evidentemente, rivivevano
momenti di partecipazione e di lotta che avevano caratterizzato il loro
passato.
Il
giorno prima, al cineforum del Gridas,
le cui proposte andrebbero valorizzate molto di più, è stato proiettato il docufilm SURURA che racconta un’altra storia di resistenza.
La proiezione si conclude con una frase che mi è rimasta
impressa “ il futuro è un luogo
sconosciuto”…che, forse, con il
nostro impegno dovremmo almeno dargli un indirizzo. All’interno di questo cineforum, abbiamo
intenzione, di proiettare, appena possibile, il film “I miei sette padri” di Liliana Davì con Adelmo Cervi (figlio di
Aldo Cervi) coprodotto dal Gridas. Il film prende spunto dal libro di Adelmo
Cervi “Io che conosco il tuo cuore.
Storia di un padre partigiano raccontata da un figlio”.
Aldo
Bifulco
P.S…e
stamattina altri due podaliri sono nati e liberati al “Giardino delle farfalle”
presso il TAN
22 aprile 2023
“La guerra mi mette
un’angoscia come avere un moribondo in casa, come vedere un condannato ad
essere ucciso”. Enrico Peyretti
L’incontro
di venerdì 31 marzo al Gridas aveva
come obiettivo mettere le basi per l’organizzazione della
giornata del 22 aprile, dedicata ai Fratelli Cervi. Erano presenti: Mirella,
Martina, la piccola Alessandra, Franco Vicario Enzino, Gaetano, Nino, Maria
Reitano, Mario Zuppolini, Mario Civitaquale,
Franco Broegg, Mariapia Amoresano,
durante l’incontro abbiamo avuto la telefonata di Nicola Nardella, col
quale abbiamo concordato alcuni elementi importanti per l’organizzazione
dell’evento. Precedentemente ho avuto contatti telefonici con Patrizia, Ciro e
Fedele che per motivazioni diverse non potevano essere presenti all’incontro.
La
giornata, dedicata ai Fratelli Cervi, in vista del 25 aprile, rientra nella
progettazione di quest’anno del “Progetto Pangea” e nella riqualificazione dal
basso di Via Fratelli Cervi che stiamo piano piano portando avanti da alcuni
anni.
La scaletta prevista per la mattinata e le
attività di preparazione sono le seguenti :
Pulizia della Targa di Via Fratelli Cervi che è
imbrattata da parecchi anni (il pittore Gaetano Picillo e Mario Zuppolini
faranno un sopralluogo per capire il solvente adatto)
Piantumazione di 7 olmi ( prendendo spunto dalla
poesia di Gianni Rodari) sulla stricia di terra davanti la scuola di calcio
Arci Scampia ( Ciro sta provvedendo a reperirli e si interesserà della
preparazione preventiva del terreno).
Mural con i nomi dei 7 Fratelli Cervi sul
muretto basso dell’Arci Scampia davanti all’aiuola in questione a cura di Nino
Come, nella settimana che precede l’evento( Intanto sabato 15 in mattinata Gaetano Buonvino coordinerà un
gruppetto per pulire e predisporre il muro con l’idropulitrice di sua
proprietà, prelevando l’acqua dall’Arci
Scampia).
Sabato 15
aprile di mattina “Chi rom e chi
no” convoglierà al “Giardino dei Cinque
continenti e della nonviolenza” il gruppo Scout CNGEI Naoli 3 che è venuto a
conoscerci la scorsa volta per una pulizia del Giardino e dell’area antistante
l’Arci Scampia, con il supporto di volontari adulti. Ultimamente il Giardino lo
troviamo sporco con cartacce e rifiuti vari.
Martina e Franco Broegg sono in contatto
sono con Liliana Davì , la regista del
film “I MIEI SETTE PADRI” appena
realizzato dal basso, e con Adelmo Cervi (figlio di Aldo Cervi, terzogenito dei
7 fratelli e protagonista del film) per una auspicata partecipazione di Adelmo alla giornata, magari anticipata
dalla proiezione del fil venerdì 21 aprile, nell’ambito del cineforum gratuito
promosso dal Gridas che sta per ripartire. Vi aggiorneremo su queste eventuali
partecipazioni.
Patrizia e Fedele prenderanno accordi con Nicola
Nardella (che ha già dato la su disponibilità e che aspetta un contatto lunedì
3 aprile) per un coinvolgimento della Municipalità VIII e per le autorizzazioni
di rito.
Fedele e il grafico dovrebbero approntare una
locandina per diffondere l’appuntamento e invitare scuole e cittadinanza.
Il Sabato alcune scuole sono chiuse ed allora si
è pensato di invitare le scuole ad
informare i ragazzi sulla vicenda dei Fratelli Cervi e su contesto storico in
cui si è verificata, nonché del significato del 24 Aprile. Magari il sabato mattina i ragazzi
incuriositi potrebbero farsi accompagnare dai genitori a questa manifestazione.
A tale proposito possiamo fornire dei materiali
di approfondimento (non solo per le scuole). Oltre alla poesia di Rodari,
indichiamo la canzone di Marco Paolini e i Mercanti di liquore ispirata alla
poesia di Rodari https//youtu.be/jQXPht94dzc,
poi la canzone dei “The Gang” nella versione dei Modena City Ramblers:
https//:yiutu:be/RxRPikle02w
Queste e altre canzoni saranno diffuse nella
mattinata del 22 che dovrebbe concludersi con un intervento di Nicola Nardella
rappresentante istituzionale di Scampia e un rappresentante dell’Anpi ed
ovviamente di Adelmo Cervi se dovesse essere presente.
Riproponiamo anche il video del “Disvelamento”
del mural su Via Fratelli Cervi che pure è nato sulla scia della
riqualificazione della strada:
Ci
sembra particolarmente ed opportuna
questa manifestazione anche in seguito alle infelici espressioni recenti di
alcuni politici ed in particolare quella dell’attuale Presidente del Senato.
Saluti
Aldo
e Martina
Report Marzo 2023 “Dalla Festa dell’Albero alla Festa delle Foreste”
“Chi non possiede il senso del misteronon comprende che gli alberisono colonne di una cattedrale;sono canne di un organoche un sol maestro sa suonare: il vento.Sono la casa degli unici esseri liberi che ancora esistono:gli uccelli che nella tempesta stridonoe che volando scrivono nel cielosegni che abbiamo disappreso a leggere.Per i popoli antichierano luoghi sacri tutti i boschi:spiriti della terra li abitavano.Oggi il mistero resta ma è diversala sua lettura: per noi sono gli alberii soli angeli verdiche ancora ci rimangono.” �TANI LATMIRALHo voluto iniziare questo report con una poesia di Tani Latmiral, che a breve vedremo tra i personaggi della nonviolenza disegnati sui muri di Largo Battaglia. Ma anche perché rappresenta bene il periodo che va dal 21 Novembre (Festa dell’albero) al 21 marzo (Festa delle Foreste), forse un po’ prima e un po’ dopo, durante il quale abbiamo provveduto ad arricchire il patrimonio botanico di Scampia con la messa a dimora di un bel numero di piante.Abbiamo cominciato abbastanza presto con la “Scuola del terzo luogo” che ci ha consentito di incrementare il patrimonio di piante che richiamano le farfalle nel nostro “Giardino delle farfalle” nell’area del TAN (Teatro Area Nord). E’ arrivato così un carico di buddleje, lantane, gaure, rincopermum, alaterno,
rosmarino protrato, lavanda, muhlenbergia, stipa, penniseto, euphorbia, biancospino. Pochi giorni dopo abbiamo piantato due colutee cresciute sul terrazzo di Gennaro Sanseverino. Il 21 novembre ci siamo dedicati all’inserimento di altre aromatiche nell’area predisposta al TAN. Il 28 Novembre, Ciro con le donne del cantiere di Scampia e Grazia Forino di Legambiente, ha piantato un arancio nell’area del frutteto. Il 29 Novembre ci siamo spostati all’87° Circolo Don Guanella dove le maestre, con la guida di Maria Esposito, hanno preparato i ragazzi per la Festa dell’Albero: appuntamento immancabile con gli esponenti del Circolo La Gru. E con le classi terze in un clima gioioso, fatto anche di canti e danze, abbiamo provveduto a piantumare due lavande, una buddleja dai fiori bianchi e una lantana: un ulteriore contributo al “corridoio delle farfalle”. Il 2 dicembre con l’infaticabile Dada ci siamo spostati al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” per sistemare due muhlenbergia, una stipa, due piccole gaure e due piccoli agapanto. A ridosso di Natale, sempre nel giardino di Largo Battaglia abbiamo messo a dimora una betulla, 5 pittospori e tre buddleje.Abbiamo inaugurato il 2023 partecipando alla “Giornata della memoria di Attilio Romanò” e alla fine dell’incontro nel giardino della scuola a lui intitolata abbiamo sistemato, tra la commozione generale, un bell’esemplare di mimosa. Nei primi giorni di marzo abbiamo piantato al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” un Mandorlo ed un Nespolo germanico, regalati dalla famiglia Salvatore, e pochi giorni dopo abbiamo risistemato in collaborazione con l’Agesci Na 14, l’Aiuola della Bibbia, nei pressi della Rettoria dei Gesuiti, inserendo una ginestra, una buddleja, due piantine di ruta e di menta, una rosa ed un aloe, in occasione della visita del Vescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia.Arriviamo così al 19 Marzo, data scelta come “Giornata delle Foreste”, nella quale Imma, Pierino e Dada, hanno lavorato alacremente per rinfoltire le siepi dei cinque continenti con 10 pittospori, 10 bossi, 5 Acca sellowiana, 5 mirti, una pyracanta ed abbiamo inserito atri agapanto nell’aiuola dell’Africa. Ma in questo mese ci sono stati altri eventi che hanno coinvolto la rete Pangea: il 21 Marzo, nella cornice del Giardino, è stata organizzata, soprattutto dalle donne dell’ Associazione Dream Team – donne in rete, la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Sono stati letti i nomi delle 1100 vittime innocenti di mafia e di camorra, dagli studenti di numerose scuole intervenute e dai membri delle Associazioni del Territorio. L’indomani Mirella e Aldo si sono recati all’87° Circolo Don Guanella per incontrare le classi V A e V B e presentare la figura di Iqbal. Mi sembra opportuno ricordare il caffè letterario che si è tenuto il 18 marzo all’ITIS “Galileo Ferraris” con la presentazione del libro di Gino Strada “Una persona alla volta”. L’ottima organizzazione delle Prof.sse Tristana Dini e Mara Amodio, nonché di Giuseppe Finaldi dell’Assoc. Caffè Letterario di Scampia, hanno reso questa giornata molto significativa che ha coinvolto intellettualmente ed emotivamente gli studenti presenti all’evento. Molto suggestivo è stato l’intervento di Giuseppe Fiordelisi, responsabile regionale di Emergency, al quale si sono avvicinati molti studenti anche a conclusione dell’incontro. E, come al solito, Fedele ha fornito tanti spunti operativi ed ha coinvolto i giovani con le note della canzone di Renato Zero “Ti andrebbe di cambiare il mondo”?Il 25 Marzo incontro generale per la pulizia mensile del giardino. L’incontro guidato da Martina e Ciro è stato molto partecipato. Imma e Pierino hanno provveduto a concimare gli arbusti e a provvedere all’innaffiamento. Ciro ha tagliato l’erba e un bel gruppo di scout CNGEI Napoli 3 con i bambini della scuola popolare #fuoriscuola e con la supervisione dei membri dell’associazione Chi rom e chi no e del Moss – Ecomuseo Diffuso Scampia hanno ridato luce alla grossa colomba della pace di Picasso realizzata da Angela Castaldo e Salvatore su un pezzo di asfalto del giardino. E possiamo preannunciare che il 22 Aprile, anche per ricordare i 75 anni della Costituzione Italiana cercheremo di fare memoria sulla vicenda dei 7 Fratelli Cervi. Si tratta di un appuntamento importante, previsto nell’ambito del Progetto “Il corridoio delle farfalle”, che ha come obiettivo principale la rivalutazione della strada Via F.lli Cervi, dando colore ai muri, inserendo altre piante che attirano farfalle, ma anche far conoscere la storia dei personaggi che danno nome alla strada. E’ nostra intenzione piantare sette olmi sul prato antistante la scuola calcio ARCI Scampia accompagnati da una targa che riporta una bella poesia di Gianni Rodari che ricorda questi sette partigiani che, assieme a tanti altri, hanno poste le basi per regalare al popolo italiano la libertà e la Costituzione che è un vanto del nostro paese.Aldo Bifulco (Circolo la Gru)P.S. Per organizzare questo evento la rete Pangea, nelle sue articolazioni, si incontra Venerdì 31 marzo alle ore 18:30 presso la sede del GRIDAS (centro sociale di via Monte Rosa 90/b).….e apprendo che Gennaro Sanseverino ieri mattina ha riscontrato la presenza delle farfalle al Giardino del TAN ed ha piantato una lavanda selvatica nell’area delle aromatiche.Le foto a corredo di questo report sono state scattate sabato 25 marzo da Maria Reitano di Città della Cura, che ormai è parte integrante della nostra comunità Pangea.
AL CAVALIERE DAL BASSO
Aldo Bifulco, con una festa a sorpresa da Chiku, e’ stato nominato, “Cavaliere” dal basso di una comunità territoriale viva ed attiva. Aldo non e’ solo “l’uomo che piantava gli alberi”, come fu definito in un libro di Rosario Esposito La Rossa, Aldo ha soprattutto seminato parole di pace, di giustizia e di tanta umanità e la comunità di Scampia, cresciuta ccon lui, insieme a lui, oggi glieloriconosce con questo gesto simbolico ma denso di significato. W Aldo! Grazie Aldo!
· INVITO INCONTRO PANGEA:“La vita mi ha insegnato che amare non consiste nel guardarsi l’un l’altro, ma nel guardare insieme nella stessa direzione” ANTOINE DE SAINT- EXUPERYUna valanga di iniziative sta attraversando Scampia e credo che anche nelle scuole si susseguano gli incontri con discreta frequenza. Per questo abbiamo più volte rimandato l’incontro di programmazione del Progetto Pangea, avvertiti dall’indisponibilità di parecchi referenti della Rete. Eppure abbiamo l’esigenza di incontrarci di persona per la presentazione delle proposte relative all’anno 2022/23 e discutere le possibilità attuative nelle singole scuole e associazioni. Mi è stato suggerito di indire la convocazione con congruo anticipo in modo che ognuno abbia la possibilità di organizzarsi e ritagliarsi quel po’ di tempo per partecipare. Allora ci incontriamo:VENERDI’ 11 NOVEMBRE ALLE ORE 17:30 al Centro Sociale del rione Monterosa a Scampia, sede del GRIDAS.E’ necessario ribadire qualche principio che sottende il nostro Progetto. Chiediamo di orientare la propria attività (didattica e/o sociale) nella direzione della nonviolenza e dell’ecologia integrale, nei metodi e nei contenuti. Ognuno farà ricorso alla propria creatività e competenza nel percorso che ritiene più congeniale per il suo contesto. Purtuttavia, normalmente indichiamo delle iniziative (contenute nel Progetto) che possono essere utili per arricchire la propria programmazione e a realizzare momenti comuni e di condivisione. Riteniamo molto importante la circolazione delle idee e la conoscenza reciproca delle iniziative poste in cantiere. Con la speranza di vedervi tutte/i venerdì vi saluto caramente.AldoPS. Il 5 novembre Pangea sarà presente a Roma alla marcia della PaceCessate il fuoco subito, negoziato per la Pace! Manifestazione Nazionale “Europe For Peace” a RomaL’appuntamento per chi vuole stare con noi è dalle 12:00 alle 13:00 vicino la Basilica di Piazza della Repubblica, poi ci sposteremo alla partenza del corteo, prevista per le 13:00.Il 10 novembre l’ONU ha indetto il MALALA day, perché nelle scuole si presentasse la figura di Malala e le problematiche che ne conseguono. Alcune classi dell’Ist. “Vittorio Veneto”, con la referente Maria Del Vecchio, si porteranno, quel giorno, al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” accolte da Patrizia Palumbo, presidente dell’ Associazione Dream Team –
Piantiamo un Kaki Tree a Scampia-Napoli Gemellaggio tra l’associazione “Nagasaki-Brescia Kaki Tree Project-Europe” di Brescia e la rete Pangea di Scampia. Domenica 2 ottobre 2022 è la “Giornata mondiale della nonviolenza”. Non si poteva scegliere luogo e giorno migliore per il gemellaggio tra l’associazione “Nagasaki-Brescia Kaki Tree Project – Europe” di Brescia e la rete Pangea di Scampia-Napoli. Insieme sarà piantato un Kaki Tree nell’aiuola Asia del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, un giardino tematico creato dal basso da una rete che vede lavorare in sinergia numerose associazioni e tutte le scuole di ogni ordine e grado di Scampia, in un percorso di formazione alla nonviolenza e alla cura del verde pubblico. Il Kaki Tree è una pianta, simbolo di resistenza alla violenza, derivante da semi della pianta di Kaki sopravvissuta alla bomba atomica sganciata il 9 agosto 1945 su Nagasaki. La diffusione di queste piante nel mondo è curata dall’associazione di Brescia che ha donato uno di questi alberelli anche al Presidente della Repubblica Mattarella, lo scorso 4 aprile, nella tenuta di Castel Porziano a Roma. Domenica 2 ottobre mattina Scampia torna a essere luogo di festa collettiva all’insegna della Pace. La giornata si inserisce nella manifestazione nazionale di legambiente “Puliamo il Mondo”, che da sempre fa tappa anche a Scampia, e nel percorso “Fari di Pace” volto a organizzare una tappa napoletana collegata alla marcia della Pace di fine anno, prevista quest’anno ad Altamura, in Puglia. L’iniziativa sarà preceduta da un incontro tra le associazioni di Brescia e Napoli, sabato 1 ottobre 2022. Programma: Sabato 1 ottobre 2022 alle ore 17:30 presso gli spazi di Chikù. Incontro di conoscenza reciproca tra la Comunità Pangea di Scampia e l’associazione Nagasaki-Brescia Kaki Tree Project – Europe di Brescia. Proiezione di video e racconti tra le due realtà a confronto. Partecipano compagni di strada delle realtà che da sempre si adoperano per la costruzione di percorsi di pace nel mondo. A seguire: cena conviviale italo-romanì (la cena va prenotata al numero: 348 8842827- costo: 10,00 €) Domenica 2 ottobre 2022 Dalle ore 9:30 Giornata di festa e presentazione sul posto del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” a cura delle scuole e associazioni della Comunità Pangea. Ore 11:00 Piantumazione del Kaki Tree Presentano: – Francesco Foletti, presidente dell’associazione “Nagasaki-Brescia Kaki Tree Project – Europe; – Mirella La Magna, Comunità Pangea; – Filippo Severino, percorso “Fari di Pace”. Saluto delle istituzioni presenti. Ore 12:00 Flash mob “Liberi dal nucleare” Questa pianta, simbolo di resistenza alla violenza, la dedichiamo a Enzo Vanacore, presidente della Cooperativa sociale “L’Uomo e il Legno”, una delle colonne della rete Pangea nel costruire il giardino dal basso e a Yukari Saito, fondatrice del Centro di documentazione “Semi sotto la neve” che ha più volte interagito con la comunità di Scampia: entrambi costruttori di Pace in un ponte che unisce da tempo l’Italia e il Giappone.
Il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” si trova a Largo Battaglia, Scampia-Napoli, di fronte lo Stadio “Antonio Landieri”, vittima innocente di camorra. Il ristorante italo-romanì Chikù, si trova a Scampia, in Largo della Cittadinanza Attiva, Viale della Resistenza, Comparto 12 – Scampia-Napoli – chiku.it
REPORT 1 agosto 2022 PANGEA
“Guarda con profondità la natura, capirai meglio ogni cosa” Albert Eistein
Non abbiamo mai rincorso sentimenti di gratitudine da parte del territorio, né tantomeno dalle persone del Palazzone che affaccia su Largo Battaglia. Ma mai avremmo supposto che dopo vari anni di lavoro intenso che hanno determinato la bonifica di un’area brulla, trasformandola in un Giardino apprezzato da moltissima gente che viene da svariate parti d’Italia, qualcuno si affacciasse da un balcone accusandoci che col nostro lavoro abbiamo creato le condizioni perché tanti giovani del quartiere si radunassero, di sera, a fare baldoria, disturbando la sua quiete ed il suo sonno. Minacciando, addirittura, di distruggere tutto!
Tutto questo mentre con i giovani del Meg di Genova, ancora pimpanti e con energie da spendere, sollevavamo una montagna di rifiuti e distribuivamo l’acqua necessaria alle varie aiuole del giardino. La mattinata è stata arricchita da una telefonata di Dada dal Mali che ci assicurava che stava trascorrendo un periodo di riposo e serenità con la famiglia allargata e…ci informava che dalle sue parti sta piovendo in modo continuo da parecchi giorni. E poi si è presentato Nicola Nardella, il presidente della nostra Municipalità, che ha intrattenuto ulteriormente i ragazzi e col quale abbiamo affrontato il problema di adottare una strategia perché le Istituzioni intercettassero i “giovani bivaccatori notturni” per indurli ad atteggiamenti più sostenibili.
Lunedi mattina, 1 agosto, Ciro, Carlo ed io ci siamo ritrovati in Largo Battaglia per accogliere vari gruppi provenienti da più parti. Inizialmente ci ha preso un senso di sconforto perché non solo abbiamo trovato i soliti rifiuti sparsi sconsideratamente sui prati, ma anche un mucchio di cartoni e plastiche che erano stati utilizzati per un falò. Situazione certamente pericolosa. Qualche avvisaglia l’avevamo avuta già alcuni giorni prima; il cartello in memoria di Stefania bruciato, un melograno spezzato (forse utilizzato per il falò) , la sciarpa attorno al totem dell’approdo…sparita…
La situazione si fa preoccupante e qualcosa bisogna fare.
Per fortuna sulla discesa che porta al Giardino compare un folto gruppo di giovani gioiosi che ci rianimano. Seduti su una striscia di ombra ai piedi dello splendido murale dei personaggi della nonviolenza, si avvia il processo di conoscenza con i primi due gruppi: – l’Oratorio di S.Rocco di S.Angelo di Lodigiani, accompagnati dal Parroco Don Angelo Manfredi (…che ci tiene a precisare che non c’è parentela con il nostro Sindaco!), e che ci ricorda che nel suo paese si è sviluppato il primo focolaio di coronavirus; un drappello del Clan Jopel, Modena 8 in rappresentanza di un gruppo più folto sparso per altri siti del quartiere. Mentre cominciavamo ad avviare i lavori necessari a rendere presentabile il giardino, è arrivato un bel gruppo del Clan Torino 85 ed una presenza singola, Federica Cellura, della Parr.S.Frediano di Pisa (Cappella universitaria tenuta dai Gesuiti). Ciro, dopo aver presentato brevemente il Progetto Pangea, ha organizzato, in modo esemplare il lavoro, riuscendo a gestire un numero cospicuo di volontari che hanno ripulito alla meglio il Giardino. Se ne sono andati verso mezzogiorno, ringraziandoci(!)…in particolare Elisa di Torino che ha imparato ad utilizzare il decespugliatore, ci ha assicurato che sarebbe divenuta una provetta giardiniera, al servizio del suo territorio. E proprio verso mezzogiorno è comparso all’orizzonte l’enorme stazza di Enrico Muller alla testa di un gruppo di giovani di Parma, ma anche di altre parti, accompagnati dal Parroco. All’ombra del Prunus nigra, abbiamo avviato una narrazione che poi ha completato lo stesso Enrico.
Due considerazioni finali.
E’ ormai chiaro che il mio ruolo si debba sempre più limitare alla “narrazione”, mi mancano le energie per continuare…a zappare. La fase operativa è sostenuta, soprattutto, da Ciro, ma forse occorrono collaborazioni più fresche.
L’amaro paradosso che contrappone l’entusiasmo dei giovani provenienti, soprattutto dal Nord Italia, estranei al territorio, a fronte dell’assenza sostanziale dei giovani di Scampia, che mostrano indifferenza,,,se non ostilità, nei confronti dei piccoli lembi di bellezza cui dedicare attenzione e cura, richiede una profonda riflessione da parte di quella che , normalmente, chiamiamo “comunità educante”!
Aldo Bifulco (Circolo “la Gru” – referente Progetto Pangea).
APPUNTAMENTI DI AGOSTO
Il GRIDAS è parte integrante della Comunità Pangea che si riunisce attorno al Progetto Pangea – Scampia, autofinanziato e autogestito. Durante l’estate accogliamo i gruppi in visita a Scampia per raccontargli la storia del Giardino e farci aiutare con l’innaffiamento e la cura.
Ricapitolando – visite estive in programma (per ora) al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” di Scampia:
OGGI – Sabato 30 luglio – ore 9:30/12:30 PANGEA
– ultimo sabato del mese – giornata collettiva di cura e sistemazione del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”.
Partecipano i ragazzi del meg Genova
Lunedì 1 agosto – ore 9:30
Aldo riceve Scout Modena, Torino 85 e oratorio di Sant’Angelo ion Lodigiano.
Sabato 6 agosto – ore 10:00
Scout Vicenza
Giovedì 11 agosto – ore 10:00
Scout Genova5
oratorio Genova
Scout Faenza
Venerdì 19 agosto – ore 10:00
Scout Savignano (provincia di Forlì-Cesena)
Domenica 21 agosto – ore 10:00
scout Faenza “L’Arcolaio”
Sabato 27 agosto – ore 9:30/12:30 PANGEA
– ultimo sabato del mese – giornata collettiva di cura e sistemazione del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”.
Vi aspettiamo. Chi vuole venire a incontrarci e a godere di questo bellissimo Giardino è il benvenuto!
23 LUGLIO PER LA PACE
n aggiunta alla adesione alla mobilitazione del 23 luglio per la PACE data come GRIDAS e DescargaLab per il concerto già organizzato per il 23 sera al centro sociale di Scampia (periferia nord di Napoli),
segnalo
l’adesione alla mobilitazione della RETE PANGEA: una rete dal basso che vede scuole e associazioni del territorio lavorare insieme alla pari, in perfetta sinergia, in un percorso di formazione alla nonviolenza e alla cura attiva del verde pubblico che ha portato, dal 2015 ad oggi alla realizzazione del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” a Scampia, in uno slargo prima abbandonato all’incuria e al degrado.
Sabato 23 luglio 2022, dalle ore 10:00, saremo insieme al Giardino e accoglieremo un gruppo di scout della toscana, accompagnati tra l’altro dal Vescovo di Lucca, che è al momento ospitato presso il Centro Hurtado di Scampia, una struttura dei Gesuiti locali.
Qui un video che racconta il nostro Giardino collettivo, che è un luogo di Pace e fratellanza: https://www.youtube.com/watch?v=ZhAlMjn0-Qg&feature=youtu.be
REPORT Giugno 2022 Pangea
“ Compito dell’educatore è di creare le condizioni affinchè il gruppo maturi armonicamente e unitariamente” DANILO DOLCI
“Il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” si caratterizza sempre più come giardino pubblico con una frequentazione variegata, giornaliera o occasionale, con tanta gente che ne apprezza la bellezza, mentre altri non riescono a controllare l’istinto vandalico che li pervade. Ci sembra che il loro numero non sia aumentato ed auspichiamo in un processo evolutivo lento, ma positivo. E sono sempre più i gruppi che ne fanno meta delle loro visite, con richiesta di guida a cui provvedono le varie realtà che costituiscono la rete, ma anche altri che si autorganizzano. Mi è capitato, uno di questi giorni, di intercettare un gruppetto di giovani, armati di tutto punto di macchine fotografiche di un certo valore, capitanati da una persona più matura, intenti a fotografare il giardino e, in particolare, i personaggi del murale.
Facevano parte dell’Assoc. ,S,Pertini di Secondigliano e stavano portando avanti un progetto sull’arte fotografica ed avevano scelto come prima tappa proprio Largo Battaglia.
Il 17 giugno presso il Gridas, è stata indetta l’assemblea della rete Pangea, in tutte le sue componenti per:
Una breve valutazione della manifestazione del 28 maggio.
Riorganizzazione della rete Pangea.
Organizzazione della cura del giardino nei mesi estivi ed accoglienza dei gruppi di visitatori.
Cominciare a porre le basi per l’organizzazione della manifestazione del 2 ottobre-
La giornata del 28 maggio è stata certamente bella e articolata. L’assenza del Sindaco e del Vescovo, sostituito da un suo delegato, ci ha delusi, ma non ha inciso sulla qualità del momento e sulla gioia che, complessivamente, esso ci ha regalato. Una manifestazione pubblica e aperta come questa può creare l’occasione perché qualcuno la usi per farsi propaganda, da ciò si è partiti per discutere l’annosa questione sulle differenze tra chi fa volontariato e chi necessita di occasioni di questo tipo anche come forma di sostentamento; ma senza esprimere giudizi di merito. Bisogna invece registrare che è necessario gratificare quei gruppi e quei ragazzi che partecipano con impegno a tutte le fasi della giornata (per esempio il gruppo di ragazzi venuti da Marigliano e i componenti di Musica libera tutti).
La riorganizzazione della rete è il punto fondamentale dell’assemblea perché a causa del periodo di relativa stasi dovuta alla pandemia e al ricambio di alcuni referenti appare, al momento, piuttosto sfilacciata. Soprattutto il rapporto con le scuole va ricostruito perché alcuni docenti e qualche DS che aveva aderito al Progetto Pangea è stato trasferito in altra scuola.
Intanto sembra scaduto anche il protocollo di affido delle aiuole alle diverse Associazioni e questo va rinnovato, procurando la modulistica, assolutamente entro i primi di settembre.
Per riprendere il contatto con le scuole si ritiene utile che il responsabile di ogni associazione si faccia ricevere dal DS della scuola con la quale è collegata per presentare il Progetto (e magari lasciare copia dei tre libretti se non è stato ancora recapitato) e chiedere la nomina di un referente col quale poter dialogare durante l’anno.
E’ il caso di ribadire le accoppiate Associazione/Scuola:
EUROPA Circolo La Gru/Ist.Attilio Romanò; AMERICHE Arci Scampia/Ist.Galileo Ferraris; AFRICA Assoc:AQuaS/Liceo E.Morante; ASIA Dream team.Donne in rete/ISt.Vittorio Veneto; OCEANIA Coop.Occhi aperti/IST.Melissa Bassi; MEDITERRANEO Chi rom e chi no che può mantenere i contatti con le sezioni del Circolo Montale e dell’I,C S.Pertini che insistono su Via F.lli Cervi.
Questo contatto si dovrebbe stabilire entro i primi di settembre. Se si ritiene necessario è possibile vedersi per definire una strategia comune.
Tutte le altre realtà della rete sono da supporto a questa impostazione.
Per quanto concerne la cura del giardino e l’accoglienza dei gruppi visitatori è necessario stabilire delle disponibilità per coprire tutto il periodo estivo. E’ perciò necessario raccogliere queste informazioni e socializzarle. Intanto viene ribadito che le Associazioni aderenti alla rete si impegnano ad essere presenti almeno l’ultimo sabato di ogni mese per una pulizia collettiva e versare il contributo che serve per ricompensare Dada, Imma e Pierino che assicureranno l’innaffiamento e la cura ordinaria. Dada partirà per l’Africa il 21 luglio e tornerà il 25 settembre, per cui in questo intervallo dobbiamo confidare soprattutto su Imma e Pierino. Per le visite guidate sono disponibili Martina Pignataro, Chi rom e chi no, Circolo la Gru (nei periodi da definire) ai quali saranno affidati un certo numero di libretti. Ad ogni gruppo di visitatori sarà consegnato una copia avvertendo che Martina ha messo on line la stampa degli opuscoli consentendo a chi vuole di potervi accedere.
Le chiavi per poter procedere all’innaffiamento sono, al momento, in possesso di Imma ( cell.3515377800).
Per l’organizzazione del 2 ottobre, dobbiamo giocoforza cominciare almeno a pensarci da adesso anche perché a settembre dovremo essere operativi. Intanto ho preso un primo contatto co Francesco Foletti che si è reso disponibile (anche su mia richiesta) per un incontro on line per mercoledì 7 settembre alle ore 20:30 . Sarà lui a gestire l’incontro e ci fornirà il link per poterci collegare. L’orario è tipico degli incontri dopocena del Kaki Tree e per noi potrebbe andar bene, perché nessuno potrà accampare scuse per impegni….inderogabili e precedentemente definiti. In questo incontro Francesco definirà meglio i motivi dell’esperienza per coloro che non ne fossero a conoscenza (penso ai nuovi referenti scolastici, in particolare!!) e puntualizzeremo l’organizzazione della giornata e distribuiremo i compiti.
Francesco desidera mettersi in contatto con Nicola Nardella, il presidente della nostra Municipalità, che ha conosciuto in una bella serata da Chiku, e che rappresenta l’unica nostra “sicurezza” istituzionale.
Ho provveduto a fare l’iscrizione come referente del Progetto ed aspettiamo il modulo di richiesta della pianta che sarà compilato dal Circolo la Gru , come capofila della rete.
Intanto raccogliamo idee!
Buna estate.
Aldo (Circolo la Gru)
CURA ESTIVA DEL GIARDINO
Il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” non chiude per ferie: le piante non vanno in vacanza e hanno bisogno di cure. Inoltre, durante l’estate, il Giardino riceve la visita di gruppi che da tutta Italia vengono a Scampia a conoscerci e collaborare con noi.
Manteniamo la presenza fissa dell’ultimo sabato mattina del mese con chi c’è, oltre agli altri “passaggi” con i vari gruppi in visita.
I prossimi appuntamenti sono:
– Sabato 25 giugno 2022
– Sabato 30 luglio 2022
– Sabato 27 agosto 2022
– Sabato 24 settembre 2022 (e qui ci sarà da sistemare definitivamente il Giardino per l’iniziativa del 2 ottobre con gli amici di Nagasaki-Brescia Kaki Tree Project – Europe).
Dalle ore 9:30 alle ore 12:30 ci trovate lì.
Vi aspettiamo per darci una mano o anche solo per godervi la bellezza del Giardino con qualche spiegazione da parte di chi ha contribuito a realizzarlo dal nulla.
REPORT PANGEA MAGGIO 2022
“L’amore è un magnifico fiore che bisogna avere il coraggio di raccogliere sul bordo di un terribile precipizio”. Beyle Siendhal
Questo mese è stato vissuto in proiezione dell’importante appuntamento del 28 maggio.
Questo report si divide in due parti: a) in attesa del 28 b) riflessioni sulla festa del 28
Prima parte
Il 28 maggio è prevista la festa di chiusura del progetto “Il cerchio dei popoli”, durante la quale si procederà alla presentazione dei tre opuscoli stampati con il contributo dell’8 per mille della Chiesa valdese; tre opuscoli molto ricchi ed interessanti , con l’impaginazione curata con passione e professionalità da Federico Scognamiglio, che è apparso molto coinvolto ed interessato dalle tematiche e gli obiettivi del Progetto Pangea. Si è pensato di invitare il Sindaco neo eletto Prof. Gaetano Manfredi ed alcuni assessori della sua giunta per riformulare l’atto di “donazione” alla cittadinanza del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” e dare continuità alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Abbiamo anche invitato Don Mimmo Battaglia, attuale Vescovo di Napoli, che ci è parso, attraverso i suoi discorsi e i suoi gesti, particolarmente sensibile alle problematiche degli ultimi e delle periferie, ispirandosi ai principi della giustizia, della pace e della nonviolenza.
Abbiamo, altresì, invitato i rappresentanti della Chiesa Valdese che gestiscono i fondi dell’otto per mille per finanziare progetti che promuovono la cittadinanza attiva e percorsi di educazione alla pace, alla nonviolenza e all’ecologia, ma non per il sostentamento del clero e della liturgia.
E, quindi, il Presidente della VIII Municipalità, Avv. Nicola Nardella, col quale c’è una perfetta intesa , condividendo principi ed obiettivi operativi.
Il Sindaco e il Vescovo, con la classica formula ”per impegni improrogabili precedentemente assunti” hanno declinato l’invito; il Vescovo, per la verità, ha delegato Don Alessandro Gargiulo a rappresentarlo.
La consapevolezza dell’effettivo carico di impegni del Sindaco e del Vescovo, non ci ha impedito di evidenziare la nostra delusione e perciò abbiamo inoltrato due lettere alle loro rispettive segreterie, con l’intento di chiarire il senso del nostro invito che voleva tessere una relazione, mostrare un modello operativo che si potrebbe replicare altrove, non certo un formale incontro istituzionale.
Ma la festa va, comunque , preparata nel migliore dei modi per i cittadini di Scampia, per la rete di Pangea e le scuole e per tante realtà che, pur non abitando il nostro territorio, condividono gli stessi ideali e forme di partecipazione.
Il “Giardino “, attraverso molteplici interventi compiuti da alcuni componenti della rete, ma soprattutto da Dada, Imma e Pierino ha raggiunto il massimo splendore.
Abbiamo completata la struttura della nonviolenza arricchita con le gazanie fiorite, ideata da Ciro Calabrese e costruita assieme a Carlo, Dada e Joseph, circondata da tronchi di alberi opportunamente trattati, con delle maschere di ceramica sovrapposte a rappresentare il “cerchio dei popoli” , realizzate da Rosa Diaspro e gli operatori de la Gatta blu.
E’ stata completata la struttura della “Danza del Canguro”, inserendo i pezzi mancanti nell’aiuola dell’Oceania, ad opera di Fedele, Giovanni e gli altri operatori della Gatta Blu.
Era necessario realizzare il murale di Don Peppe Diana, richiesto da più parti, e ci hanno pensato Gaetano Buonvino che ha predisposto il muro e il nostro pittore , Gaetano Picillo, che ha prodotto l’opera in pochi giorni,… a rischio di un’insolazione.
Ed è stato ritoccato il murale di Pangea-Simme Tutt’uno, da parte dei ragazzi di Dignità e bellezza”.
Abbiamo completata la Mostra , inserendo le tabelle di nuovi personaggi della nonviolenza, Don Peppe Diana, Angelo Vassallo e Tani Latmiral. La mostra sarà a disposizione delle scuole per l’avvio del prossimo anno scolastico.
Fondamentali sono stati l’impegno di Fedele nel preparare l’articolazione della giornata e nell’individuazione dei materiali necessari; di Patrizia che, come al solito si è occupata di inoltrare gli inviti e di chiedere permessi e materiali ( per inciso non ci è stato concesso niente e ci siamo arrangiati facendo fronte alle risorse di qualche associazione come l’Arci Scampia); di Martina che si è interessata della comunicazione on-line e della cartellonistica.
Intanto sono proseguite le visite al Giardino. Visite occasionali di gente provenienti da più parti, oltre a quelle locali, ma anche visite organizzate. Vogliamo sottolineare l’attività di due giornate della VD del Liceo Caccioppoli, guidata dal Prof. Livio Miccoli, che, dopo essersi documentati attraverso gli opuscoli di Pangea, hanno intrattenuto 80 docenti di religione, in modo esemplare. E successivamente alcuni ragazzi di prima media della Scuola “G.Pascoli” di Secondigliano hanno voluto chiudere un loro percorso con Livio al nostro Giardino. Dimenticavo che sia gli studenti del liceo che quelli della scuola media hanno lasciato, come dono, alcune piante al nostro Giardino. E’ veramente una soddisfazione che scuole che non orbitano sul nostro territorio, si spostino per fare attività in un luogo che, evidentemente, crea suggestioni e invita a prendere coscienza dell’importanza della nonviolenza e dell’ecologia.
Alla vigilia della nostra manifestazione si è presentato un folto gruppo di studenti universitari dell’Orientale, guidati da Mario dell’Ecomuseo, accompagnati dal Prof.Fabio Amato e dal Prof. Maurizio Memoli dell’Un. di Cagliari. Se ho capito bene gli studenti si occupano di Tattica Urbana, cioè come recuperare aree degradate dal basso ed inserirle armonicamente nel contesto urbano. Credo proprio che si siano trovati in un posto giusto. Mentre si sviluppava l’incontro all’ombra del Prunus nigra dell’Aiuola africana, si è presentato , in moto, un fotografo del Mattino che doveva fotografare Largo Battaglia e il Giardino per la Manifestazione del 28: notizia appresa dall’Ansa. Per la possibilità di un articolo non ci ha dato la certezza, anche perché la morte di Ciriaco De Mita, pare abbia assorbito completamente l’interesse della stampa. E in effetti, mi risulta, che neanche un trafiletto sia stato destinato al nostro evento.
Per fortuna ad allietare la nostra fatica di questi giorni ci ha pensato un’UPUPA che , in alcune mattinate ed al tramonto di alcuni giorni , si è posata tra i fiori del nostro Giardino.
Seconda parte
Cronaca r riflessioni sull’evento del 28 maggio.
La descrizione della piazza e la cronaca della manifestazione mi risultano difficile. Un tripudio di colori, suoni, giochi, sorrisi , intrecci relazionali affettuosi. Non sono riuscito ad incontrare tutti e a vivere tutti momenti che, contemporaneamente, si svolgevano in diverse postazioni del Giardino.
Posso segnalare: L’angolo del gioco a cura dell’Assoc. Chi Rom e chi no che celebrava , nello stesso giorno e nello stesso spazio, la GIORNATA MONDIALE DEL GIOCO.
La piantumazione dell’OLIVO della Legalità da parte degli studenti dell’Ist:Galileo Ferraris. Accompagnati dalla Prof.ssa Mandato.
La struttura per l’alzabandiera della Pace e della Bandiera di Pangea (nuova di zecca!) da parte dell’Agesci Na 14. Il racconto dei due corti che gli alunni della II A e II B dell’ IC Pertini-87° Don Guanella hanno realizzato con La Casa dei Conigli, accompagnati da Maria Esposito ( al secolo Marinella) che, poi, li ha guidati nella esibizione della DANZA del CANGURO. L’Orchestra “Musica libera tutti” ha eseguito i seguenti brani: Carovana del deserto, , Piccolo valzer, La vita è bella, riscuotendo molti consensi. Lucia della coop. Irene 95 e le ragazze dell’I.C. Pertini ( Prof.ssa Amoresano) hanno realizzato uno striscione con la scritta GIVE PEACE A CHANCE”.
Due persone, tra i tanti, mi hanno, a dir poco emozionato: MONICA RICCIO, che ha guidato la Banda Baleno con il pancione….che ha sostituito la grancassa (che forza le donne di Scampia!) e il mattatore della giornata, il professionista dell’animazione, che riesce sempre a condurre con decisione ed equilibrio le manifestazioni, anche quando il contesto sembra difficile., FEDELE SALVATORE. L’ho rivisto, in qualche video, col suo corpo massiccio, muoversi con agilità aquilina, sulle note di Give peace a chance, nel momento più esaltante della giornata, il flash mob conclusivo, quando tutti i partecipanti, muniti di un foglio bianco hanno simulato il cerchio dei popoli, con il simbolo della nonviolenza.
Ed ora per le riflessione unisco in un collage alcuni pensieri che mi sono arrivati.
“Bello proprio tutto ieri. Stavo riflettendo che anche confessionalmente è stato molto ecumenico: c’era posto per tutti, cattolici, valdesi e perfino santi inventati. Magari potesse essere sempre così!!…e l’alzabandiera militaresco e nazionalista trasformato in simbolo di comunità fra popoli!!Bello!!” ( Mirella Pignataro)
“ Grazie a tutti, è stata una bellissima festa!…Si vede il lavoro di anni, cresciuto piano piano grazie alla grande tenacia di chi non ha mai smesso di credere che si può fare!” ( Annamaria Staiano)
“Una bella festa sotto il solleone di Scampia, musica, balli, tanti giovani, tanti bambini. Mentre guardavo i visi soddisfatti degli organizzatori, scorrevano davanti agli occhi le immagini del film <Nostalgia> di Martone (imperdibile) dove spicca la figura di Don Luigi che si ispira a Don Antonio Loffredo, parroco visionario del Rione Sanità Don Luigi afferma : i raggi di sole pure se tutti i giorni illuminano questa munnezza non si sporcano mai. E’ Proprio così. Grazie a tutti i visionari di Scampia!” (Mirella D’Antonio)
“Bella giornata di sole, tanta allegria nei ragazzi e in noi –vecchi- allietati dalle varie performance e in conclusione, il suggestivo e beneaugurante cerchio della pace e della nonviolenza.” ( Antonio Zonda)
“ Le giornate speciali dove si dona bellezza e dove una comunità educante con un lavoro volontario di anni ha creato un luogo magico, un bene comune per il nostro territorio, c’è sempre speranza per cambiare le cose perché –la bellezza salverà il mondo-!” (Patrizia Palumbo)
“ Festeggiare Pangea significa festeggiare il cambiamento di Scampia, che avviene anno, dopo anno grazie al lavoro spontaneo ed appassionato delle tante formiche operaie della nostra rete. Ma significa anche festeggiare un legame sincero che ci vede in cammino insieme da tantissimi anni nel segno della solidarietà. E’ stata una giornata bellissima. Viva Scampia e le realtà che dal basso trasformano i quartieri”. ( Monica Riccio)
“ Sabato si è realizzato, proprio qui a Scampia, un rapporto armonioso, una simbiosi perfetta tra una Natura in buona salute, curata con premura e competenza, e tanti ragazzi e ragazze, di diversa età, che attraverso i giochi, le corse, le grida hanno manifestato tutta la loro gioia di vivere, insieme. Nel circostante deserto di un territorio che fatica a liberarsi delle vecchie ferite e dei tanti pregiudizi mostrando ancora i segni delle gravi insufficienze strutturali. La speranza, al momento, non può che fondarsi unicamente nella vitalità positiva di quella Natura e di quei ragazzi, sostenuti dal generoso impegno di formazione e cura amorevole prodotto dal basso”.
(Gennaro Sanges)
“Sabato 28 maggio 2022 sotto un sole sincero una lunga e luminosa onda di cittadini e cittadine di tutte le età , dai piccoli ai grandi, ha manifestato la sua forza travolgente di entusiasmo e gioia per il recupero e la fruizione del Largo Battaglia, bene comune di tutta la comunità.”
( Mariapia Amoresano)
“ Scuole, associazioni, adulti, bambini, in una grande festa per fare del nostro quartiere un luogo accogliente e colorato”. (Donatella Mandato)
“ Ore 9:30 giungo a Largo Battaglia e vengo accolta dalle voci festanti dei bambini della seconda A e B che hanno trovato un angolo del giardino il loro punto di raccolta. Si sentono a proprio agio immersi fra tanta bellezza e provano gioia e stupore quando vedono le strutture del canguro e colibrì, protagonisti del loro bellissimo percorso didattico. Individuano e riconoscono alcune piante che sono presenti anche nel giardino della scuola e che loro stessi se ne prendono cura, Una mattinata all’insegna del gioco, del canto e del ballo ma non è mancato il momento per trasmettere il messaggio scaturito dalle favole oggetto del loro percorso.” (Maria Esposito)
“Da quando abbiamo iniziato a frequentare Scampia con più assiduità il Giardino Pangea rappresenta per noi il luogo in cui la comunità proattiva del quartiere si ritrova per fare festa: una nuova piazza che non si limita ad accogliere aggregazioni spontanee di umani ma che le raccoglie intorno ad una grande varietà vegetale e animale. La coesistenza non è sempre facile ma questo è il luogo in cui è stato raggiunto un buon livello di equilibrio e l’esempio di come la cura di un luogo non necessiti di barriere e recinti. “ (Scuola del terzo luogo)
“La musica supera ogni confine ! Dal Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza note di pace viaggiano verso chi vuole ascoltare…. ( Francesca Avitabile).
Mi sembra che la frase di Francesca sia una degna chiusura di questo report. Aggiungo solo, collegandomi alla frase di Stendhal di apertura, che i fiori che nascono dal degrado, sono segni di Amore. Si, anche luogo può essere oggetto d’Amore!
Aldo Bifulco
MIRELLA
Una bella festa sotto il solleone di Scampia; musica, balli, tanti giovani, tanti bambini. Mentre guardavo i visi soddisfatti degli organizzatori, scorrevano davanti agli occhi le immagini del film” nostalgia” di Martone ( imperdibile) dove spicca la figura di Don Luigi che si ispira a Don Antonio Loffredo, parroco visionario del Rione Sanità. Don Luigi afferma ” i raggi di sole pure se tutti i giorni illuminano questa munnezza non si sporcano mai”. È proprio così. Grazie ad Aldo, a Ciro e a tutti i visionario di Scampia
REPORT Aprile 2022 Pangea
“Gli alberi rimangono intatti se tu te ne vai. Ma tu no, qualora se ne vadano loro”. Markku Envall Il mese di aprile è stato un mese pieno di iniziative….tralascio tutte quelle organizzate specificamente a sostegno del Gridas, peraltro riportate sul sito www.felicepignataro .org …e mi soffermo brevemente su quelle relative al Progetto Pangea. 6 Aprile al Gridas un bel gruppo multietnico della coop.Dedalus, incontra Mirella per un’intervista, direi molto interessante e ben condotta da un giovane salvadoregno, per una testata autogestita. Ho modo di accennare al Progetto Pangea e al Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza e offrire copia dei tre opuscoli. Si dichiarono intenzionati, nel prossimo futuro, a passare per Largo Battaglia. 7 Aprile. Rossella Grasso, in un percorso itinerante, incontra le varie Associazioni, per individuare il cemento che le unisce al Gridas, pur nella loro diversità operativa. Dovrò aspettarla un bel po’ al Largo Battaglia per ribadire che il Gridas è, attualmente, perfettamente inserito nella rete Pangea, ma che , nella storia di Scampia, rappresenta l’albero maestro, dal quale si sono sviluppati, in tempi diversi la maggior parte dei rami associativi più significativi del territorio. 7 Aprile. Si presenta al Giardino un gruppo molto numeroso (forse duecento) di studenti del Liceo Galileo Galilei di Pescara, con diversi docenti, accompagnati da Gianluigi di Chikù. Un incontro vivace, brioso, coinvolgente, caratterizzato da una sorta di “Caramba che sorpresa” (così definito dagli studenti!). Scopro che uno dei docenti di Scienze del Liceo è Salvatore Folliero, uno dei miei primi studenti del Liceo Brunelleschi di Afragola. Una docente propone una videochiamata con Salvio (così lo chiamo ancora io!) e lo cogliamo mentre passeggia sulla spiaggia di Pescara con i suoi cani. Che bello poterlo risentire e rivedere, privo ormai della sua folta capigliatura,…ma ancora pronto a scherzare come facevamo circa 40 anni fa. 7 Aprile. Appena il tempo di mangiare un boccone e ritorno a Largo Battaglia per incontrare i ragazzi di IV elementare del Circolo Montale con la loro maestra, guidati da Barbara Pierro. Ragazzini vogliosi di conoscere e sporcarsi le mani. I ragazzi che dovranno realizzare sul muretto della scuola a Via F.lli Cervi, il murale “il mondo di sotto”. Quando Barbara prova a presentarmi, una ragazzina grida .”Io lo conosco…è l’uomo che partorisce gli alberi!!!”. Che giornata! 9 Aprile. Un sabato pieno di sole. Sono invitato sul terrazzo di Chikù, mi accolgono Paul ed Emma, che guidano un workshop sulle “Trasformazioni a Scampia”, nell’ambito del Progetto dell’Ecomuseo, per una testimonianza ….in quanto vecchio volontario che ha vissuto molte delle vicende di Scampia, uno dei custodi della memoria del territorio. Una compagine giovanile, variegata, che dà calore al cuore. Sorridenti, sdraiati a terra, con gli occhi attenti che sembrano antenne orientate ad assorbire frammenti della storia di questo luogo emblematico… non mi sento di stare alla loro…altezza…mi serve una sedia, la schiena non regge la loro posizione! Un racconto serrato , con molte domande e curiosità. Scampia è stato teatro di alcune interessanti trasformazioni dal basso, ma anche ritardi e immobilismi di chi non ha avuto uno sguardo profetico rispetto alle periferie. Ovviamente per la mia storia una trasformazione fondamentale è quella che si è verificata al Largo Battaglia, col Progetto Pangea. Credo che questo sia stato il momento in cui ho dato il meglio di me. Alla fine sento un ronzio…è un drone che si muove sulle nostre teste. Bisogna fare una foto collettiva con lo sguardo in alto e le braccia alzate. Una sorta di Alleluja , carico di speranza! 14 Aprile pomeriggio “Giovedi Santo”. Rossella Tricarico, con il gruppo di giovani architetti naturalisti, di alcune parti d’Italia, soprattutto pugliesi, della “Scuola del terzo luogo”, che hanno intenzione di lavorare per alcuni mesi in alcuni luoghi di Scampia, selezionati nei mesi precedenti mediante vari sopralluoghi. Il gruppo si è mosso per le strade di Scampia, portando dei cartelloni con delle parole che richiamano la necessità di una trasformazione del territorio, nel segno della cura, della sostenibilità e della bellezza. Una sorta di Via Crucis laica! E tra le stazioni non poteva mancare “Il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. Alla stessa ora si è presentato il gruppo di scout Modena 2 che ha dichiarato di aver riscontrato a Scampia molte sorprese positive. Li abbiamo arruolati come ambasciatori in terra emiliana. !5 Aprile. Lo stesso gruppo ha voluto iniziare la seconda passeggiata per il quartiere a partire dal Giardino delle farfalle presso il TAN. In questo contesto c’è stata un’aggregazione molto interessante. Lello Serao e Antonello Todisco del Tan, Umberto Laperuta di “Noi &Piscinola”, Barbara Majello , docente della Facoltà di Biologia, con qualche studentessa, Gilda Berruti, amica di sempre di Scampia, con i suoi studenti di Architettura, Gennaro Sanseverino ed io del Circolo la Gru, e Martina Pignataro venuta prelevare le piantine da portare l’indomani alla Pinetina di Monterosa. Un occasione per parlare del rapporto tra “verde e arte” e presentare gli opuscoli di Pangea. 16 Aprile. Festa della Primavera e del Risveglio alla Pinetina. Pulizia, musica e danza con la Banda Baleno, colazione comunitaria, e piantumazione di una Ginestra odorosa e due piccole Forsitzie, I resti di un ombrello con i colori della pace…abbraccia la ginestra. E sui muti gli striscioni “Il Gridas non si tocca”, “La cultura non si vende” “Giù le mani dai presidi culturali”….tutto sotto lo sguardo vigile e benedicente di S.Ghetto. 23 Aprile- All’interno del Progetto “Io leggo”, la Biblioteca del Galileo Ferraris, il Caffèletterario di Scampia, il Progetto Pangea, presentano il libro “I Diritti di Madre Natura” di Nicola Nardella, Presidente della VIII Municipalità, Ed.Mimesis. Intervengono oltre l’autore, Michele Buonomo ( Legambiente regionale), Franco Maiello (Caffè letterario), Aldo Bifulco (Circolo la Gru), il D.S. S.Petitti. Una bella esperienza di cultura, particolarmente significativa all’indomani della Giornata della Terra. 26-27 Aprile. Studentesse e studenti della V D del Liceo Caccioppoli, con la guida sapiente di Livio Miccoli, dopo una preparazione in classe studiando sui tre opuscoli del Progetto Pangea, assumono il ruolo di autentici protagonisti della giornata. Presentare ad 80 docenti di religione, il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” e, poi, ognuno di loro, davanti ai singoli riquadri dei testimoni della nonviolenza, presenti nel Murale sul muro dello stadio “Antonio Landieri”, ne raccontano la vita e le opere con dovizia di particolari; non dimenticando Don Lorenzo Milani e i suoi ragazzi dipinti in uno spazio a parte. Gli studenti riescono anche a “far giocare” i docenti di religione e coinvolgono alcuni di essi nella messa a dimora di sei piante, una per ogni continente: un mirto, un bosso, una Polygala myrtifolia, una Grevillea rosmarinifolia, un Pyracantha coccinea e una Alternanthera brasiliana.…. Si è trattato di un modello operativo che le scuole di Scampia potrebbero adottare peravvicinarsi al Giardino e diventarne guide per la cittadinanza. 28 Aprile. All’interno del Circolo delle Donne, a cura delle Assoc. AQuaS, Musica libera tutti, Dream Team.Donne in rete, c/o il Centro Hurtado si è tenuto un incontro di presentazione di Maria Occhipinti, una delle donne presenti nel murale di Largo Battaglia. . Il 30 marzo era già stata presentata, nello stesso contesto , Malala, premio nobel della Pace. 30 Aprile. Incontro mensile di pulizia al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. Da segnalare oltre ai rappresentanti alcune associazioni della rete, Mirella D’Antonio, della Comunità del Cassano che ha voluto offrire terreno fresco ad alcuni alberi del Giardino. Alcuni studenti della IV F dell’Ist. Vittorio Veneto, guidati dal docente Ivo Punzo, si sono avvicinati all’aiuola dell’Asia; alcune/i hanno fornito una discreta collaborazione, altri stanchi per una notte di lavoro…hanno preferito osservare come il loro docente si dava da fare. Forse abbiamo acquisito al Progetto Pangea un nuovo collaboratore veramente motivato . Intanto nell’aiuola dell’Oceania un nucleo di operatori della Gatta blu, guidati dalla sapiente regia di Giovanni Chianese (una gioia rivederlo tra noi) e di Fedele Salvatore, si sono adoperati nella complicata e faticosa installazione del Canguro, lo stregone, del totem, a completamento della rappresentazione della Favola “Bhora, la danza del canguro”. Alcune Segnalazioni: – Martina Pignartaro ha elaborato una nuova versione aggiornata del logo del Progetto Pangea ed alcuni cartelloni plastificati che riportano alcuni dati salienti del Progetto. – E’ stata avviata una petizione per intitolare il largo antistante l’ingresso della stazione metropolitana Scampia/Piscinola “LARGO FELICE”. Chi volesse firmare e far firmare la petizione può contattare chirom,e.chino@gmail.com – “L a CASA dei CONIGLI” ha realizzato con le classi seconde dell’IC Pertini-87 D.Guanella due corti animati, ispirati alle due favole “Bohra il Canguro” (favola australiana), “La Favola del Colibrì” (africana). Il percorso, scegliendo queste storie, è diventato un ponte con il Progetto Pangea, di cui la scuola è partner. I corti sono presenti su you tube. Sarebbe bello che i bambini che hanno realizzato il corto su “Bohra il canguro” potessero visitare l’installazione che la Gatta blu ha inserito nell’aiuola dell’Oceania I contenuti della favola del Colibrì corrispondono perfettamente allo spirito che anima la rete Pangea. Potrebbe diventare lo “spot” di promozione del Progetto Pangea. Intanto con l’entrata del mese di maggio ci avviciniamo ad una tappa fondamentale di questo primo scorcio del 2022: sabato 28 maggio organizzeremo una manifestazione pubblica per presentare gli opuscoli realizzati alla cittadinanza, con la presenza (si spera) del Sindaco Gaetano Manfredi, del Vescovo Don Domenico Battaglia ed altre autorità. Siamo tutti impegnati in questi giorni nella preparazione di questa giornata. Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
OGNI MATTINATA DELL’UTIMO SABATO DEL MESE
Vi ricordiamo che la Rete Pangea ha stabilito di vedersi per le giornate collettive di cura e sistemazione del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” la mattina di ogni ultimo sabato del mese.
Questa decisione vuole essere un appuntamento fisso di condivisione in aggiunta agli altri momenti organizzati dalle varie realtà della rete in base alle rispettive esigenze e iniziative in corso.
Per questo mese l’appuntamento è per Sabato 26 Marzo 2022!
Vi aspettiamo a Largo Battaglia, Scampia, Napoli: saremo lì tutta la mattinata.
LETTERA INVITO
Con grande soddisfazione comunichiamo a tutte le componenti della RETE PANGEA che sono stati stampati, utilizzando il contributo dell’ottopermille della Chiesa Valdese, tre opuscoli, a nostro avviso belli ed interessanti, che possono essere strumenti utilissimi per la conoscenza storica del Progetto Pangea e, soprattutto, per continuare (o cominciare per alcune realtà) il percorso di formazione alla nonviolenza e all’ecologia integrale, all’interno della scuola o della propria associazione. – PROGETTO PANGEA SCAMPIA, a cura di Martina Pignataro, un excursus storico molto intenso, una cavalcata entusiasmante in questi anni di attività, che è continuata superando anche il periodo pandemico; una riflessione sull’idea generativa e sugli obiettivi perseguiti nel tempo, incontrando l’interesse di persone del luogo e realtà provenienti da tutta l’Italia e oltre. – IL GIARDINO DEI CINQUE CONTINENTI E DELLA NONVIOLENZA – LE PIANTE, a cura di Aldo Bifulco, Raffaele Del Mondo, Dina Mascolo, uno strumento che, oltre a presentare la trasformazione di un’area di Scampia nel segno della bellezza, con la descrizione sintetica di tutte le piante presenti nelle varie aiuole, consente alla cittadinanza e alle realtà che costituiscono la rete, di conoscere, apprezzare e, soprattutto, curare le aiuole che compongono il giardino. Un Giardino che le scuole possono considerare un vero laboratorio all’aperto. – IL MURALE DEI TESTIMONI DELLA NONVIOLENZA a cura di Fedele Salvatore, una presentazione originale dei personaggi della nonviolenza raffigurati nello splendido murale che ha dato un senso ed un valore al muro grigio che delimita lo stadio “Antonio Landieri” in Largo Battaglia. E che riporta anche altre opere artistiche come la rappresentazione di Don Lorenzo Milani ed i suoi ragazzi e le installazioni prodotte dai giovani del centro diurno “La gatta blu”. Un primo approccio per poter approfondire la conoscenza dei testimoni della nonviolenza dei cinque continenti. Vi invitiamo ad una prima presentazione e distribuzione degli opuscoli all’interno della rete Pangea VENERDI 4 marzo 2022 alle ore 17:30 presso il CENTRO HURTADO in V.le della Resistenza
Sarà, questa, un’occasione anche per avviare un confronto sul “verde a Scampia”.
Distinti Saluti Aldo Bifulco per la Rete Pangea
REPORT fine febbraio 2022. Aspettando il Carnevale.
“ L’esempio non è la cosa che influisce di piu’ sugli altri: è l’unica cosa.” Albert Schweitzer
Aspettando il 40° Carnevale del Gridas, il cui tema è “ARREVUOTO- la rivoluzione globale, che quest’anno, per le restrizioni pandemiche, non attraverserà le strade del quartiere, ma farà presidio in Largo Battaglia, al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, abbiamo intensificato gli interventi al Giardino.
E durante queste giornate, si sono verificati alcuni incontri interessanti con delle persone del luogo che hanno preso l’abitudine di venire a passeggiare al Giardino, e diversamente dai soliti accompagnatori dei cani …che dopo una “pisciata e una cacata”….saltano in macchina (quasi sempre senza sollevare le deiezioni) e scappano via, si fermano per osservare la crescita delle piante, ad osservare i colori ed annusare qualche profumo.
Bruno che mi ha assicurato che ogni tanto versa dell’acqua alle piante e solleva le carte e le bottiglie che gli abituali bivaccatori serali si ostinano a lasciare sui prati e non servirsi dei numerosi cestini presenti.
Antonio che abita in uno dei palazzoni di fronte al carcere, che vuol conoscere il nome di alcune piante e si è meravigliato della quantità di frutti della siepe di mirto. Il giorno dopo ha portato sua figlia Anna a vedere il Gingko biloba di cui ha conosciuto la storia.
Ciro, un tuttofare del Corto Maltese, che ha avuto un’esperienza con la “protezione civile” che sarebbe disponibile e fornirci la sua collaborazione.
Con tutti abbiamo dovuto notare, con rammarico, la scritta vandalica sul riquadro di Nelson Mandela…. Da eliminare quanto prima.
Ma non sono mancate alcune visite di gruppi molto interessanti.
Giovedi 17 febbraio i giovani partecipanti al primo workshop del Progetto ECOMUSEO a Scampia, nel loro itinerario di conoscenza del territorio, per provare successivamente a creare un’immagine grafica e un’idea di comunicazione per il nascente Ecomuseo, si sono fermati in Largo Battaglia. Un gruppo di giovani provenienti da varie parti, Napoli, Caserta, Salerno, Puglia, Sicilia e, perfino , una ragazza di Cracovia che si sono appassionati al racconto della nascita di Pangea e meravigliati per la bellezza del murale.
Sabato 19 febbraio nell’aiuola delle Americhe, al posto di un Ibiscus spezzato, è stata piantata una Betulla per ricordare Amedeo Guglielmo, recentemente scomparso. Una “pianta aurorale”, dal tronco bianco, snello, resistente e svettante, molto amata dagli sciamani che la considerano “custode della porta” per l’ascensione verso il cielo. Tonino Guglielmo e Rita Sbrizzi, della Comunità di base del Cassano, amici storici del Gridas hanno inteso piantare questa betulla ”per parlare di vita anche in un momento doloroso come la morte, come segno di speranza in una vita che continua al di là del tempo e dello spazio in condivisione con il Creato e in piena fratellanza con tutti gli esseri viventi”.
Alcune notizie sui collaboratori /fratelli dell’Africa:
L’ecografia di Dada non ha evidenziato particolari preoccupanti.
Joseph ha sposato Ester il 10 febbraio al Municipio di Secondigliano.
Amos, dopo qualche anno, è ricomparso all’orizzonte, anche lui si è unito in matrimonio, e vorrebbe riallacciare i rapporti con la rete Pangea.
Abbiamo notato con una certa curiosità il sorgere di altri comitati e gruppi che si stanno occupando della “cura” di alcune aiuole del quartiere…..il contagio di questo virus ci conforta!
Aldo Bifulco
REPORT fine gennaio 2022 Pangea
“In tempi duri dobbiamo avere sogni duri, sogni reali che, se ci daremo da fare, si avvereranno” Clarissa Estés
Il 2022 si è aperto com’è finito il 2021: l’ondata pandemica non è ancora sparita. Ma c’è speranza.
Il bilancio dell’anno trascorso, purtuttavia, non è da disprezzare. E’ ripreso il flusso di visite al “Giardino dei cinque continenti” che, grazie al lavoro di cura, soprattutto di Dada e Ciro è in buone condizioni, si è avviata la costruzione della struttura “Il cerchio dei popoli”, nell’aiuola dell’Africa, siamo riusciti anche a realizzare qualche incontro in presenza nelle scuole e, poi, abbiamo portato a termine la scrittura dei tre opuscoli: Pangea a cura di Martina Pignataro, “Il Giardino dei cinque continenti e della non violenza”, con le schede botaniche di tutte le piante presenti nelle aiuole, a cura di Aldo Bifulco, Raffaele Del Mondo, Dina Mascolo,
“Il murale dei personaggi della nonviolenza” a cura di Fedele Salvatore. La qualità ci pare eccellente e contiamo di farne una prima presentazione interna alla rete ed una successiva pubblica , aperta alle Istituzioni e alla cittadinanza.
E venerdì scorso abbiamo dato un grande impulso all’implementazione botanica del nostro Giardino, con numerose piante (decine di pittospori, decine di bossi, una strelitza, alcune polygala , qualche erica, alcune pyrocanta)) donate dalla ditta “L’Angelica”, tramite la Legambiente regionale, ed alcune acquistate con il nostro Progetto (alcune acca, alcuni mirti, una eriops…e tanto terriccio). Nei giorni precedenti Dada aveva predisposto gran parte delle buche necessarie, e venerdì abbiamo avuto la sorpresa di tante presenze, Maria Teresa Imparato e Francesca Ferro (praticamente presidente e direttore della Legambiente regionale) con un bel gruppo di giovani del servizio civile, molto motivati, Mario d’Onofrio e gli ospiti della “Gatta blu”, Ciro, Rosario e Massimiliano del Circolo “la Gru”, Mirella, Tonino Piccolo, Imma, Patrizia e alcuni operatori della coop.L’Uomo e il legno. Il sole ha fatto da corona ad una bellissima giornata di lavoro.
Si trattava di una coda della Festa dell’Albero cominciata il 21 Novembre 2021.
Ma forse, in questo scorcio d’inverno, pianteremo ancora.
Intanto prosegue il laboratorio per il 40° carnevale del Gridas con la speranza che il 27 febbraio ci siano le condizioni per poter effettuare il corteo in allegria per le strade del quartiere.
E nei giorni 17-18-19-20 febbraio parte il primo workshop dell’Ecomuseo Scampia, sull’identità visiva territoriale. Per eventuali iscrizioni rivolgersi a Chi rom e chi no.
I tempi saranno anche duri, ma noi continuiamo a sognare e a lavorare!
Aldo Bifulco (Circolo la Gru
REPORT Natale 2021
“La grotta di Betlemme non è una “pastorellata”. E’ un’indicazione potente che, se un Dio deve nascere, nasce fuori strada, fuori le mura, in un luogo dove l’attenzione pubblica non si posa mai.” Ernesto Balducci
Col “Progetto Pangea” cerchiamo di collocarci in questi contesti con la speranza che le Istituzioni e la cittadinanza si facciano coinvolgere.
Ciro e Dada sono impegnati nella costruzione del “cerchio dei popoli” a circondare il simbolo della nonviolenza.
Dopo alcune piantumazioni ci prepariamo ad un’ulteriore implementazione del corredo vegetale del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. Il paradosso è che nel frattempo, in altre zone del quartiere alcuni effettuano tagli ingiustificati di alberi di grossa taglia e di notevole interesse.
Sta per partire Il laboratorio per il 40° Carnevale del Gridas.
Titolo scelto per quest’anno:
«ARREVUOTO – LA RIVOLUZIONE GLOBALE» in riferimento allo stravolgimento di relazioni umane e sociali che abbiamo dovuto subire per la pandemia, con un nuovo modo di fare scuola, di lavorare, per chi ha potuto e non è rimasto tagliato fuori, ma anche in riferimento a quanto siamo abituati ad attuare nelle nostre periferie con associazioni e realtà storiche che con tenacia e costanza perseverano nella ri-costruzione di un mondo migliore, in ultimo quella rivoluzione necessaria nell’approcciarsi alla Madre Terra e al prossimo per scongiurare il tracollo definitivo di questa nostra società.
Una bella novità per ii carnevale del Gridas e degli altri carnevali sociali della nostra città sarà la presenza di una marionetta di 4/5 metri creata da Azziz, un artista che viene da Parigi che rappresenterà la (Pachamama), la Madre Terra.
Questa è un’ulteriore sollecitazione alle scuole di inserire nella propria programmazione didattica l’educazione ecologica. Per ulteriori informazioni sui laboratori in preparazione del carnevale e sulla partecipazione, contattare Martina martina@felicepignataro.org oppure Monica 3389441807
Intanto sul territorio pullulano iniziative interessanti da parte di tutte le associazioni che, come è stato sottolineato in un bell’incontro con il Presidente della VIII Municipalità, Nicola Nardella, e l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Trapanese, tenuto il giorno 16 Dicembre da Chikù, rappresentano un’autentica risorsa dell’Area Nord.
Mi preme in questo report presentare con, alcuni particolari, il Meeting KAKI TREE-EUROPE /JAPAN, che si è tenuto sabato 18, sulla piattaforma Zoom, a cui ho partecipato in rappresentanza del Progetto Pangea, l’unica presenza dell’Italia centro-meridionale.
Francesco Folletti, il presidente dell’Associazione, che guarda con molto interesse al nostro Progetto, ha dato la parola a tutti i partecipanti perché potessero presentarsi e fornire alcune indicazioni sulle loro attività. Ci siamo avvalsi della presenza della Prof.ssa Flavia Milesi che ha provveduto a tradurre gli interventi dei giapponesi presenti al meeting. Innanzitutto di Masayuki Ebinuma , di Nagasaki,che ha dato origine al Progetto Kaki-Tree, che si è scusato, ad un certo punto di essere stanco per l’ora era tardi ( le 23 in Giappone ) e la sua veneranda età , 74 anni… (non sapeva che io ne ho 78…ma da noi era pomeriggio!). Tatsuo Miyajima, che si è occupata di diffondere nel mondo la piantumazione dei Kaki di Nagasaki, e suo marito Yoriko che ha fornito il supporto artistico. Masami Arao e figli, Misa Asano, insegnante d’arte, di Tokyo, Mari, una volontaria di Tokyo, che lavora il cuoio, Sanae Yoshizawa, insegnante universitaria e poi le varie presenze italiane, quasi tutte collocate, nella Lombardia e nel Veneto. Paola Viola, filosofa vicentina che ha scelto di insegnare nella scuola primaria, Carlotta Antonia, insegna in un paese in provincia di Vicenza, Giuseppe Delbarba, l’Echibuma bresciano, a cui vengono inviati i semi del Kaki di Nagasaki e che provvede a far crescere le piantine, dal momento che la legge impedisce l’invio di piante direttamente dal Giappone. Anna Volpe, insegnante che si occupa di disabilità, Chiara Bozzoli, ha scritto una storia sul Kaki Tree, non ancora pubblicato, Ludovica di una scuola di Paderno, Rosa Scarpa che dopo aver avviato con successo il progetto nella scuola primaria, vorrebbe riproporlo nella scuola secondaria, con la speranza di trovare lo stesso entusiasmo, Tiziana Volta, addetto stampa dell’Associazione, Nicoletta Lanzanova, prima collaboratrice di Francesco. L’Associazione conta l’adesione di 51 soci, 16 associazioni, 6 comuni. Si può affermare che si è realizzata nel mondo e in Italia, una “foresta di Kaki” e le ultime piantumazioni sono state effettuate ad Albignano, Perugia e a Bergamo, nel Boasco della memoria delle vittime da covid. Ha partecipato a molti eventi, come il Green Festival di S.Marino, Festival della Pace di Brescia, la 40° marcia della Pace Perugia –Assisi, Il concerto a Brescia con i Nomadi. Francesco Fiorillo ha presentato l’organigramma delle iniziative proposte …tutte di grande interesse e di notevole creatività…i Bagni di Gong, la Musica delle Piante, Giocattoli educativi come la Torre della Pace…ecc…
Attualmente sono disponibili ancora 8 piante provenienti dal Giappone e 15 nate da semi di quest’anno.
E’ necessario fare l’adesione come rete ed avviare la procedura per avere un kaki da piantare nel “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” nel 2022/2023.
La piantumazione richiede l’organizzazione di una cerimonia particolare e la presenza delle Istituzioni.
Francesco Fiorillo avrebbe desiderio di venirci a trovare e propone anche l’organizzazione di gemellaggi delle scuole di Scampia con quelle che hanno già avviato questo progetto.
Infine ha comunicato che un Kaki sarà regalato al Presidente Mattarella qualche giorno prima che abbandoni la Presidenza, in modo da poterlo piantare in una delle sue residenze.
Fedele Salvatore sta ultimando l’impaginazione di tre opuscoli riguardanti il Progetto Pangea, Contiamo di presentarli nel prossimo mese in un’assemblea pubblica e nello stesso tempo prendere contatto con Emergency per presentare la figura di Gino e Teresa Strada.
E domani alle 15.30 parteciperemo come Progetto Pangea all’incontro promosso dal Vescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia, in cattedrale, su “Un patto educativo per Napoli”.
Vorrei esprimere con questo report gli auguri più sentiti per un Natale sereno e per un nuovo anno all’insegna dell’impegno …liberati, si spera, dall’insidia del Coronavirus
e delle sue varianti.
Aldo Bifulco (Circolo la GRU)
REPORT 30/31 Ottobre 2021
“ Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora”. ANNA FRANK
Sabato 30 ottobre sono approdati a Scampia 18 giovani provenienti da varie parti d’Italia. Con i loro zaini e tanta curiosità sono venuti a piedi da Piazza Garibaldi. Si tratta del Trek Scampia 2021 organizzato da Giacomo d’Alessandro di Genova e Alice di Torino. Già altre volte mi sono chiesto quale fosse la motivazione capace di aggregare un gruppo di sconosciuti, con l’obiettivo di raggiungere Scampia, località non certo amena, che avrebbe offerto, forse accoglienza, ma anche tanti disagi. Non mi pare sufficiente la sola voglia di camminare insieme!
Mi piace riportare l’elenco di questi giovani e le loro località di provenienza, perché questo accresce ancora di più la mia meraviglia: Claudia (Bergamo), Marco (Trieste), Alberto e Laura (Genova), Alice e Teresa (Torino), Valeria e Carlo (Genova), Rachele (Lecce), Gabriele e Valeria (Milano), Margherita (Saronno), Valentina (Cuneo), Chiara (Roma) e Giacomo (Genova).
Per una felice coincidenza la Legambiente, negli stessi giorni, promuoveva la manifestazione nazionale Salva l’Arte e allora ho pensato di coniugare i due momenti non solo come Circolo “la Gru”, ma come rete Pangea visto che le motivazioni sottese alla manifestazione sono scritte nel DNA del Progetto Pangea: “Dobbiamo farci portatori di una nuova narrazione- l’arte va salvata perché l’arte salva, ci aiuta a ripartire, a sentirci parte di una comunità, a condividere valori, ad avere radici per poter guardare al futuro non come individui, ma come comunità”.
A Scampia abbiamo un solo monumento, i resti della Villa rustica Romana a Via Galimberti. Ho pensato di chiedere a Enzo Martelli, presidente dell’Assoc. Volontari per Napoli di coinvolgere il Comitato territoriale per dare una ripulita al monumento. Enzo ha accettato con entusiasmo e in effetti sabato 30 alle 15 ha svolto con il gruppo di giovani del Comitato, con grande dedizione, l’operazione prefissata. Non credevo, però, che nell’intervento si facesse coinvolgere anche il neo Presidente dell’VIII Municipalità, Nicola Nardella. Conosciamo il suo pensiero ambientalista, ma oggi ci accorgiamo che “al pensiero fa seguire il fare concreto”: e ciò ci fa ben sperare per il futuro.
Ma a Scampia c’è un’arte riconosciuta a livello nazionale e oltre: quella dei murales di Felice Pignataro. Con l’operazione “Disvelamento” stiamo recuperando e restituendo alla cittadinanza un murale del 1985, che l’usura del tempo e i fattoti meteorologici stavano completamente cancellando. Un’operazione complessa cominciata l’anno scorso, sotto la guida soprattutto di Gaetano Picillo e Mario Zuppolini, a cui già aveva contribuito, l’autunno scorso, il gruppo Trek Scampia 2020. E allora domenica 31 mattina abbiamo ripreso, con rinnovato entusiasmo assieme agli ultimi arrivati, il lavoro interrotto, ponendo le basi dell’ultimo tratto del murale. Sulla scia di Felice sono nate altre esperienze di pittura murale a Scampia: tra esse dobbiamo sottolineare quella dei “Personaggi della nonviolenza” in Largo Battaglia. E domenica, sotto la guida di Dada, un gruppetto si è dato da fare per pulire il Giardino a cui il murale fa da corona. Mi va di menzionare la presenza di Massimiliano ( e suo cugino Achille) che mancava da un po’ di tempo e che ha portato la sua competenza e una bella pianta inserita nell’Aiuola dell’Africa.
Ritornando al sabato, nel rione Monterosa ho scorto un piccolo assembramento e un cumulo di zaini sul marciapiede di fronte al Gridas. Aspettavano Giacomo con il carico di pizze fritte. Dovevano incontrare Mirella per l’incontro introduttivo al loro giro per Scampia. Mi hanno confidato che è stato un incontro meraviglioso…qualcuno si è innamorato di Mirella e, con molta probabilità, verrà al prossimo carnevale del Gridas.
Più tardi li attendeva un altro appuntamento a Casarcobaleno con Padre Mimì Pizzuti. Si presentava il libro curato, proprio da Giacomo d’Alessandro, “Cercasi Popolo”.
In copertina si legge ”I populisti che ammaliano la società, i clericali che soffocano la chiesa. Analisi e visioni di un gesuita sociologo, “influenzer” a 90 anni.”.
Che dire? Scampia, ha offerto l’incontro con una laica intrisa di spiritualità, e successivamente quello con un religioso profondamente laico. Sarebbe bello avere un ritorno dell’esperienza, breve ma intensa, di questi giovani nel loro tour a Scampia.
Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
SABATO 23 OTTOBRE 2021
19:14, 20/10/2021] Aldo Bifulco: Sabato 23 Ottobre a partire dalle ore 10:00 saremo presso il Giardino dei 5 continenti a Scampia(Na), in largo Dino Battaglia, per portare il nostro omaggio a “Stefania Formicola”.
Il Movimento per la Pace, insieme ai genitori di Stefania, Adriana Esposito, Luigi Formicola e ai figlioletti, all’Associazione “Dream Team, Donne in Rete” presieduta da Patrizia Palumbo, alla “Rete Pangea per la Nonviolenza” di Scampia rappresentata da Aldo Bifulco e altri presenti, collocheremo la targa di titolazione dell’Albero di ulivo della Pace dedicato a Stefania che piantammo 4 anni or sono nell’aiuola dedicata alla Pace sita all’interno del Giardino. La SV. è invitata a partecipare.
[19:14, 20/10/2021] Aldo Bifulco: La manifestazione si inserisce all’interno dell’incontro mensile di pulizia del Giardino, concordato con tutta rete Pangea. Ciro nella mattinata mostrerà l’uso del decespugliatore a chi è interessato. L’appuntamento è alle 9:30 per organizzare il lavoro
REPORT 25-26 Settembre Puliamo il Mondo
“Non bisogna isolarsi, non cercare di affrontare e risolvere i problemi importanti da “isolati”
ALDO CAPITINI
Nell’organizzazione di Puliamo il Mondo di quest’anno, prima e dopo le date del 25 e 26 settembre 2021. ci siamo sentiti “isolati” rispetto al vuoto istituzionale. Ma nelle due giornate di Puliamo il Mondo la forza della rete Pangea che si è sorprendentemente allargata ci ha consentito di andare ben oltre questo vuoto. Le persone accorse sono state superiori ad ogni aspettativa, con un carico di entusiasmo e di tensione operativa che ci ha riempito di gioia.
Sabato 25 settembre al “Giardino dei cinque continenti e della non violenza”
Mentre Carlo Sagliocco con l’Arci Scampia si occupava di pulire l’area di Via F.lli Cervi antistante i campetti sportivi,“l’onda gialla “ si è tutta riversata in Largo Battaglia. I numerosi attrezzi che Ciro, Fedele ed io avevamo prelevato dai due siti di “presidio di giardinaggio comunitario”, quello dello stanzino dell’Arci e quello del Tan sono sembrati insufficienti, le buste per la raccolta rifiuti che, quest’anno non ci sono state fornite dall’Asìa, ma che abbiamo dovuto comprare, sono sparite in un attimo ed abbiamo dovuto comprane tante altre al momento. Io che dovevo occuparmi dell’organizzazione e distribuzione dei lavori ho sofferto momenti di disorientamento tanta era la pressione simultanea dei convenuti, tutti desiderosi di mettersi immediatamente all’opera. Qualcuno mi ha detto che saltavo come un grillo da “un continente” all’altro per orientare le azioni, malgrado l’età e qualche patologia. L’entusiasmo genera energie insospettabili!
Descrivendo la varietà delle operazioni avviate forse riuscirò a presentare tutte le persone e le realtà presenti. Fedele in salopetta, munito di colori e pennelli, aiutato da qualche giovane del gruppo “Dignità e bellezza” si è dedicato al completamento del Murale di Pangea . Ciro con Joseph hanno ripreso la costruzione della struttura “il cerchio dei popoli” sistemando mattoni e materiali vari. Patrizia di Dream Team donne in rete, col sostegno dell’Avv. Annalisa Palumbo, con alcune componenti della squadra di calcio femminile, Enzo e Lella Landieri del Presidio territoriale di Libera si sono occupate di mettere a nuovo l’Aiuola dell’Asia. Gennaro Sanseverino e Andrea hanno fatto emergere la scritta “pace” con pietre di tufo dall’abbraccio invadente della salvia. Enzino è ritornato e si è impossessato del tubo dell’acqua per abbeverare le piante delle varie aiuole, Imma con il tagliaerbe ha reso i prati più accessibili, il gruppo “Gatta blu”, guidato da Mario D’Onofrio ha fatto un notevole lavoro di pulizia del marciapiede che limita il Murale dei personaggi della nonviolenza, liberandolo da una notevole quantità di rifiuti e dall’erba infestante. Nino, il pittore, con moglie e la figia Vittoria, la più piccola socia del Circolo la” Gru”, per una volta ha lasciato i pennelli ed ha imbracciato la più umile “ramazza” per pulire un viale del giardino. Martina Pignataro del Gridas si è occupata essenzialmente della documentazione fotografica, mentre la sorella Giovanna e l’immancabile piccola Alessandra collaboravano alla pulizia dei viali. Carmela Pastore di “Occhi aperti” e le piccolissime figliolette Isabella e Amalia hanno fatto assistenza a Lello del Mondo che ha piantato un Gingko biloba cha ha curato per parecchi anni in un vaso a casa sua, e poi alcuni agapanti ed una pianta grassa , forse un Cereus, portato da mio cugino Salvatore Sanges.. Un bel gruppo della Coop. Irene ha pulito un paio di continenti, mentre la loro guida, l’educatore Salvatore Conte si è dato un bel da fare, a colpi di zappetta, per pulire alcuni alberi dall’erba infestante che circondava le loro basi. E poi è venuta Carla Mangione ed altre persone di cui non ricordo il nome, forse anche qualcuno di passaggio, che con i loro sacchetti hanno provato a differenziare la quantità di rifiuti presenti nel giardino. Per completezza di informazione devo dire che sono passati anche Raffaele Del Giudice che, per la verità, è sempre stato presente e Nicola Nardella. Un discorso a parte merita il folto gruppo dell’Assoc. “Claudio Miccoli”, capeggiato da Rosanna e Livio , tutti con la maglietta bianca che presenta un buffo autoritratto di Claudio. La loro costante presenza, che riesce a coniugare energia e affetto, ci commuove e dà un senso all’affermazione che la rete Pangea è una rete allargata che include anche realtà che non sono del nostro territorio ma che si muovono sulla nostra lunghezza d’onda, quella della pace, della nonviolenza e dell’ecologia integrale. Alcuni venivano con le bici da Licola. Che meraviglia! Si sono sparsi per tutto il giardino e con zappe e zappette, scope metalliche , hanno dato un valido contributo a pulire questo “pezzo di mondo” Ho seguito Enzo Peluso, il loro artista tuttofare e videomaker, tutto proteso a documentare con un video la splendida giornata, anche per consentigli di conoscere le varie realtà presenti quella mattina. Non vedo l’ora di poter visionare il video montato e proporlo alla visione magari durante il cineforum del Gridas. Livio ha voluto saggiare l’emozione del decespugliatore. E mi consente di lanciare un’idea : quella di far diventare l’ultimo sabato di ogni mese, che la rete Pangea ha indicato come momento di incontro e di pulizia comunitaria, anche una sorta di “corso di formazione di giardinaggio” sul campo. Cominciamo con l’uso corretto del decespugliatore!
Ad un certo punto si è presentato un gruppo di strani turisti, pare olandesi, guidati da Daniele Sansone degli A67 e Mirella per un tour a Scampia che si conclude a Largo Battaglia. Mi piacerebbe conoscere le loro considerazioni di fronte alla visione di quel convulso lavorio di gente di varia età, armati (solo!) di zappe, rastrelli, scope, vanghe, pale, sacchetti, ecc.
Su invito di Livio a conclusione ci riuniamo,. con alle spalle l’immagine barbuta di Claudio, in cerchio per raccontare la realtà che stiamo vivendo. Il cerchio ci consente di capire che siamo tanti …e belli!
Domenica 26 settembre 2021. Puliamo il mondo si sposta davanti alla Rettoria dei Gesuiti, in via Ghisleri.
La manifestazione è guidata da Rosita con il gruppo dell’Agesci NA 14. Le camicie azzurre degli scout si adornano con qualche macchia di “giallo”. Inforcati i guanti e muniti di attrezzi vari si spargono per le strade e le aiuole intorno per recuperare quanti più rifiuti possibili (e ce ne sono tanti!) e provare a differenziarli alla meglio.
Intanto Fedele ed un manipolo di scout si dedicano alla ricostruzione del murale che fa da sfondo alla “striscia della Bibbia”, dove sono state immesse alcune piante che richiamano brani biblici. Un progetto da completare perché può fornire molti spunti in un percorso educativo che possa coniugare elementi di fede e di ecologia.
Un altro piccolo gruppetto con me e Marino: Lorenzo, Julian e Teresa ci dedichiamo alla piantumazione di un carrubo, una lantana ed una pianta grassa non ben identificata. Vale la pena riportare la storia di questo carrubo così come ce l’ha raccontata Marino.:” Questo alberello è nato da un seme , seme di carrubo o carato…tratto da un frutto (volgarmente detto sciuscella!) dell’albero madre il giorno 27 agosto 2019, tra le antiche mura del castello di Arechi, principe Longobardo di Salerno, luogo magico, dominante la città e tutto il suo golfo. Una volta a casa decido di provare a far germogliare tre carati, utilizzando per ognuno una tazzina di caffè con un po’ di terriccio. Dopo qualche giorno, dei tre semi, ne germogliano due, ma dopo qualche giorno solo uno sopravvive e mette delle piccole foglie. A questo punto faccio un primo travaso e dopo un anno procedo col secondo che dà ulteriore energia alla piantina. Dopo due anni l’arbusto per quanto sottile è già alto due metri. Mi è parso che avesse bisogno di altra degna dimora, ma anche di esporlo ai pericoli di un ambiente urbano non proprio accogliente. Come nella vita di tutti noi, questo momento arriva e non c’è scelta bisogna provare a farsi strada con le proprie forze e con l’aiuto della Provvidenza. Ecco dunque che oggi 26 settembre, abbiamo messo a dimora il nuovo ospite , affidandolo a madre Terra, a frate Sole, frate Vento e sora Acqua…ma soprattutto alle cure di tutti noi!”
A conclusione della piantumazione vedo Marino compiaciuto e leggermente commosso-
Questa esperienza di Marino è un invito a replicarla, magari con i semi di altre piante.
Aldo Bifulco
REPORT INCONTRO DI PROGRAMMAZIONE 15 settembre 2021
“Colui che è maestro di scuola, può cambiare la faccia del mondo.” GOTTFRIED LEIBNIZ
E’ stato un incontro molto produttivo e partecipato.
Cominciamo con le presenze: Ciro Calabrese (Circolo “la Gru”), Mirella Pignataro (Gridas), Mariapia Amoresano (I.C. Sandro Pertini), Sanges Gennaro (Com.del Cassano), Francesca Avitabile (Assoc.AQuaS), Maria del Vecchio (Ist. Vittorio Veneto), Rosa Capasso (Agesci NA 14), Fedele Salvatore (ISIS Attilio Romanò), Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco (Arci Scampia), Enzo Vanacare (Coop.L’uomo e il Legno), Stefania Piras (Edcativa territoriale), Pippo Ferrante e Francesca Rametta (Coop. Occhi aperti), Enzo e Lella Landieri (Dream team.Donne in rete), Chiara Ciccarelli (Mammut).
Abbiamo ricevuto messaggi da Martina Pignataro, Barbara Pierro, Franca Nicolò, Annamaria Staiano e Patrizia Palumbo , Maria Esposito e Patrizia Auletta che con diverse motivazioni non sono potute intervenire.
Abbiamo aperto l’incontro con la presentazione del numero di settembre della storica rivista della nonviolenza “Quale vita” interamente dedicato alla Scuola. In copertina si legge che Ursula von der Leyen ha proposto che l’I CARE di Barbiana diventi motto europeo. Ma, per essere credibile, l’Unione Europea e soprattutto i Paesi membri, investano molto di più in educazione e istruzione e molto di meno in armamenti e spese militari. Come ci ha insegnato Don Milani. E poi è stato distribuito fotocopia del MANIFESTO PER UNA NUOVA SCUOLA a cura di un gruppo di insegnanti, tratto dalla stessa rivista.
Mirella ha raccontato la visita del mattino a Scampia di un gruppo di giovani amministratori europei (Lituania, Lettonia, Spagna, Svezia), guidati da Fabio e Lorenzo di Monte di Procida, che stanno facendo una ricerca sulle buone pratiche. Si sono soffermati al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” e poi hanno proseguito il giro, seguendo Gianluigi di Arrevuoto, all’Arci Scampia, Parco Corto Maltese, Gridas, Centro Hurtado , per fermarsi da Chikù.
Pangea e le Scuole. Abbiamo ribadito che ogni scuola è invitata ad inserire nella propria programmazione i temi della nonviolenza e dell’Ecologia, nella logica integrata indicata da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Si’”. Predisponendo un piano di lavoro a seconda delle proprie necessità e creatività.
Noi suggeriamo, per quest’anno, di presentare alle scolaresche le figure di Gino e Teresa Strada e la splendida attività di Emergency, massima espressione della nonviolenza.
Di avviare un percorso educativo contro le guerre e gli armamenti, in particolare, contro le armi nucleari. Ricordiamo che il 30 maggio di quest’anno, da Largo Battaglia, dal nostro Giardino, è partito un appello nazionale affinché il Governo italiano firmi (è tra quelli che non l’ha ancora fatto!), il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. A tale scopo è utile partire dalle piante Gingko Biloba e Kaki, sopravvissute alle esplosioni nucleari del 1945, a Hiroshima e Nagasaki. Le due piante potrebbero essere immesse nel Giardino di ogni scuola. Segnaliamo il Kaki Tree Project.
Le scuole presenti hanno mostrato intenzione di partecipare, ma Mariapia Amoresano faceva rilevare la necessità di inviare una scheda informativa ai DS per un’adesione formale e per la segnalazione del referente Pangea della scuola. Ovviamente in tempi brevi elaboreremo la scheda e la invieremo ai singoli Istituti.
Fedele Salvatore annunciava che ha preso un anno sabbatico per occuparsi specificamente della Coop.Irene, che proporrà un altro referente per l’ISIS Attilio Romanò, ma che sarà presente alle attività di Pangea con un gruppo di una decina di giovani che seguirà in un percorso formativo in quest’anno.
Maria del Vecchio segnalava la difficoltà ad educare i giovani alla bellezza, quando le aiuole all’immediato esterno della scuola sono costantemente sommerse dai rifiuti provenienti dal mercatino che si tiene nelle vicinanze.
Il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza. Questa estate abbiamo sofferto l’assenza di Dada, partito per due mesi per l’Africa. Siamo riusciti a mantenere la situazione sotto controllo soprattutto per l’opera di Imma con la collaborazione occasionale di Ciro, Carlo, Aldo e Joseph. Si pone, comunque, la questione della relazione delle Associazioni affidatarie e le singole aiuole. Viene accolta positivamente la proposta di vedersi una volta al mese, l’ultimo sabato del mese, per verificare lo stato delle aiuole ed intervenire nella cura.
E’ necessario, però, che ogni Associazione indichi un referente giardino (facendoci pervenire nome, telefono e indirizzo mail) , anche per fornire loro istruzioni, circa materiali e mezzi e modalità per l’innaffiamento.
Il primo sabato utile sarà il 25 settembre, anche perché organizziamo in Largo Battaglia la manifestazione annuale della Legambiente “Puliamo il mondo”.
Intanto Ciro con l’aiuto di Carlo sta realizzando la struttura del “Cerchio dei popoli” e si auspica l’intervento del Gruppo Zoone per l’installazione delle strutture già pronte.
Ciro avvierà la procedura per l’adesione formale all’Assoc.Kaki Tree Project e fare la richiesta della pianta di Kaki di seconda generazione ricavata da quella sopravvissuta a Nagasaki che contiamo di mettere a dimora nell’aiuola dell’Asia. Viene presentato il libro “La storia di un albero di Kaki”, chiedendo chi fosse interessato ad acquistarne una copia, in modo da fare una richiesta collettiva.
Strumenti e materiali. Oltre ai video e materiali storici mettiamo a disposizione la Mostra dei personaggi della nonviolenza che, quest’anno, si è arricchita di altri tre personaggi: Tani Latmiral, Angelo Vassallo e Don Giuseppe Diana.
Sono in preparazione tre opuscoli uno sulla storia e l’evoluzione del Progetto Pangea (a cura di Martina Pignataro), uno sul Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza con le schede esplicative di tutte le piante presenti (Aldo Bifulco, Raffaele del Mondo, Dina Mascolo), uno sui personaggi della nonviolenza, in particolare del murale (Fedele Salvatore). Gli opuscoli serviranno per presentare il progetto nei suoi aspetti specifici, ma anche per cercare di recuperare qualche fondo per la cura del Giardino.
Le relazioni, i video e i vari interventi del percorso sulla “Laudato Si’”, organizzato dalla Comunitò del Cassano e dal Circolo “la Gru” sono reperibili sulla pagina cassanolaudatosi di facebook.
Segnaliamo, infine, il materiale di un convegno realizzato da Emergency in questi giorni sul concetto di “CURA”, accessibile su youtube, facebook, o sul sito di Emergency.
L’ incontro si è concluso con una foto ricordo per fare gli auguri all’Arci Scampia che festeggiava i 35 anni di attività. Una splendida esperienza che ha fatto la storia di Scampia.
Aldo (Circolo “la Gru”)
Ph d’archivio di Rosario D’Angelo del 27 aprile 2016.
REPORT 19 luglio 2021-07-17
“Chi è persuaso della nonviolenza tende alla comunità aperta, e perciò a mettere in comune le sue iniziative di lavoro, di proprietà, la cultura, la libertà” Aldo Capitini
Questo lungo periodo sospeso dalla presenza diffusa e subdola del Covid 19 non è riuscito a cancellare il desiderio e la prospettiva di una “comunità aperta” che ha sempre caratterizzato il Progetto Pangea. E appena si sono create le condizioni adeguate è cominciato il flusso delle presenze al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” e la necessità di predisporre l’accoglienza.
Dopo la visita dei 130 ragazzi del gruppo “Gli altri siamo noi” da Marigliano, accompagnati da Fedele, Rosita ed altri educatori, il giorno 16 si è presentato un gruppo con Fratel Enrico Muller di Casarcobaleno, mentre Ciro, Dada , Joseph, Imma ed io eravamo intenti alla cura del Giardino. Il gruppo era costituito dai giovani del Servizio civile di Occhi Aperti, giovani (soprattutto ragazze) e insegnanti de il Liceo La Rochefouculd-La Salle di Parigi grazie a SEMIL (Service éducatif des Miissions Internationales Lasalliennes).
Dopo la presentazione del Giardino e del Progetto Pangea da parte di Ciro, con la traduzione simultanea di Enrico, abbiamo subito organizzato il lavoro . Innaffiamento, pulizia dei viali e diserbo , ma soprattutto ci siamo dedicati al completamento del ripristino del murale “ PANGEA- Simme tutt’uno”.
Sabato 17 la Comunità del Cassano si è data appuntamento al Giardino per incontrarsi attorno all’Albero del Rosario (Melia azedarach), dedicato a Rosario Sanges che ci ha lasciato un mese fa. Si sono succedute intense testimonianze che hanno tratteggiato una figura meravigliosa, ai più sconosciuta, che il nipote Marco ha voluto paragonare al granello di senape della famosa parabola evangelica. Il seme più piccolo in natura per simboleggiare la sua profonda umiltà che dà origine a una grande pianta, riparo degli uccelli, come la “generosità esagerata “ di Rosario, completamente al servizio degli altri.
Ci è parso di capire che le ragazze siano state interessate dal racconto del Progetto Pangea e, comunque, hanno dato un grosso contributo, malgrado il caldo. Abbiamo acquisito così altre testimonial in terra di Francia.
Oggi 19 luglio Dada è partito, dopo due anni, per il Mali e rimarrà in famiglia fino al 20 Settembre. Gli auguriamo un periodo di riposo e che possa godere dell’affetto della famiglia, in particolare della piccola Animata che stenta a riconoscerlo. E’ partito con un carico di giocattoli per i suoi figli, ma anche per gli otto nipoti.
Ovviamente l’assenza di Dada che, attualmente, insieme a Ciro è il principale curatore del Giardino pone qualche problema e perciò ci rivolgiamo a tutti un invito a non lesinare un po’ di tempo al servizio del Progetto.
In questi giorni proverò a contattare Francesco Folletti del KAKI TREE EUROPE per avviare la procedura per far arrivare a Scampia il Kaki di Nagasaki.
Potrebbe essere un altro momento importante per qualificare ulteriormente il nostro Giardino.
In questi mesi Martina è impegnata nella scrittura dell’opuscolo che riguarda il Progetto Pangea, contenuti e storia; Aldo, Egidio e Lello nell’opuscolo che presenta il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza con le schede descrittive delle piante delle sei aiuole; Fedele nell’opuscolo che presenta i personaggi della nonviolenza dei 5 continenti e la descrizione del murale di Largo Battaglia. Ciro, nel frattempo, sta organizzando il lavoro per la costruzione della struttura che rappresenta il “Cerchio dei popoli”, cercando di coinvolgere il “gruppo zoone” de la Gatta blu.
Buone vacanze per chi è fuori e buona permanenza per chi resta.
Aldo
Lettera invito per 6 incontri su zoom sulla “Laudato Si’”
Nell’ambito del Progetto Pangea che quest’anno ha assunto la denominazione “Scampia, per una Comunità Laudato Si’”, tra le varie azioni indicate, abbiamo previsto una serie di incontri on line su “LAUDATO SI’: L’ecologia integrale per un nuovo umanesimo” rivolti a docenti, volontari e cittadini. Abbiamo affidato la conduzione degli incontri alla Comunità del Cassano e al Circolo la Gru. La questione ambientale e, in particolare, l’emergenza climatica, trascurata nell’agenda politica dei partiti, alcuni dei quali mostrano diffidenza, se non un atteggiamento negazionista, in questo periodo, è stata completamente soppiantata dalla preoccupazione per la pandemia da coronavirus, con la sua notevole ricaduta in ambito sanitario ed economico. In realtà c’è un forte legame tra l’origine delle pandemie e la perdita di natura e l’aggressività dell’uomo nei confronti degli ecosistemi. Telmo Pievani, eminente biologo evoluzionista, ha dichiarato “le pandemie sono un capitolo della crisi ambientale” ed ha ammonito :” La prossima volta che in televisione vedrete la scena di una foresta abbattuta dai bulldozer, pensate al Covid-19 e a quanto vi ha fatto soffrire”. Papa Francesco, sia per i credenti che i non credenti, rappresenta il leader internazionale più autorevole che richiama l’umanità a prendersi cura della “casa comune” e a proporre “l’ecologia integrata” con l’enciclica “LaudatoSi’” e a ribadire questi concetti, a partire da una prospettiva diversa, con la più recente enciclica “Fratelli tutti”. Abbiamo accolto con piacere l’invito di Papa Francesco a riflettere, in quest’anno, sulle tematiche proposte dalla sua enciclica, perché rientrano nella nostra visione culturale e nell’impostazione che abbiamo dato al progetto, sin dal suo inizio. Abbiamo perciò organizzato questi incontri on line, anche con la speranza che queste riflessioni possano essere rilanciate nelle scuole e, in generale, nell’ambito della società civile. E lo dobbiamo fare perché non c’è più tempo. Note Tecniche Gli incontri si terranno dalle ore 17,30 alle ore 19,00 dei giorni 27/2 13 e 27/3 10 2 24/4 8/5 Chi intende partecipare deve farne richiesta inviando un’email all’indirizzo cassanolaudatosi@libero.it avente per oggetto “VOGLIO PARTECIPARE – Cognome e nome”. Indicare nell’email gruppo/istituzione di riferimento e recapito telefonico. Le richieste devono pervenire entro il 15 febbraio 2021. Entro il 22 febbraio 2021 agli ammessi alla partecipazione (limite massimo 100 partecipanti) sarà comunicato via e.mail il link di ZOOM. Per consentire una partecipazione più ampia, data l’importanza degli argomenti, dei relatori invitati e delle esperienze che saranno presentate, abbiamo ritenuto utile aprire una pagina facebook www.facebook.com/cdbcassanolaudatosi che consentirà di seguire gli incontri in diretta. Per i relatori e i testimoni delle esperienze possono condividere, eventuali foto, schemi e video su ZOOM durante il loro intervento, ma se preferiscono possono anche inviarli, non oltre il mercoledì precedente la data dell’incontro, a cassanolaudatosi@libero.it. Ai partecipanti sarà inviato con un allegato un fascicolo contenente riflessioni e commenti sui sei capitoli dell’enciclica prodotti dalla Comunità durante gli incontri realizzati l’estate scorsa. Distinti saluti Aldo Bifulco
Comunità cristiana di base del Cassano di Napoli e Circolo “La Gru” 6 incontri su Zoom ore 17,30 sulla “Laudato si”
LAUDATO SI’: l’ecologia integrale per un nuovo umanesimo1) L’emergenza climatica: la questione dell’acqua. Sabato 27-02-2021
Relatore: Alex Zanotelli – Missionario Comboniano Moderatore: Corrado Maffia Esperienze: – Martina Pignataro (Il Carnevale del Gridas) – Anna Maffia (I.C.Savio-Alfieri) – Lino Chimenti (Gruppo Taizè) – Antonio Riccio (Circolo la Gru)
2) Soggiogare la Terra o coltivare e custodire la Terra. Sabato 13-03-2021
Relatrice: Maria Soave Buscemi – Biblista – Missionaria laica in terra Amazzonica Moderatore: Cristofaro Palomba Esperienze: – Patrizia Palumbo (Dream team.Donne in rete – L’aiuola dell’accoglienza) – Dina Mascolo (Ist.Tec. Prof. “Gallo” di Aversa) – Rosario d’Angelo e Ciro Calabrese (Circolo la Gru) – Rete Pangea (Murale di Via F.lli Cervi)
3) Il paradigma tecnocratico: ritrovare il senso del limite e cambiare gli stili di vita. Sabato 27-03-2021
Relatore: Pio Russo Kraus – Ass. Marco Mascagna Moderatore: Nicola Vetrano Esperienze: – Spot rifiuti Liceo Brunelleschi (Aldo Bifulco) – Carmen Minucci (Stazione Zoologica “Anton Dohrn”) – Raffaele del Mondo (Liceo Sc.-Linguistico “De Carlo” di Giugliano) – Livio Miccoli (Assoc. Claudio Miccoli)
4) Ecologia integrale ed ecologia nella vita quotidiana. Sabato 10-04-2021
5) Politica ed economia di fronte al grido dei poveri e il grido della Terra. Sabato 24-04-2021
Relatore: Renato Briganti – Docente di Diritto costituzionale al Dipartimento di Economia Un. Federico II Moderatore: Gennaro Sanges Esperienze: –
– Egidio Addeo (Circolo la Gru) – Rosario La Rossa (Scugnizzeria- Marotta&Cafiero) – Barbara Pierro (Chikù) – Chiara Ciccarelli (Mammut)
6) Educazione ambientale: il ruolo dei diversi soggetti, ma in particolare della scuola e dell’associazionismo. Sabato 08-05-2021
Relatore:Fedele Salvatore – Doc. Ist. Attilio Romanò Moderatrice: Rosa Bianco Esperienze: – Davide Petrone (I.C. Salvo d’Acquisto-Miano) – Maria Esposito (I.C. Sandro Pertini 87 –Don Guanella Napoli) – Patrizia Auletta (I.C. Sandro Pertini 87 – Don Guanella Napoli) – Maria Del Vecchio (Ist.Vittorio Veneto) – Pina Pelella (L’aiuola Isola di Arturo)
8 FEBBRAIO 2021
“Una rosa non ha bisogno di predicare. Si limita a diffondere il proprio profumo” M.K.Gandhi
In qualche modo questa frase stupenda interpreta lo stile del Progetto Pangea che non rincorre i media e i momenti celebrativi, eppure riesce a raggiungere luoghi e persone anche lontani. Mi ha appena telefonato Fabio della Ratta, il muralista dei personaggi della nonviolenza di largo Battaglia, da Cerreto Sannita, che mi ha detto di essere amico del nuovo vescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia, e gli ha parlato del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” e pensa di creare un contatto. E, qualche giorno fa, mi ha contattato da Brescia, Francesco Foletto, responsabile del “Progetto Kaki” che ci ha invitato a raccontare la nostra esperienza lunedi 8 febbraio in un incontro on line della sua Associazione.
Giovedì 4 febbraio con Ciro, Dada ed alcuni giovani che stanno partecipando ad un corso di formazione sul giardinaggio, con la Coop.L’Uomo e il legno, abbiamo arricchito il giardino di nuove piante e sostituito alcune piante danneggiate. Quattro pittospori, due poligala myrtifolia e una strelitza nell’aiuola africana, un gingko biloba e un pyracanta nell’aiuola asiatica, un corbezzolo nell’area mediterranea e un ontano napoletano nell’aiuola europea. Quest’ultima pianta è stata dedicata a Luigi Bucci, marito della nostra amica e collaboratrice Carla Mangione. Ma chi era Luigi?
Luigi Bucci (per tutti Gigi) è nato a Teano il 7 Aprile del 1954, obiettore di coscienza, è stato una presenza attiva nella LOC (Lega obiettori di coscienza) napoletana per diversi anni. Dopo il servizio civile, svolto presso la Casa dello scugnizzo, è rimasto a lavorare con Mario Borrelli sino al 1982.
Ha lavorato come assistente sociale nel SERT del Rione Sanità
Attivo nella CGIL, in seguito, insieme ad altri colleghi napoletani crea il sindacato di categoria SUNAS
Si batte per l’istituzione dell’Ordine degli Assistenti Sociali e per l’istituzione del corso di laurea in Scienze Sociali.
Muore un sabato mattina del gennaio 2011, mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali sotto casa.
Il giorno 5 febbraio, siamo davanti all’Arci Scampia, per inserire in una piccola aiuola un falso pepe (Schinus molle) piuttosto alto che dev’essere opportunamente supportato da tre pali di legno.
Questa operazione, insieme ad una accurata pulizia dell’area, viene effettuata con la solita solerzia da Dada e Joseph.
Questo è uno dei punti presenti nel Progetto 2021 che abbiamo denominato Scampia, (per) una Comunità Laudato Si’ (allegato) ma rappresenta anche un contributo al miglioramento del pezzo di strada dell’arteria Via F.lli Cervi, altro obiettivo che ci siamo posti come rete Pangea.
Nei prossimi giorni riceverete il programma, molto interessante, di un ciclo di incontri on line, in cui siamo tutti coinvolti e perciò vi chiedo di seguire le note tecniche per poter partecipare.
Un’altra nuvola di profumo che parte da Scampia.
Aldo
SCAMPIA, (per) una Comunità Laudato Si’
L’abbiamo attesa, quasi preannunciata, l’Enciclica Laudato Si’, con quella lettera del Circolo la Gru a Papa Francesco, in occasione della sua visita a Scampia, il 21 marzo 2015
In questo quartiere della periferia Nord di Napoli, si è vissuta da tempo, secondo una logica ancora in parte frammentaria, un’ecologia in grado di coniugare la passione per la natura e l’amore sociale. Ci voleva, però, Papa Francesco – con la mirabile formula sintetica dell’ecologia integrale – a darle autorevolezza e ampiezza universale, facendola varcare i confini degli specialisti e rendendola patrimonio dei popoli.
Oltre all’attenzione diffusa per questa tematica, Scampia si caratterizza per l’impegno rivolto a mettere insieme pezzi del volontariato locale, in modo da affrontare, dal basso e unitariamente, la complessa situazione del quartiere e tentare, anche se parzialmente, di rendere più sostenibili alcuni aspetti della sua realtà.
Nel tempo si sono succeduti ‘coordinamenti’, ‘comitati’, ‘reti: l’ultima creazione, in ordine di tempo, è la rete Pangea, un’aggregazione di molte associazioni di volontariato e gruppi culturali e della maggior parte delle scuole di ogni ordine e grado del quartiere, con la finalità di avviare un percorso di formazione alla nonviolenza e la bonifica di alcuni spazi del territorio.
Il termine Pangea – il supercontinente che 200 milioni di anni fa vedeva i continenti incastrati in un solo pezzo, prima di andare alla deriva – è stato scelto per rappresentare simbolicamente la necessità dell’unione nell’intraprendere un progetto tanto ambizioso. Per evitare atteggiamenti eccessivamente enfatici e non rispettosi della verità, dobbiamo dire che si tratta, tuttavia, ancora di una minoranza del popolo di Scampia e che non mancano realtà associative che continuano la loro opera, peraltro meritevole, in modo isolato, disancorate da una cooperazione strutturale e continua. In ogni caso abbiamo fiducia nella contagiosità dell’esperienza e siamo certi che le vibrazioni ripetute possano scuotere rigidità e resistenze.
All’interno della rete Pangea si è determinato un clima relazionale, un mutuo aiuto, una reciprocità nel vivere gli aspetti specifici di ogni realtà, così particolare che va oltre l’appartenenza funzionale. Pertanto, non ci pare improprio, utilizzare il termine comunità, con tutta la sua pregnanza, per identificare il modo d’essere di questa realtà in costante divenire.
“Nella primavera del 2017, in concomitanza con il secondo anniversario dell’uscita dell’Enciclica Laudato Si’, una parte del movimento Slow Food e della diocesi di Rieti, insieme a cittadini delle più diverse estrazioni e appartenenze sentiva il bisogno di attivarsi per provare a realizzare nel quotidiano il messaggio trasformativo dell’ecologia integrale, nucleo profondo dell’Enciclica stessa[1]”…
”Nascono così le Comunità Laudato Si’, che oggi si stanno diffondendo lentamente in tutta l’Italia e all’estero, senza fare notizia e senza clamore ma realizzando iniziative civiche, coinvolgendo i propri territori in riflessioni e azioni positive e propositive per custodire la nostra casa comune. Aggregazioni libere, non gerarchiche, non confessionali e non partitiche [2]”
Queste caratteristiche mi sembrano piuttosto simili a quelle della rete Pangea; l’unica differenza sta che, nel nostro caso, più che aggregazione di singoli, si tratta di aggregazione di gruppi, quasi a configurare una ‘comunità di comunità’.
Per rispondere all’invito di Papa Francesco, a cinque anni dall’uscita dell’Enciclica, a riflettere sui temi da essa proposti e a porre in essere azioni conseguenti, abbiamo pensato di concordare il programma del Progetto Pangea per il 2020/21, seguendo la strada indicata dal Pontefice.
Ecco perché abbiamo deciso di denominare il progetto: “Scampia, (per) una Comunità Laudato Si’.
Esso, come è nostro costume, si dovrebbe articolare in due filoni: da un lato, quello culturale, dall’altro, quello pratico.
Aspetto culturale
Il perdurare della pandemia da Covid 19 ci costringerà ad utilizzare metodologie particolari, fino a quando, si spera, non sarà superata la fase critica. Senza contare che anche questa pandemia è frutto di un approccio sbagliato con l’ambiente e la natura, avendo l’uomo distrutto un terzo della biodiversità terrestre, impoverendo gli ecosistemi e obbligando alcuni animali portatori di virus a spostarsi e venire a contatto con gli esseri umani, oltre ad altri motivi legati sempre alla mancanza di rispetto delle condizioni di vita degli animali.
In sintesi, il filone culturale del progetto potrebbe articolarsi nei seguenti momenti:
– La comunità di base del Cassano per tutta l’estate ha riflettuto sui singoli capitoli dell’enciclica, producendo un fascicolo che raccoglie i diversi commenti e che è a disposizione di quanti ne facessero richiesta.
– Il gruppo di Taizè di Scampia, da settembre, ha deciso di caratterizzare i ‘momenti di spiritualità ecumenica’ presso la Casarcobaleno, meditando sulla Laudato Si’. I testi delle preghiere mensili verranno raccolti in un fascicolo finale.
– Il caffè letterario di Scampia può inserire nella sua programmazione annuale l’enciclica ee qualche altro testo inerente alle tematiche ecologiche.
– Il cineforum del Gridas può inserire nella sua programmazione video e film che trattino tematiche ambientali e sociali.
– Corso di formazione per 100 iscritti appartenenti alle scuole e alle associazioni della rete Pangea su alcuni temi specifici tratti dai capitoli dell’enciclica. Gli incontri – da tenersi anche con la presenza eventuale di esperti, utilizzando la piattaforma Zoom – saranno organizzati dalla Comunità del Cassano. Tale attività di formazione ha la finalità di fornire strumenti adeguati ai docenti delle scuole partecipanti, in modo che essi, a loro volta, possano dar vita ad iniziative didattiche e culturali rivolte agli studenti e, magari, anche ai loro genitori. Azioni del genere potrebbero essere anche messe in campo dalle diverse realtà associative del territorio per i loro membri e l’intorno di riferimento.
Aspetto pratico
E’ da tempo che le nostre azioni concrete vengono rivolte al verde del quartiere, una delle poche risorse che potrebbe conferirgli non solo una migliore qualità della vita, ma anche un profilo estetico più accattivante. Il nostro impegno nella bonifica di spazi pubblici, di aiuole tematiche e nella creazione di giardini sta caratterizzando l’evoluzione positiva del territorio e sta suscitando interesse sia in ambito cittadino che in altri contesti nazionali, motivando gruppi provenienti da altre città d’Italia, ed anche nel settore della ricerca specialistica e universitaria.
In sintesi, il filone pratico del progetto potrebbe articolarsi nei seguenti aspetti:
– L’aiuola dell’Accoglienza creata questa estate dall’Assoc. Dream Team. Donne in rete e dal gruppo locale di Libera.
– Completamento della piantumazione delle aiuole del ‘Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza’ da parte delle Associazioni aderenti alla Rete Pangea.
– Ristrutturazione della ‘Striscia della Bibbia’ nell’area antistante la Rettoria dei Gesuiti da parte del Gruppo Agesci Na 14.
– Sistemazione dall’aiuola delle ‘Grandi Religioni’ all’interno della struttura del Centro Hurtado, da parte dell’Assoc. AqUAS.
– Realizzazione su uno spazio di verde pubblico da bonificare (in V.le della Resistenza, confinante col Parco Fiorito) della prima Aiuola Laudato Si’, prendendo spunto dal Cantico delle Creature di S. Francesco. La progettazione a cura del Circolo la Gru e del Laboratorio L’uomo e il legno. Si pensa di coinvolgere nella realizzazione alcune realtà presenti in zona, Centro Hurtado, Kiku, il Circolo E.Morante, i cittadini del Parco Fiorito.
Bisognerà coinvolgere anche le Istituzioni locali e cittadine per poter, eventualmente, attuare qualche intervento di tipo strutturale, perché si tratta di spazio pubblico,
Ci piacerebbe inaugurare questa aiuola con la presenza del nuovo Vescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia.
Con questo progetto intendiamo ‘praticare la comunità’ e inserire un altro tassello nella trasformazione di un territorio in direzione di un modello di convivenza civile e pacifica.
“Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la SCUOLA a lungo andare è più importante del Parlamento, della Magistratura e della Corte costituzionale” Piero Calamandrei.
Ci rendiamo conto del momento di grande difficoltà che la scuola, e il paese tutto, sta vivendo in questo delicato tempo della nostra storia. Ovviamente non vogliamo complicare ulteriormente il vostro compito, ma far sentire la nostra vicinanza e fornirvi alcuni elementi che potreste accogliere per il vostro lavoro. Preferiamo rivolgerci ai nostri interlocutori privilegiati, tralasciando per ora il contatto diretto con i D.S., a meno che voi non ci facciate intendere che è invece opportuno il contrario.
Intanto voglio condividere con voi la lettera di Eraldo Affinati pubblicata sulla rivista storica della nonviolenza “Quale vita”.
“Cara professoressa/professore, insegnare potrebbe essere il mestiere più bello del mondo.
Bisogna stare attenti a non farlo diventare un piccolo inferno. Dipende solo da noi.
Forse lo spunto più interessante che ci ha lasciato don Lorenzo Milani, al di là di tutte le strumentalizzazioni e gli equivoci, è stato proprio questo: la scuola, quando è vera, corrisponde all’intensificazione della vita; non dovrebbe mai essere separata dall’esistenza.
Non devi mai accontentarti. Oggi più che mai bisogna ripristinare le gerarchie dei valori che sembrano azzerate dalla rivoluzione digitale. E’ la tipica illusione ottica prodotta dalla civiltà del clic sulla tastiera . L’informazione rappresenta solo una condizione preliminare. Non esistono scorciatoie conoscitive. Per assimilare la tradizione occorrono applicazione, fatica, rigore e costanza. Ognuno ha le sue forme e i suoi tempi di apprendimento, ma tu devi portare tutti alla meta. Oggi chi insegna è molto più solo di quanto non fosse don Milani a Barbiana.
Ecco perché diventa importante coinvolgere le famiglie (tasto dolente), i colleghi, il dirigente, i territori. La professoressa può essere intraprendente e carismatica, ma ha bisogno di appoggio”.
Ed è questo l’intento del progetto Pangea. Se ritenete utile mantenere i contenuti tralasciati nello scorso anno (la presentazione dei personaggi consueti ed i racconti dal libro di Rosario per le scuole primarie e secondarie di primo grado e la riflessione sulle figure di Don Peppe Diana e Angelo Vassallo) noi, per quanto possibile e nelle modalità più consone al momento, siamo disponibili.
Abbiamo in cantiere alcune ipotesi di lavoro che potrebbero essere utili ad alcune scuole.
Le scuole che si trovano su Via F.lli Cervi (il Circolo Montale e la succursale della Sandro Pertini) avranno notato la novità del ripristino (noi preferiamo “disvelamento”) del murale di Felice Pignataro che risale al 1985. Si tratta di un lavoro lungo e complesso, ma già si intravede qualcosa di significativo. Questa operazione si inserisce in quel progetto, nato prima del covid, di recuperare alla vivibilità e alla bellezza il tratto di strada di Via F.lli Cervi coinvolgendo associazioni, scuole e cittadinanza che orbitano in quella zona. Nostro ulteriore desiderio è quello di intensificare il corridoio delle farfalle in questa strada.
Sarebbe bello (!!!) che le scuole del territorio potessero, magari con l’aiuto di qualche associazione con cui sono in contatto, coprire il muretto che delimita le scuole con i colori di un semplice murale che rappresenti, per es. gli animali che vivono nel terreno, la varietà delle farfalle, la metamorfosi ecc. E chissà che un giorno non si possano ridipingere le inferriate che sovrastano il muretto.
In ogni caso questa esperienza fornisce alcune opportunità didattiche: a) far conoscere ai ragazzi la figura di Felice Pignataro b) spiegare i contenuti del murale…le pagine di un libro scolastico….c) presentare la storia dei F.lli Cervi.
Questo è l’anno che Papa Francesco ha dedicato alla riflessione sull’enciclica “Laudato Si’”. L’importanza dei temi contenuti in essa non possono essere trascurati in una scuola che vuol vivere il proprio tempo e, d’altronde, sono fondamentali per il futuro delle generazioni ad essa affidate. Se ci riusciamo, con modalità che dobbiamo individuare, vorremmo organizzare un corso di formazione con un incontro mensile, uno per ogni capitolo della Laudato Sì’ da offrire ai rappresentanti delle scuole e delle associazioni del territorio. La Comunità del Cassano che ha riflettuto per tutta l’estate sui temi dell’enciclica ha raccolto alcuni contributi in un fascicolo che si può richiedere via mail a Cristofaro Palomba (crispalomba@hotmail.com). E con le realtà che orbitano in V.le della Resistenza, in prossimità della Municipalità, (Kiku, Coop.L’uomo e il Legno, Centro Hurtado, Circolo Montale e Parco Fiorito) realizzare “l’aiuola della Laudato Si’”. Intanto abbiamo chiesto ad alcune realtà che operano sul territorio, Il Caffè letterario, Il Cineforum del Gridas, il Gruppo Taizè, nei loro incontri di preghiera, di tener conto nelle loro programmazioni dei contenuti che emergono dall’enciclica.
In tutto il paese, ma credo che anche fuori, stanno sorgendo le cosiddette “Comunità “Laudato Si’”, e credo che con questa articolazione e queste sinergie potremmo dire che Scampia , sia nel suo complesso, “UNA COMUNITA’ Laudato Sì”allargata.
Vogliamo, infine, informarvi che il Progetto Pangea, con il titolo, “Il Cerchio dei popoli”, è stato selezionato dalla Chiesa Valdese che finanzierà alcune proposte presenti nel Progetto. Tra queste c’è la pubblicazione di tre opuscoli che serviranno a raccogliere la storia di questo Progetto e a farlo conoscere in ambiti che non si sono ancora avvicinati. I tre opuscoli dovrebbero riguardare a) Contenuti e storia del Progetto Pangea in questi anni b) i personaggi della nonviolenza dei vari continenti e la sintetica presentazione di quelli che abbiamo scelto per la nostra mostra e il murale di Largo Battaglia c) Il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza con le schede delle piante inserite nelle sei aiuole, con la loro descrizione e modalità di cura.
Sarebbe auspicabile la scrittura di una paginetta che racconti il vostro rapporto con il Progetto Pangea.
Un abbraccio forte e buon anno scolastico
Aldo Bifulco a nome dell’intera rete
Dopo 35 anni si “disvela” l’opera di Felice
Pubblicato il
Parte il recupero dell’opera di Felice Pignataro in via fratelli Cervi sotto la guida del ritrattista Gaetano Picillo e degli amici di una volta di Felice
Pennello in mano, saldo. Con attenzione come se fosse un lavoro su commissione colorano accuratamente: ricalcano gli sbiaditi contorni definiti nel 1985 da Felice Pignataro – storico artista del quartiere – sul muro che costeggia una vecchia scuola, che adesso è una delle sedi dell’ASIA.
Ma perché, da dove nasceva l’idea di quest’opera? L’obiettivo era di dare vivacità al grigio spento che tanto stonava all’uscita di scuola dei bambini e che dopo tanti anni si pensava di lasciare così, farlo svanire con i tratti di Felice, lasciarlo nei ricordi. Perché il GRIDAS dopo Felice aveva le idee ben chiare: nessuno di loro avrebbe avuto la sensibilità e le capacità dell’autore originale e quindi nessun più murales.
Ma la scuola in via fratelli Cervi c’è ancora, stavolta di fronte, e gli spazi lasciati vuoti, incurati, negli anni si vanno riempiendo di slogan calcistici e non a caratteri cubitali. Poco a che fare con le chiacchiere e le risate delle medie ed elementari: quest’estate allora la rete Pangea di Scampia si è rimboccata le maniche per “disvelare” il lunghissimo murale che nei tardi pomeriggi estivi sarà messo a nuovo da un gruppo di volontari, che poi proteggeranno il tutto con una vernice trasparente. Alcuni gli stessi del 1985 che affiancarono Felice solo con qualche anno di esperienza (e capello bianco) in più.
Ma in realtà l’obiettivo va ben oltre: il murales sarà parte di un idea di come rivalutare l’intera “via fratelli Cervi”, dove i volontari ella rete Pangea hanno l’obiettivo di coinvolgere scolaresche, associazioni e cittadini con interventi di recupero avendo in mente i creare un “corridoio delle farfalle”, rivalutando il verde della strada e perché no, suggerire ai residenti di farlo anche sul proprio balcone.
Ma non solo da Scampia. Dalla Romagna qualcuno è arrivato a conoscere il nome della via dedicata ai propri conterranei, i sette fratelli Cervi: partigiani della seconda guerra mondiale che hanno perso tutti la vita per la liberazione del paese dei quali in pochi i conoscono la storia e una realtà di Castel Maggiore, dalla provincia di Bologna, darà il suo contributo.
Spicconare, rifare lo sfondo, rimuovere i rami dei rovi che coprivano il muro è stato faticoso. I volontari pensavano di risolvere il tutto in poco tempo ma ci vorrà tutto Agosto e non solo al ritrattista Gaetano Picillo sotto la cui guida, o per meglio dire sotto l’ispirazione delle fotografie originali dei disegni, il gruppo di volontari dovrà prima ridelineare e poi colorare ciò che Felice Pignataro aveva immaginato come un grande libro aperto dove la chimica, lo sport, la letteratura e la fantasia si svelavano davanti agli occhi degli scolari. L’obiettivo è quello di essere più fedeli possibili all’originale, anche se -inevitabilmente – il tratto di Gaetano lascerà la sua impronta.
E mentre si colora e si dipinge tra qualche auto che scorrazza troppo velocemente alle loro spalle, facendoli sussultare di tanto in tanto, qualcun’ altra si ferma: “Quanti ricordi questo murales, quanti anni…che emozione!”. E c’è chi si offre di dare una mano, o quanto meno lasciando la promessa di farlo, correndo indietro con i ricordi nel tempo quando attorno allo storico muralista di Scampia erano decine i ragazzi che nelle giornate estive si davano il cambio affiancando Felice al murale. Era un divertimento, un svago e lo sarà anche questa volta tornare a colorare giraffe, bruchi giganti e faccioni di allegorie carnevalesche di cui Felice era innamorato.
Questo è un anno scolastico molto particolare, il suono della campanella si è fermato il 5 marzo e da quel giorno tutti noi ci siamo ritrovati ad affrontare un nemico invisibile. I bambini costretti a restare a casa hanno sperimentato un nuovo modo di studiare “Didattica a distanza”. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta e siamo riusciti, con l’ausilio della tecnologia ad andare avanti e completare anche alcuni progetti tra i quali il “Progetto Pangea” che ha visto i bambini impegnati in un percorso di educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile. I bambini delle classi quinte A e B ad inizio anno scolastico hanno iniziato con un percorso per identificare quei ‘muri’ (reali o metaforici) che impediscono di veder rispettati i diritti e per sensibilizzare sulle questioni legate all’accoglienza.
I bambini si sono confrontati sulla tematica del viaggio come fenomeno storico ed hanno approfondito il fenomeno migratorio, attraverso l’incontro con Dada che ha raccontato la storia del suo lungo “viaggio”. E’ seguito l’incontro con Mirella Pignataro durante il quale i bambini hanno potuto approfondire la significativa tematica del lavoro minorile dopo aver visualizzato il film che racconta la vita di Iqbal, e nel mese di gennaio con Patrizia Palumbo che ha raccontato la storia di Malala e approfondito la questione femminile e l’importanza dello studio. Nel corso di questi incontri gli alunni hanno mostrato curiosità e ed hanno partecipato con interesse, manifestando la loro gratitudine in maniera affettuosa. Grazie alla didattica a distanza siamo riusciti a concludere il progetto Pangea ospitando in una video lezione il prof. Aldo Bifulco a fine aprile, con lui i bambini si sono confrontati ed approfondito la figura di Sadako dopo aver visto il film che ne racconta la storia, e quindi affrontato la tematica delle armi e della guerra. Gli alunni hanno realizzato gru di carta (origami) colorate con messaggi di pace. Il progetto in questi anni ha visto anche gli alunni impegnati concretamente nella cura del giardino della scuola dove sono state create le aiuole delle aromatiche dove sono presenti: rosmarino, alloro salvia, lavanda, timo, menta, erba cipollina e le aiuola dei cinque continenti dove sono state piantate Grevillea, Agapanthus africana, olivo, acca sellowiana e buddleja in rappresentanza di ogni continente. Ma nel grande giardino è stato inserito anche un melograno e un ginkgo biloba e una Lagerstroemia, un Mandorlo e una bellissima Camelia. Inoltre ad inizio di anno scolastico ci è stato comunicato che è stata accolta la nostra richiesta a partecipare al Kaki Tree Project- La rinascita del tempo, progetto artistico attraverso il quale si apprende l’importanza della pace e della vita, allevando una pianticella di “seconda generazione” dell’albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico. Le due pianticelle richieste sarebbero dovute arrivare dal Giappone in primi di dicembre e sarebbero tornate al mittente se non ci fosse stato l’intervento del referente del Kaki Tree Project Europa che è riuscito ad individuarle a Malpensa. I Kaki sono arrivati a gennaio e avremmo dovuto piantumarli ad inizio aprile con una importante cerimonia, ma l’emergenza sanitaria e la chiusura della scuola ce lo hanno impedito. Sono state messe a dimora nel giardino della scuola in attesa della cerimonia che speriamo di organizzare ad inizio anno scolastico. Intanto a fine aprile è stato organizzato un Meeting a distanza al quale hanno partecipato referenti di associazioni, comuni e scuole che hanno aderito al progetto. In collegamento dal Giappone anche l’artista Tatsuo Miyajima che ha dato avvio al progetto mostrando le piccole piantine di kaki sopravvissute in una sua mostra d’arte. Uno dei prossimi obiettivi del progetto sarà creare boschi delle piante sopravvissute al bombardamento atomico che sono circa 130. Gli alunni delle classi 5 A e B e le loro docenti ringraziano Mirella Pignataro, Patrizia Palumbo e Aldo Bifulco per la passione e la disponibilità che hanno sempre dimostrato nel corso di questo lungo viaggio.
REPORT prima e dopo Carnevale 2020
“A volte la nostra vita diventa un arido e faticoso DESERTO da attraversare ma se riusciamo a tenere fissa la meta e a camminare insieme ad altri anche nel deserto si aprirà una strada davanti a noi. Ecco le OASI!” Enzo Bianchi
Questo è il tempo in cui a Scampia si realizza la manifestazione più rappresentativa della sua storia: il Carnevale del Gridas. Quest’anno è stata veramente imponente per la grande partecipazione di gruppi provenienti da tutta l’Italia e oltre (Stati Uniti, Germania, Svizzera e mi pare Francia), per i colori, la musica e per il tema molto attuale e coinvolgente: “La riscossa dei pappici-ovverossia- Tutti insieme chè non c’è più tempo!” Con un chiaro riferimento all’emergenza climatica e con la necessità di non fare troppo affidamento sui “grandi della Terra”, ma piuttosto pensare e sperare che tutti i piccoli, dal basso, capiscano che la strategia vincente è la connessione, che l’imperativo categorico è quello dell’unione. Temi molto cari alla rete Pangea. E il Carnevale si è chiuso al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, in Largo Battaglia, dove, mentre le murge spendevano le ultime inesauribili energie in una frenetica danza, alcuni di noi mettevano a dimora nell’aiuola dell’Asìa, vandalizzata, due melograni, una camelia, un’albizia, una lagestroemia ed un ciliegio. Lo striscione dell’Assoc.Dream Team. Donne in rete “ …E NOI LE RIPIANTEREMO!” mostrava con chiarezza la nostra volontà di resistenza.
Ma prima di domenica 23 febbraio ci sono stati altri momenti significativi del nostro percorso.
Il 30 Gennaio partecipiamo all’inaugurazione della scultura dal titolo “LA RESA”, installata sulle terrazze di Chikù, che il “Gruppo zoone del Centro Diurno “La Gatta blu” ha voluto donare alla comunità . Il titolo dell’opera è inteso come “restituzione, come dono, ma anche come rifiuto di accettare l’idea di essersi già in parte arresi a un sistema ingiusto e disfunzionale, all’interno del quale ci si muove come tasselli di un puzzle che non si completa mai….”.Il dibattito, molto interessante, si è articolato attorno alle parole chiave Ecologia, Spazio pubblico, Salute e Benessere e Comunità.
Il 4 Febbraio partecipiamo alla Giornata del dialogo per la Legalità in memoria di Attilio Romanò presso la scuola a lui intitolata. La parola chiave dell’incontro è RISPETTO declinata in tutte le articolazioni possibili. Un incontro denso con un notevole numero di interventi di persone autorevoli, dal procuratore generale presso la corte di appello di Napoli, Luigi Riello, al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, al presidente della Fondazione POLIS, Don Tonino Palmese…tanto per fare qualche nome. La manifestazione si è conclusa con la Fanfara del X Reggimento Carabinieri Campania e la piantumazione di due lavande, un alaterno, due buddleje, una ginestra, così da rinfoltire l’aiuola delle farfalle, già presente nell’Istituto.
Il 5 febbraio Olivia Caruso dell’Assoc. “Sentieri d’arte” incontra gli alunni delle V A e V B dell’87° Circolo per insegnare loro due danze corali in preparazione alla manifestazione per la piantumazione del Kachi di Nagasaki. Le due danze sono: Savila, Sabela, Loza, una danza balcanica che simula le movenze del pigiare l’uva con i piedi durante la vendemmia e Kamara, una danza greca. E’ stato un momento bello e…movimentato! Anche la danzaAnche la danza di gruppo con l’attenzione armonica agli altri che ti sono vicini rientra perfettamente nel percorso di educazione alla nonviolenza che è l’obiettivo specifico del Progetto Pangea.
11 Febbraio le stesse classi incontrano Patrizia Palumbo per il consueto incontro sulla figura di Malala. Ancora una volta l’incontro è stato caratterizzato da una partecipazione interessata dei ragazzi e da tanto calore umano. Ed alla fine sono stati rilasciati a Patrizia dei foglietti con frasi gentili ed affettuose.
12 Febbraio al Liceo Elsa Morante si è tenuto il !° Incontro del Progetto Pangea destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ed alle associazioni territoriali, per presentare la figura di Tani Latmiral, uno dei tre personaggi campani della nonviolenza scelti per quest’anno. Dalla “locandina”: MEMORIA, IMPEGNO, DISOBBEDIENZA CIVILE per
RESTARE UMANI. Intervengono Aldo Bifulco (Il Progetto Pangea, l’educazione alla nonviolenza e alla cittadinanza attiva); Pio Russo Krauss , dell’Assoc.Marco Mascagna (Tani Latmiral, un antieroe moderno); invece di Paolo Poti, bloccato a Torino, Pina Pelella ci ha parlato di Filippo Palieri e Salvatore Poti, eroi della disobbedienza civile. Gli studenti della VA, della VH e delle III G sono intervenuti leggendo brani sulla vita di Tani Latmiral, Filippo Palieri e Salvatore Poti. Oltre alle docenti del Liceo, Lia Polcari, Francesca Avitabile e Marina Sanseverino, sono presenti alcune classi e docenti dell’IST. Vittorio Veneto, gli alunni dell’IC “S.Pertini” accompagnati dalle docenti Mariarosaria Apuzzo e Maria Esposito e poi in rappresentanza dell’IC “Levi-Alpi” le docenti Maria Vajana e Silvia Romano ed ovviamente i rappresentanti delle diverse associazioni della rete Pangea.
Già sabato 22, anche per partecipare al Carnevale dietro il carro del gruppo “Dignità e Bellezza” dal titolo “Simme Tutt’uno/ Salvammo o’ Munno”, è approdato a Scampia un gruppo di Castel Maggiore (Bo) cosituito dagli studenti dell’IISS Jhon Maynard Keynes e i loro docenti, con la presenza della Sindaca Belinda Gottardi e l’Assessore alle Politiche sociali e legalità, Paolo Gurgone per porre le basi di un gemellaggio :Castel Maggiore (BO) –Scampia (NA). E lunedi, il giorno dopo il Carnevale, il gruppo assieme ai giovani di “Dignità e Bellezza”, accompagnati da Fedele Salvatore hanno attraversato il nostro territorio per un tour sociale, facendo tappa alla sede dell’’Assoc.Dream Team.Donne in rete e Presidio Libera, per raccogliere le testimonianze di Patrizia e delle donne presenti e incontrare il Presidente dell’VIII Municipalità e il vice presidente Salvatore Passaro per consolidare il rapporto e il percorso del gemellaggio. La visita si è conclusa in largo Battaglia dove Fedele ha potuto presentare il Progetto Pangea ed il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza.”.
Il calendario del mese di marzo è piuttosto nutrito, ma dobbiamo fare i conti con il coronavirus che potrà sconvolgere la sequenza degli eventi ma non a cancellarli!
Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
Siamo in fase di ricostruzione della rete Pangea, dopo cinque anni, di intensa e proficua attività, ben sapendo che un percorso di formazione alla nonviolenza e alla cura dei beni comuni debba avere una prospettiva di lungo periodo.
Chiediamo la conferma a entrare nella rete alle Associazioni già presenti, ma ci auguriamo che la rete possa espandersi, perché la nonviolenza non può essere circoscritta in ambiti ristretti.
Intanto vi preghiamo di riempire il modulo di “manifestazione d’interesse, (magari in carta intestata) con l’indicazione di un referente dell’associazione ed inviarlo a aldo.bifulco@virgilio.it e fedele.salvatore@virgilio.it
Chiediamo a quelle realtà che hanno contatti con le scuole del territorio a fornirci una collaborazione nell’avvicinare le scuole del territorio per l’adesione alla rete.
Ma noi ci ostiniamo a credere alle “favole” quando coincidono con le utopie o con i sogni.
E lo vogliamo fare anche se il momento storico genera parecchie preoccupazioni.
Nell’editoriale di Gennaio 2020 della rivista Scientific. American si parla di “Universi paralleli” nel senso che “C’è ancora chi si ostina a negare l’emergenza climatica e chi invece cerca soluzioni e corre ai ripari”. Ma sono proprio i governanti dei più grandi paesi del pianeta che, paradossalmente stanno soffrendo le conseguenze più devastanti del riscaldamento globale ad aver determinato il fallimento della Cop 25 che si è tenuta a Madrid. A ciò si aggiunge l’aria di guerra che spira da più parti.
Ovviamente noi abbiamo scelto “l’universo che ci convince” e perciò guardiamo con particolare simpatia i movimenti giovanili che stanno prendendo coscienza e che non hanno alcuna intenzione di farsi “rubare il futuro”.
Il 2019 si è concluso con la visita a Pangea, il giorno 26 dicembre, del Gruppo di capi reparto scout (CFM EG) provenienti da tutta l’Italia per un campo di formazione, accolti e guidati da Rosita e Fedele e il 30 dicembre del Gruppo Scout Gragnano 2 , mentre il 2020 si è aperto, il 3 gennaio, con l’arrivo dei giovani dell’Agesci Turi 1 (Bari). Sono stati incontri intensi, arricchenti, che legittimano le speranze che nutriamo nei confronti dei giovani che, dal confronto con realtà vive, vogliono trovare gli spunti per poter avviare processi di costruzione di un mondo sostenibile e solidale. E, malgrado, il freddo incalzante e il fastidioso vento hanno fornito il proprio contributo alla pulizia del giardino. Gragnano è parte della nostra regione, mentre abbiamo appreso che Turi, comune dell’altopiano delle Murge, è stato il paese in cui si è consumata la detenzione, nel periodo fascista, di Antonio Gramsci e Sandro Pertini. Come spesso ci accade questi incontri diventano un momento di scambio di conoscenza e di storie di vita. Mirella ha potuto parlare di Felice, nato a Mola di Bari, e del suo grande affetto per la Puglia, raccontando, episodi, aneddoti, storie, amicizie di forte impatto emotivo.
Durante le feste natalizie con Mirella e Nino, il pittore, abbiamo fatto un sopralluogo a Via F.lli Cervi per verificare le condizioni del muro e del murales di Felice che abbiamo intenzione di ripristinare, all’interno del progetto di recupero degli spazi e dei muri dell’intera strada, con l’intenzione di implementare le piantumazioni ed accrescere il “corridoio delle farfalle”. Confidiamo nella volontà delle associazioni, scuole e condomini che insistono su Via F.lli Cervi, per una fattiva collaborazione a questo interessante processo dal basso che potrebbe diventare un modello operativo da replicare in altri punti del quartiere e, magari, a livello cittadino.
Il 2020 rappresenta un anno di svolta del Progetto Pangea.
Per questo ci apprestiamo a contattare i soggetti della rete, associazioni e scuole, per una conferma a voler continuare questo percorso di formazione alla nonviolenza : dobbiamo pensare che la formazione alla nonviolenza deve essere estesa e diffusa alle generazioni che passano ed il lavoro di cura non può essere affidato e limitato all’entusiasmo del momento.
E ci auguriamo che altre realtà possano unirsi a noi in questo cammino.
E chiederemo di sottoscrivere la manifestazione d’interesse nei confronti del Progetto Pangea. A presto. Buon anno.
Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
REPORT NOVEMBRE – DICEMBRE 2019 DEL PROGERRO PANGEA
“L’entusiasmo è per la vita quello che il cibo è per la fame”. Bertrand Russel
Sfruttando gli sprazzi di tempo accettabile, ma anche brevi intervalli tra le piogge che hanno caratterizzato questo mese di Novembre, siamo riusciti ad arricchire questo tempo con tanti momenti interessanti e tante piantumazioni. Ci hanno guidato l’entusiasmo ed anche un po’ di coraggio. “Il TEMPO DEL CORAGGIO” questo è stato lo slogan che ha contraddistinto il Congresso nazionale della Legambiente che si è tenuto , nella splendida cornice di Pietrarsa, il 22-23-24 novembre, a cui Ciro ed io abbiamo partecipato. In quella sede abbiamo saputo della Menzione che è stata attribuita al “progetto Pangea” dalla Legambiente Nazionale come esperienza esemplare nell’ambito dell’Ecosistema Urbano. Il 5 Novembre abbiamo avviata la programmazione del Progetto Pangea con un incontro al Centro Hurtado. Erano presenti oltre al sottoscritto e Ciro Calabrese del Circolo “la Gru”, Mirella del Gridas, Giovanni, Gennaro e Mario de “la Gatta blu”, Patrizia di Dream Team-Donne in rete, Elose (Aquas) e Francesca Avitabile (Liceo “E. Morante”), Antonio (Arci Scampia), Rosita (Agesci Na 14), Fedele (ISS. “Attilio Romanò”), Maria Vajana (IC “Levi-Alpi”). Viene presentata e discussa la programmazione per l’anno 2019/20 (in allegato). L’indomani comincio il giro nelle scuole che non erano presenti per presentare il programma nelle sue linee generali e negli aspetti specifici riguardanti le singole realtà. Raccolgo la disponibilità ad impegnarsi anche per quest’anno, accettando le indicazione presenti nel programma arricchite, certamente, da alcune iniziative promosse da ogni singola scuola, frutto della propria creatività. Marinella, maestra, dell’ 87° Circolo ci fa arrivare la notizia, con sua e nostra grande gioia, che è arrivata la risposta positiva dal “Kaki Tree Project- La rinascita del tempo” di consegnare alla scuola “una pianticella di seconda generazione” ricavata dalla pianta madre di cachi che, miracolosamente, è sopravvissuta al bombardamento di Nagasaki nel 1945. La pianta proveniente dal Giappone sarà messa a dimora, con le opportune precauzioni, in primavera nel “Giardino di Ilenia”. L’8 Novembre, al Gridas, in una sala gremita, viene proiettato il corto “Il corridoio delle farfalle” realizzato da Andrea Canova e Claudia Brignone, risultato vincitore del Bando “CINEPERIFERIE”, accompagnato da una bella esposizione di Gennaro Sanseverino sulle farfalle individuate in questi anni nel nostro territorio e da una proposta che vuole recuperare dal basso un’intera strada, Via F.lli Cervi, alla bellezza facendola diventare la “prima strada” completamente coinvolta nel corridoio (vedi allegato). Si tratta di un’esperienza che si incrocia con il Progetto Pangea e che è stata accolta dal gruppo “Dignità e bellezza” che ne vuole fare oggetto del proprio impegno di ricerca nell’anno 2020. La Festa dell’Albero (la manifestazione che quest’anno Legambiente vuole legare al tema della “crisi climatica” che, per noi, non si esaurisce in una giornata sarà caratterizzata da diverse piantumazioni, anche con piante che richiamano le farfalle con lo scopo di incrementare il corridoio prospettato. Mercoledì 20 Novembre dopo aver accolto, un gruppo di donne bolognesi, guidate da Ombretta Cimmino, ormai un’amica di Scampia, accompagnate da Denis di Chikù, al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, ci spostiamo presso la sede di “Dream Team-Donne in rete e Presidio di Libera per Scampia” per la piantumazione di una buddleja e di un piccolo ulivo. Si tratta di una manifestazione ad un anno dell’istituzione del Presidio, articolata in due momenti: la mattina per il riposizionamento della panchina rossa, restaurata dal “Gruppo zone”, dedicata a Stefania Formicola e per ricordare tante vittime innocenti della camorra con la testimonianza dei numerosi familiari presenti ed il pomeriggio con Don Luigi Ciotti ed il Questore di Napoli, Dr. Alessandro Giuliano. Si è trattata di una giornata carica di contenuti emotivi. A me hanno particolarmente colpito la frase della mamma di Luigi, una delle due vittime di Soccavo, quando ha detto “Queste giovani vittime hanno lasciato un profumo persistente della loro presenza” e l’invito di Don Ciotti alla condivisione, alla cooperazione e alla corresponsabilità: indicatori presenti nella filosofia del Progetto Pangea. In questa occasione ho avuto modo di conoscere Maria del Vecchio, docente dell’Ist. “Vittorio Veneto”, intenzionata a partecipare al Progetto Pangea, lavorando sulla figura di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore”, anche lui vittima innocente. Un lavoro già avviato con la presenza del fratello Dario Vassallo che ha proposto la costruzione di un’opera artistica “L’Onda della Legalità” riciclando le numerose (ahimè!) bottiglie di plastica che imperversano sul territorio. Si tratta di una bella integrazione del nostro programma. Con Maria ci siamo dati un appuntamento a Largo Battaglia, per la presentazione del “Giardino” e dell’Aiuola dell’Asia che gli studenti dell’Istituto hanno il compito di curare in collaborazione con Dream Team-Donne in rete. Abbiamo donato il giorno dopo una buddleja all’Assoc. ”L’albero delle storie” che ha bonificato e valorizzato un altro spazio pubblico in V.le della Resistenza, con la speranza che rientri nel corridoio e un’altra al Liceo “E. Morante” che provvederà alla sua piantumazione nell’aiuola “L’isola di Arturo”. Lo stesso Liceo inserisce il Progetto Pangea, in uno dei percorsi della “CASA di ELSA: Officina di Promozione e Formazione alla Legalità”, quello destinato al rapporto tra “Ambiente e Legalità”. Il 21 Novembre il Circolo la Gru ha arricchito il parco piante del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, inserendo dieci “Acca sellowiana” per completare la siepe dell’aiuola “Americhe”, altri “Bossi” per la siepe dell’aiuola “Mediterraneo” ed un “Callistemon” per l’aiuola “Oceania”. Il 28 Novembre i bambini della Scuola dell’Infanzia del Comune di Napoli, XIX Circolo, hanno accolto Ciro e me nel loro giardino per piantumare una Buddleja ed un Corbezzolo. La Festa dell’Albero curata molto bene da Maria Grazia Pellecchia (la maestra responsabile del plesso), da Monica Cappiello che ha creato il contatto e da tutte le altre maestre, apparse molto coinvolte nell’iniziativa, ci ha riscaldato l’animo. L’atmosfera gioiosa e quel cerchio di bambini che cantavano, anche con proprietà di linguaggio, la canzoncina “L’albero siamo noi” hanno reso speciale la giornata. Un altro tassello relazionale arricchisce la rete Pangea. Sabato 30 Novembre è stata una giornata molto ricca e Largo Battaglia è stato invaso da Pullman che portavano ragazzi e giovani da varie parti. Alle 9:30 abbiamo incontrato 16 alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado e 3 di quinta elementare provenienti da Secondigliano, precisamente dall’I.C. Sauro-Errico-Pascoli. Li accompagnavano la Prof.ssa Lucia Russo e Martina Mancini, operatrice del Circolo di Legambiente di Pontecagnano “Occhi verdi”, con il quale abbiamo stretto una relazione d’amicizia negli anni passati. I ragazzi hanno goduto della bella giornata ed anche dell’accoglienza dell’Arci Scampia, poco distante. Alle 11 è arrivato un folto gruppo di 60 giovani del Liceo Sc. “Imbriani “ di Pomigliano d’Arco, dell’ISIS “Europa” di Pomigliano d’Arco, dell’ISIS “Manlio Rossi D’Oria” di Marigliano. Giovani coinvolti nel per-corso di educazione /formazione alla partecipazione politica, all’economia civile e circolare, alla cittadinanza attiva e responsabile, alla solidarietà, denominato CI.VI.S (Cittadini vivi e solidali). In collaborazione con la Coop-sociale “IRENE 95”, Ufficio Scuola della Diocesi di Nola (era presente Don Virgilio Marone), e con il patrocinio del Dipartimento di Economia, Managment e istituzioni, dell’Un.Federico II (Prof. Renato Briganti) Speriamo che gli interventi mio, di Martina Pignataro e Fedele Salvatore (animatore del gruppo) abbiano contribuito un poco a questo articolato e impegnativo percorso. L’incontro si è concluso con la piantumazione di due mirti e due bossi. Il 3 Dicembre Ciro ed io abbiamo partecipato all’importante Convegno promosso dalla Città Metropolitana di Napoli, OBC (Ossigeno Bene Comune), una Strategia degli Alberi per la forestazione urbana e la creazione di cinture verdi. Erano presenti importanti Istituti scientifici, le Università di Napoli, ma anche di Milano, Firenze e del Sannio. Ci sono importanti investimenti sul verde in tutta la città, ma anche a Scampia. Ho provato ad inviare al Prof. Salvatore Pace, responsabile dell’OBC, un breve intervento sulla situazione del verde nel nostro territorio e sulle iniziative del mondo associativo. L’8 Dicembre, abbiamo piantato un mandorlo all’ingresso del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” per ricordare il giovane Emanuele, nipote di Carlo Sagliocco, morto tragicamente. E’ stato un momento toccante, durante il quale, Diletta Cafissi, giornalista, zia di Emanuele ed amica di Scampia, ha spiegato perché UN MANDORLO. E’ il primo albero a fiorire in un frutteto o in un giardino per annunciare la nuova vita dopo l’inverno. Come le radici del mandorlo così robuste e numerose, che riescono a vivere e prosperare in ogni dove, così sarà il ricordo di questo giovane artista. L’11 Dicembre due classi di studenti dell’Ist. alberghiero “Vittorio Veneto”, la V I (pasticceria) e la V F (sala) accompagnati dalle docenti Maria del Vecchio e Luisa Granato, di buon mattino, si sono presentati a Largo Battaglia per conoscere l’esperienza del Progetto Pangea, visitare “Il giardino dei cinque continenti e della non violenza” e prendere il primo contatto operativo con l’aiuola loro affidata in collaborazione con l’Assoc.Dream Team-Donne in rete. Il gruppo è apparso subito ben disposto ed organizzato. Dopo l’intervista videoregistrata, si sono messi a lavoro, mentre il sole faceva capolino nella fredda giornata, colorando il cordolo dell’aiuola, facendo pulizia e tagliando l’erba. Mi è apparso un avvio interessante e con buone prospettive. Nei prossimi giorni sono in programma il contatto con gli studenti del Liceo E. Morante e la piantumazione della buddleja e con il gruppo “Dignità e bellezza” dell’ISS. ”Attilio Romanò” per l’avvio del percorso relativo al Corridoio delle farfalle. Il 18 dicembre ci sarà l’avvio del Progetto Pangea presso l’87° Circolo con l’incontro su Iqbal con la presenza di Mirella Pignataro. Saranno impegnate le classi V A e V B con le rispettive maestre. Mi sembra che il 2019 si chiuda all’insegna di un forte impegno e siamo certi che anche il 2020 ci regalerà tante soddisfazioni. Approfittiamo di questo report per fare gli auguri di un Natale sobrio e solidale a tutta la rete Pangea. Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
Programmazione 2019-2020:
“Gli uomini si dividono in quelli che costruiscono e quelli che piantano. I costruttori concludono il loro lavoro e, presto o tardi, sono colti dalla noia. Quelli che piantano sono soggetti a piogge o tempeste, ma il giardino non cesserà mai di crescere.” Paulo Coelho E vogliamo continuare anche quest’anno. Abbiamo scelto di caratterizzare il Progetto Pangea con il titolo “Il cerchio dei popoli”, perché è un’atra rappresentazione della necessità di essere uniti, di lavorare comunitariamente, perché solo così possiamo sperare di contribuire al cambiamento di questo mondo che, per certi aspetti e tendenze, attualmente “non ci piace”. E’ prioritario ricostruire la rete perché alcune associazioni devono essere sostituite da altre e, quindi, occorre riformulare il “protocollo d’intesa” con il Comune di Napoli e poi è necessario rinnovare la manifestazione d’intesa delle scuole, essendo cambiati alcuni D.S. e parte della compagine dei docenti. Scuole primarie e secondarie di primo ordine Suggeriamo di riprendere la presentazione delle tre figure emblematiche della nonviolenza, Iqbal, Malala e Sadako che forniscono molti spunti per svariate piste di discussione e di ricerca. Forniremo i testi delle fiabe individuate lo scorso anno che, volendo, se sono cambiate le classi, possono essere ancora utilizzate, tenendo conto che nel “Giardino” di Largo Battaglia permangono le strutture costruite dal Gruppo zoone . Proponiamo, come nuova iniziativa, la lettura creativa di alcuni racconti (uno per classe) tratti dal Libro di Rosario la Rossa, giovane scrittore del nostro quartiere, “Eterni secondi” ed. Einaudi Ragazzi. Una storia per continente, da raccontare nell’assemblea conclusiva di fine anno. Europa: “Bottoni di terra” Americhe: “La maratona della speranza” Asia :”il mistero di Sollentuna” Africa:”Punizione inversa” Oceania:”L’uomo dimenticato dalle statue” Naturalmente ogni altra iniziativa non può che farci piacere. Nelle scuole con giardino, dove è stato piantato il Gingko biloba vorremo che si inserisse anche un Kachi per ricordare l’esplosione atomica di Nagasaki. Scuole secondarie di secondo grado Desideriamo approfondire ulteriormente la figura di Claudio Miccoli, partecipando all’organizzazione del caffè letterario, al centro Hurtado, sul libro di S.D’Antona “Dopo la pioggia le foglie sono sempre verdi” –Apogeo Editore e quella di Marco Mascagna con la visita guidata ai “Giardini di Marco” a Via Ruoppolo. E poi vogliamo continuare il cammino nella conoscenza delle figure della nostra terra che sono stati testimoni di pace, nonviolenza e di impegno per l’ambiente. Abbiamo pensato di proporre la conoscenza di Tani Latmiral, Don Peppe Diana e Giancarlo Siani a tutte le scuole, invitando, però, una scuola ad assumersi il compito di presentare una figura in data da stabilire, a tutte le altre, con le modalità che ritiene più opportuno, in un’assemblea pubblica. Presumibilmente nel mese di gennaio, in prossimità, della giornata della commemorazione della Shoa, per Tani Latmiral, nel mese di marzo Don Peppe Diana e nel mese di maggio Giancarlo Siani. Altro compito è quello della conoscenza della propria aiuola (saranno predisposte schede delle piante inserite nell’aiuola) e della cura, in particolari momenti, della stessa. E’ auspicabile la nascita di “nuclei ecologici” interclasse formati da studenti motivati che possano assumere, col tempo, una funzione sul territorio. Le Associazioni Inserire percorsi formativi e dinamiche positive tra i propri soci. Assicurare una presenza attiva nelle varie fasi del Progetto. Prendersi cura dell’aiuola di cui sono affidatari e mantenere i contatti con la scuola partner. Il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza Abbiamo ormai riempito, quasi del tutto, le aiuole con piante tipiche dei rispettivi continenti. Vanno seguite nella loro crescita, assicurando innaffiature regolari, interventi di cura costante, soprattutto per quelle inserite in tempi recenti. Le siepi richiedono, invece, ulteriori integrazioni, anche perché le “frequentazioni canine” ogni tanto fanno qualche danno. L’aspetto particolare di quest’anno sarà la costruzione nell’aiuola africana, attorno al simbolo della nonviolenza da ricostruire, il cerchio dei popoli con tronchi e manufatti di ceramica realizzati dal gruppo zoone de “la Gatta blu”. Se arriverà qualche risorsa è nostra intenzione riportare le immagini dei tre personaggi sul muro, accanto a Don Milani. Anche quest’anno è ricco di propositi e di iniziative che speriamo siano condotte con la solita partecipazione e creatività. Buon lavoro Aldo (Circolo la Gru)
UN CORRIDOIO DELLE FARFALLE a Scampia e oltre.
“ Il segreto non è aver cura delle farfalle, ma del giardino, affinchè le farfalle vengano da te” MARIO QUINTANA
“Le farfalle per millenni si sono giovate della presenza dell’uomo e delle sue attività. Il paesaggio agricolo di un tempo, con la sua elevata diversità ambientale e l’alternarsi di campi, prati, siepi, boschi, zone umide e corsi d’acqua, costituiva l’ambiente ideale per molte specie. Purtroppo da alcuni decenni questa situazione è completamente cambiata, le siepi interpoderali che costituivano un importante sito di rifugio, alimentazione e riproduzione, non solo per le farfalle, ma anche per un gran numero di invertebrati e vertebrati, sono state quasi completamente eliminate per favorire la meccanizzazione delle attività agricole…. …Anche i giardini, sia quelli pubblici e privati, non sempre sono adatti ad ospitare le farfalle.” Noi del Circolo “la Gru” ci siamo chiesti se fosse possibile creare “un corridoio delle farfalle” a Scampia e oltre, inserendo nelle aiuole pubbliche e private, nei giardini scolastici e perfino sui balconi e sulle terrazze alcune piante che attirassero le farfalle. A tale scopo forniamo alcuni suggerimenti utili: a) dove è possibile creare delle siepi arbustive con biancospini, ligustri, pruni, noccioli, ramno; b) inserire le seguenti specie arbustive: buddleja, lantana, lillà, corbezzolo, alaterno, colutea, alisso giallo, verbena, lavanda, maggiorana, menta, salvia, sedano, prezzemolo, timo, eliotropo, , primula selvatica, valeriana rossa, ginestra; c) ma anche qualche rampicante come l’edera e il caprifoglio; d) alcune di queste piante possono anche essere coltivate in vasi sui balconi e sulle terrazze; e) in primavera preparare il terreno per accogliere i semi di alcune piante annuali, come cosmos, zinnie e altre (si vendono scatole contenenti questi semi); f) lasciare zolle di vegetazione spontanea (non crediamo che i nostri prati debbano accogliere campi da golf!), che spesso presentano specie gradite ai bruchi e alle farfalle, come trifogli, cardi, fiordalisi, acetoselle, silene, erba viperina, rucola e altre; anche qualche rovo e qualche ortica hanno questa funzione; g) in alcuni casi anche alcune piante da frutto possono attirare le farfalle: fico, pero, melo, pruno, albicocco, ciliegio, gelso; h) per consentire alle farfalle di dissetarsi, creare qualche piccola pozza d’acqua, di pochi centimetri di profondità, con sponde di sabbia e ghiaia, o almeno una fontana con vasca. Attualmente il “corridoio” (inteso come l’insieme di aiuole dove già sono presenti alcune specie che attirano le farfalle) parte dall’Ist. Attilio Romanò di Miano, entra a Monterosa, aiuola “L’Isola di Arturo”, si snoda lungo Via F.lli Cervi , Arci Scampia, “Il giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” , Parco “Corto Maltese, “Il giardino di Montale”, l’aiuola nella Scuola S.Pertini, l’aiuola dell’accoglienza. Un’altra arteria è quella che attraversa parte di Viale della Resistenza, aiuola gestita dal Laboratorio del Legno, Centro Hurtado, Parco Lara, Aiuola interna al Circolo “I.Alpi”, Aiuola del “Giardino dei mille colori”. Altri siti significativi sono “Il Giardino di Melissa” e “Il Giardino di Ilenia” all’interno dell’87°Circolo Don Guanella. Ma il Corridoio si spinge fino a Piscinola dove c’è il “Giardino delle Farfalle” intorno al TAN (Teatro Area Nord) che rappresenta la centrale operativa dove il Circolo “la Gru” sperimenta le azioni che favoriscono la presenza delle farfalle e dove si è avviata l’indagine conoscitiva delle specie presenti nel territorio. Il “Giardino” ha suscitato l’interesse della Facoltà di Biologia dell’Un. Federico II che intende inserirlo in un progetto denominato “BioBellezza”. Il “Giardino” può diventare il punto di riferimento per chi volesse avere informazioni utili per la creazione di aiuole con questa funzione specifica o che volessero visionare qualche pianta inserita da qualche anno in quel contesto. Il Circolo propone a tutte le realtà che insistono su Via F.lli Cervi di impegnarsi perché quel tratto di strada diventi “la prima strada delle farfalle” di Scampia e costruire un modello operativo da consegnare all’intero quartiere e alla città. Tutti questi luoghi vanno incrementati con altre piante e poi bisognerebbe allargare il corridoio coinvolgendo altre realtà, i parchi condominiali, i cittadini invitandoli ad arricchire i loro balconi anche con piante con questa funzione. Le farfalle sono indicatori biologici di ambienti, per lo meno accettabili, da un punto di vista dell’inquinamento. Con la loro presenza, inoltre, conferiscono “dignità e bellezza” ai territori. Infine il “corridoio” è un altro simbolo di quelle connessioni, di punti di contato, di relazioni positive tra le gente che vive in un determinato luogo.
Il Circolo “la Gru”
Progetto Pangea – Scampia -REPORT fine agosto 2019.
“Ogni albero è la dimora segreta di mille creature appariscenti o sconosciute, sorprendenti o sfuggenti, in quella rete finissima di rapporti che forma le fondamenta e la vitalità stessa dell’equilibrio ecologico. Ogni albero racchiude una storia, un mistero, una memoria del passato” Claudio d’Esposito. WWF Penisola sorrentina.
Un agosto “infame e funesto”, soprattutto perché la “nostra casa brucia”; nessuno può ritenersi proprietario della Terra, essa appartiene a Tutti. Tanti incendi catastrofici, i più terrificanti quelli della Siberia e dell’Amazzonia, dal Brasile all’Equador. Con la complicità del Presidente Jair Bolsonaro, le grandi aziende provocano gli incendi perché vogliono petrolio e pascoli per il bestiame. Amnesty International dichiara che gli incendi in Amazzonia vanno considerati anche come un attentato ai “diritti umani”. Un agosto triste anche per la perdita di alcuni amici, in particolare di Gennaro Daniele, socio della prima ora del “Circolo la Gru”, “un cittadino attivo nel paese e nel quartiere, impegnato nel volontariato locale al servizio dei poveri e degli ultimi”. Non sono, però, mancati a Scampia i momenti interessanti, soprattutto per gli incontri con i molteplici gruppi che hanno deciso di trascorrere parte delle loro vacanze qui, da noi.
5 Agosto. Arriva un gruppo composito. Il Clan Valdagno 4, il Clan Bologna 6, gli Oratori Gurone e Malnate di Varese. E’ un momento di relazione con il territorio ma anche di conoscenza reciproca tra realtà provenienti da diverse parti d’Italia. Oltre all’intenso lavoro di giardinaggio, approfittando anche della presenza di Nino, Ciro e Mirella, nonché di qualche aspirante artista tra gli ospiti, proviamo con successo ad avviare la copertura con vernice protettiva del Murales. Piantiamo anche un mirto donato dal gruppo bolognese. Al termine dei lavori, con mia piacevole sorpresa, i giovani invitano Amos a pranzare con loro portandolo a CasArcobaleno.
12 Agosto. Incontro con il Clan 1 “Il Frantoio“ di Cogoleto (Genova). Un gruppo che veniva da Caserta, ospite del Vescovo Nogaro. Una figura importante per il modo del volontariato e pacifista. Un amico che molti di noi considerano il proprio “vescovo elettivo”. Ne approfitto per inviargli un saluto affettuoso da parte mia e di Scampia. Durante la visita a Largo Battaglia nel presentare le figure del murales, soffermandomi su Marco Mascagna e Claudio Miccoli, forse per opera dei “neuroni specchio”, alla vista di un luccichio negli occhi di alcuni ragazzi, mi sono commoso.
16 Agosto. E’ la volta del Clan Torri di Quartesolo (Vicenza) e del Clan 7 e noviziato di Ancona. Un Gruppo molto numeroso che ci ha consentito di fare molti lavori, anche di concimare le piante e di dare un grosso contributo alla verniciatura del Murales. Alla mancanza di uno scaletto i ragazzi hanno supplito caricandosi sulle spalle alcuni compagni. Ad un certo punto Ciro ha dovuto lasciarci per andare a lavoro. Devo confessare che mi sono sentito un po’ perso stando da solo ed ho rimpianto l’assenza di Dada, partito per il Malì per incontrare la famiglia e di Amos che, perdendo il riferimento di Melito per la chiusura dello SPRAR, in seguito allo sciagurato “decreto sicurezza” del governo, ha intrapreso un viaggio per Foggia, alla ricerca di un lavoro.
20 Agosto. La Caritas di Pavia con don Dario, è ritornata a Scampia come l’anno scorso, ma con altri giovani. Siamo stati prima al TAN, dove abbiamo assistito alla deposizione delle uova del “podalirio” sui prugnoli. Katia ci ha portato i semi di diverse piante, anche un seme (piuttosto grosso) di Avocado. Durante l’incontro ci siamo soffermati molto sulla necessità di impegnarsi per “la salvaguardia del creato” e la necessità di approfondire la lettura dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sì’”.
22 Agosto. Con Barbara, Biagio e figli, responsabili di Kikù arriva al “Giardino dei cinque continenti e della non violenza” un gruppo condotto da Marzia Caccioppoli dell’Assoc. “Noi Genitori di tutti” onlus. Marzia è una delle madri coraggio della “Terra dei fuochi” che ha perduto una figlia in tenera età. Sono presenti il Gruppo della Parr. “S.Luigi Gonzaga” di Reggio Emilia e la famiglia De Luca di Monza, padre, madre e due figliole, interessati alla problematica delle “periferie”, nelle diverse regioni italiane. Erano presenti anche Mirella, Carlo Sagliocco ed Amos, rientrato dopo aver invano cercato lavoro nelle campagne foggiane. E’ stato un confronto interessante e con alcune connotazioni emotive. Quasi al tramonto Barbara ha invitato quelli rimasti a prendere un pugno di terra di Scampia da inviare a Cagliari per un interessante progetto nazionale (vedi descrizione sulla pagina facebook Progetto Pangea-Scampia).
26 Agosto. Arrivano quattro rappresentanti dell’Oratorio Parr. S. Martino di Rebbio (Como). Davide, Desan, Loris e Valentina che aiutano soprattutto Amos in diversi lavori di pulizia e di giardinaggio. Davide è incuriosito dall’attenta osservazione dei fiori di Hibiscus da parte di Amos. Scopriamo che gli piacerebbe occuparsi di alveari e della produzione di miele, anche perché il fratello in Ghana vorrebbe avviare questa attività. Davide gli promette del materiale esplicativo e si propone per un breve corso a Scampia sull’argomento. Nel prossimo mese dobbiamo necessariamente vederci come “rete” per avviare il Progetto Pangea; sarà un anno di svolta, non solo per l’emergenza con cui ci dobbiamo confrontare, ma anche per il rinnovo dei partecipanti alla rete e delle manifestazioni di interesse da parte delle diverse scuole del territorio, alle quali auguriamo un buon anno scolastico, sicuri di poterci incontrare sui percorsi della nonviolenza e dell’ambientalismo attivo.
Aldo (Circolo la Gru)
REPORT Diario Pangea 31 luglio 2019
“Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe” Matteo 10, 16
Martin Luther King, utilizza questo versetto del Vangelo di Matteo, nel primo capitolo del suo libro “La Forza di Amare”, per sostenere la tesi che per la resistenza nonviolenta bisogna trovare un giusto equilibrio tra “l’acutezza della mente” e “ la tenerezza del cuore”. Ho l’impressione che per alcuni della nostra rete prevalga ancora, di gran lunga, la caratteristica ornitologica su quella rettiliana.
Il 15 luglio arrivano due gruppi parrocchiali lombardi, S.Angelo Lodigiano (Lodi), la Comunità pastorale 4 evangelisti (provenienti da quattro parrocchie S. Rocco, S.Alessandro, S.Donato, Regina Pacis di Monza). Sono accompagnati da Padre Angelo e il giovane gesuita-filosofo Andrea….accompagnatori-lavoratori, visto l’impegno profuso nel lavoro manuale sia al Tan che a Largo Battaglia. Scopriamo, poi, che la Parr. S.Rocco è la parrocchia di origine di Marco Colò, uno dei gesuiti della Comunità di Scampia.
Un folto gruppo con la presenza mia e di Ciro, ma, soprattutto. di Dada e Amos, si muove come un formicaio a risolvere tanti problemi presenti al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. Da segnalare la presenza di una quantità di vetri rotti, nei pressi del murales; una presenza segnalata giorni prima all’Asìa…ci penseranno,invece, Dada e Amos, con grande maestria a farli scomparire,…anche per salvaguardare l’incolumità del gruppo presente e di quelli annunciati.
Tra la marea di giovani impegnati, si muove un giovane locale, che dopo essersi informato di cosa si trattava, chiede ( con nostra grande gioia) di voler dare una mano. Dopo un’ora si avvicina a Ciro e chiede in prestito il grosso forbicione per tagliare dei ciuffi d’erba che sovrastano una panchina vicino casa sua e promette di riportarlo per le 12:30. Intanto Ciro va a lavoro ed io aspetto invano fino alle 13. Quando apro la porta di casa mi accoglie le note di una canzone…”credo negli esseri umani…credo negli esseri umani…”. Chiamo Ciro per dargli la brutta notizia e lui di contro mi risponde: “Mi dispiace soprattutto per lui!”.
Il 16 luglio arrivano altri due gruppi, anch’essi dalla Lombardia. Il gruppo adolescenti della Parr. S.Maria del Rosario di Milano e l’altra metà del gruppo che era venuto il giorno prima, per completare il lavoro nelle due postazioni privilegiate, il TAN e Largo Battaglia, già avviato con molto impegno.. Nella stessa mattinata abbiamo la gradita visita dell’attuale Presidente regionale della Legambiente, Maria Teresa Imparato, che aveva espresso il desiderio di passare per Scampia e dare una prima rapida occhiata alle iniziative che caratterizzano il nostro territorio. Era accompagnata da due ragazze che stanno espletando il servizio civile presso la sede della Legambiente, Chiara e Grazia, la quale abita a Piscinola…perciò ci aspettiamo di vederla più spesso.
Per il 17 Luglio, già da alcuni giorni, il giovane architetto di Scampia, Luciano Lauda, assiduo frequentatore delle iniziative che si svolgono al Centro Hurtado, specie il Caffè letterario, ci aveva annunciata la visita di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di architettura e disegno industriale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”e del Tu Berlin, Habitat Unit. Insieme portano avanti il Progetto “The Social City”. Studio urbano e architettura di quartieri popolari di Napoli e Berlino. La visita si inserisce in questo progetto.
Siamo oltre le ore 12 di una giornata tremendamente calda, quando arriva un pullman scortato da alcune macchine. Scende un cospicuo gruppo di persone, dai tratti “gentili”, da studiosi, ma molto accaldati e stanchi perchè il tour per Scampia è cominciato di mattina presto, attraversando alcune tappe significative, le ultime delle quali presso il Gridas e il Centro diurno di salute mentale. Sono presenti tra gli accompagnatori, oltre Luciano, Mirella, Annamaria, Giovanni ed una bella rappresentanza della “Gatta blu”. Più tardi ci raggiunge anche Gianluca Raro. Recuperando uno spicchio di ombra, provo a fare una narrazione del Progetto Pangea, rapida ma senza tagli significativi, aiutato anche dai “compagni di rete” presenti, in particolare di Gianluca per quanto riguarda il murales. Saranno propri i volti dei “personaggi della nonviolenza”, dipinti sul muro di cinta dello stadio “A.Landieri” a trasformare l’atmosfera dell’incontro, che si carica di “emozione pura”. Tra le docenti c’è Ornella Zarlenga, compagna di classe di Claudio Miccoli, e ci racconta che era con lui quella tragica sera del 30 settembre del 1978, a Piazza Sannazzaro, quando la “mano violenta “ di alcuni giovani facinorosi fascisti misero fine alla sua vita, gentile e generosa. Anche la docente Elena Manzo, compagna della stessa scuola, il Liceo “Cuoco”, fu testimone degli avvenimenti di quei giorni, che portarono Claudio, dopo sei giorni di coma a concludere il 6 ottobre la sua giovane esistenza.
Altra sorpresa, la presenza nello stesso gruppo di Fabiana Forte, nipote dell’attuale Vescovo di Chieti, Don Bruno Forte, che ho conosciuto, quando aveva i “calzoni corti”, perchè entrambi frequentavamo il Movimento Aspiranti di A.C.
Il ristoro da Kikù, con il racconto di questa importante esperienza di integrazione e la fugace visita al complesso dell’Arci Scampia, un piccolo gioiello del nostro quartiere, pone fine ad una giornata faticosa, ma spero interessante. Comunque ci aspettiamo una restituzione dei tratti salienti dello studio avviato.
Il 18 luglio ritornano i giovani della Parr. S.M. del Rosario di Milano con la stessa voglia di contribuire a rendere più vivibile il “Giardino”.
Il 19 luglio, accompagnati da Emma e Denis di Kikù, si presenta al Largo Battaglia il Clan Freedom di Mesagne (Brindisi). Alessandro Baldassarre e Annarita Vinci sono i capi del gruppo, con i quali subito si stabilisce un rapporto empatico. Sarà anche perchè ricordiamo che Mesagne è la cittadina in cui si è consumato il tragico assassinio della giovane Melissa Bassi. Una storia che ha molto colpito il popolo di Scampia, tanto che un’aiuola che l’Assoc.”Volontari per Napoli”, con il contributo di altri gruppi, quel giorno stava bonificando e trasformando, assunse il nome di “Il Giardino di Melissa” e più tardi anche ad un Ist. Professionale di Scampia , il Consiglio di Istituto decide di dare il nome di Melissa Bassi.
La stessa sera, al Gridas, mentre salutavamo Dada, pronto per rientrare in Mali ed abbracciare i figli, Mirella ci rivela che nella biblioteca e la ludoteca di Mesagne, c’è un murale dipinto da Felice Pignataro nel 1996, e che nello stesso anno costruì un mosaico nella sala del Consiglio Comunale di Sandonaci (BR), poco distante. E poi ci ha ricordato la figura di un grande amico del Gridas, scomparso in seguito ad un incidente, Lorenzo Caiolo, che in quel territorio organizzava la “Settimana dei bambini del Mediterraneo”. Incredibili incroci.
Il gruppo ha voluto lasciare una traccia della loro presenza, comprando e piantando un Bosso proprio nell’aiuola “mediterranea”.
Nei giorni 23 e 25 luglio i giovani di due Oratori di Milano Nord EST, l’Oratorio S.Giuseppe dei Morenti (accompagnati da Padre Luca) e dell’Oratorio S.Maria Beltrade hanno preso confidenza con gli attrezzi di giardinaggio ed hanno dato una ripulita ai viali del giardino e somministrato un po’ di concime liquido alle piante di alcune aiuole.
Il 25 e il 26 luglio, dopo un contatto telefonico, si è presentata Alba Nabulsi, esperta in politiche di genere e di pari opportunità, veniva da Padova, ma ci ha tenuto a sottolineare la sua origine palestinese. Con Damiano, che l’accompagnava, ha fondato un’Associazione (MAGAFARM) che si occupa di rigenerazione urbana e inclusione sociale. Sta portando avanti una ricerca presso l’Università di Venezia IUAV, anche con l’intento di creare piattaforme collaborative nella periferia urbana di Padova. Tutti questi motivi, oltre all’amore per Napoli, l’hanno portata dalle nostre parti.
La vivacità culturale di Scampia ha destato in lei un forte interesse e non è detto che non possiamo ritrovarla da noi come organizzatrice di un workshop.
Il Diario di questo periodo, così denso di incontri interessanti, con tanti spunti emotivamente forti, malgrado qualche turbativa, mi consente di cantare ancora” credo negli esseri umani”.
Aldo Bifulco (circolo la Gru)
REPORT inizio estate 2019
“Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”. B.Brecht
Questo convulso inizio d’estate, non solo per il caldo insopportabile, è stato caratterizzato, a Scampia, dalla Manifestazione “Mediterraneo antirazzista” con la parola d’ordine “Io accolgo!” e dalla querelle tra Governo e Ong sul “salvataggio dei migranti”. Personalmente ho vissuto con forte intensità emotiva (e rabbia!), questo periodo. Dopo aver visitato la nave “Open Arms”, in sosta per alcuni giorni nel Porto di Napoli, …una delle cosiddette “navi da crociera” (?!) per chi cerca di fuggire dalla guerra, dalla fame, dalla repressione. Una carretta, ormai inutilizzabile dai pompieri del mare spagnoli, donata alla Ong e ristrutturata per i “viaggi della salvezza”. Uno spazio molto esiguo in cui sono stati accalcati anche 400 migranti ed un equipaggio molto motivato e sereno. Ho partecipato alla regata nel Golfo di Napoli ed al Presidio organizzato da Legambiente e Libera, in solidarietà alla Comandante della Sea-Watch, coinvolta in una vicenda incredibile e paradossale. Si è inventato anche il “reato di umanità”! Se salvare gente in pericolo di vita o, anche, il solo desiderio di farlo, rappresenta un “atto criminale” da perseguire legalmente, allora io mi iscrivo nella “categoria dei criminali!” E credo di trovare tanti compagni di viaggio del Progetto Pangea decisi a sottoscrivere questa “autodenuncia”.
Non ci siamo dimenticati, però, del nostro “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”: Dada, Amos, Ciro, Gennaro, Andrea ed io siamo intervenuti più volte a tenere l’erba piuttosto bassa e ad innaffiare con discreta regolarità.
Ed è cominciato il flusso di ospiti provenienti da altre zone che, da anni, offrono la loro collaborazione in questo momento particolarmente delicato dell’anno.
Il primo gruppo che abbiamo accolto con gioia è venuto dalla Puglia, da S.Severo, un gruppo che abbiamo conosciuto già l’anno scorso, dalla originale denominazione “Epicentro giovanile”. Accompagnato da Padre Nicola D’Amicis, Nico per quella ventina di ragazzi e ragazze , il gruppo si è subito messo all’opera, dando una mano notevole agli infaticabili Amos e Ciro. Qualcuno mi ha fatto notare la presenza di una “siringa” sul muretto del murales. Avevo già notato, nei giorni scorsi, qualche presenza sospetta e ne avevo parlato con Patrizia e Tonino Piccolo. Non vorrei che oltre alla “presenza delle deiezioni dei cani” (non mi pare che i cartelli abbiano sortito l’effetto desiderato) dobbiamo preoccuparci di presenze più inquietanti. Forse è il caso di farlo presente alle Istituzioni.
Il caldo afoso l’ha fatto da padrone e la giornata si è conclusa con un episodio inedito…due ragazzi si sono letteralmente immersi nel bidone dell’acqua che, in genere, utilizziamo nei momenti di emergenza! Il momento gioioso pare sia stato abbondantemente documentato dai cellulari degli amici e dalla macchine fotografica di Nico.
E proprio stamattina, guidato da Mirella e Martina, un gruppo di romani (e non solo), il gruppo di Irene Ranaldi “Passeggiando nelle periferie”, è passato anche per Largo Battaglia, mentre io con l’aiuto occasionale di Carmine, un cittadino di Scampia, che passava per il giardino ci apprestavamo a completare l’innaffiatura delle aiuole dell’Europa e delle Americhe. Certamente Martina potrà fornire ulteriori elementi riguardanti questa visita.
Sergio Sala e Fratel Enrico di Casarcobaleno mi hanno annunciato la visita di numerosi gruppi nella seconda metà di luglio e nel mese di agosto. Sarebbe utile conoscere le disponibilità dei vari gruppi che costituiscono la rete Pangea, anche per poter cogliere in modo organizzato le opportunità che ci vengono offerte.
Buone vacanze per chi è già in viaggio e a chi è in procinto di partire.
Aldo (Circolo la Gru)
P.S. Se vi trovate a passare a Largo Battaglia andate ad osservare i vari Ibiscus fioriti e, soprattutto, la Lagunaria patersonii nell’aiuola dell’Oceania.
Il giardino, frutto della bonifica di sei discariche, è stato finanziato con i fondi otto per mille delle Chiese metodiste e valdesi
Sabato 11 maggio a Scampia, quartiere situato nell’estrema periferia nord di Napoli, si è svolta la cerimonia di consegna alle Istituzioni e alla cittadinanza di «Pangea, il giardino dei cinque continenti e della nonviolenza», finanziato in gran parte con i fondi otto per mille delle Chiese metodiste e valdesi.
Dopo quattro anni di intenso lavoro, con l’aiuto di instancabili volontari della “rete Pangea” – che vede impegnati in una significativa rete sinergica Associazioni del territorio, Scuole superiori, e i cittadini – è stato possibile trasformare sei discariche in un giardino accogliente ricco di messaggi di pace e solidarietà. Il progetto, oltre e voler recuperare e riqualificare una zona della città che versa da anni in uno stato di totale abbandono e degrado, promuove un percorso di formazione alla nonviolenza, in un quartiere come quello di Scampia in cui la violenza è all’ordine del giorno.
Le cinque aiuole, prese in adozione da un’associazione e da una scuola superiore del quartiere, sono dedicate ai cinque continenti e all’area del Mediterraneo, da qui appunto il nome Pangea. Contemporaneamente alla cura delle piante, che caratterizzano la vegetazione dei cinque continenti, è stato svolto con gli studenti un lavoro di ricerca e costruzione di una mappa dei personaggi della nonviolenza dei diversi continenti.
Per l’occasione è stato inaugurato anche uno splendido murale di 130 mt. lungo il muro perimetrale dello stadio “A. Landieri”, che raffigura i volti di uomini e donne che si sono contraddistinti nella lotta nonviolenta per la pace e la giustizia. Le opere sono state realizzate da Gianluca “Raro” e Fabio della Ratta “biodpi”, con la collaborazione di tre ragazzi del Gambia: Ceesay Muhammed, Gassim Jabbi, Cham Alagie Momodou.
Per le istituzioni erano presenti il sindaco Luigi De Magistris e Alessandra Clemente, assessore comunale alle politiche giovanili. «In un’epoca di bui egoismi – ha affermato De Magistris –l’esperienza realizzata a Scampia rappresenta la luce: una comunità che attraverso la solidarietà e l’amore per gli spazi condivisi, è riuscita a creare e valorizzare un luogo da tempo abbandonato, rendendolo accessibile a tutti».
In rappresentanza della Chiesa valdese e dell’Ufficio Otto per mille, hanno partecipato alla manifestazione: Salvatore Cortini, direttore del Centro sociale «Casa Mia-E. Nitti» di Ponticelli, e la pastora valdese Thesie Mueller.
Riprendendo la frase «l’obbedienza non è una virtù» detta da Don Milani – uno dei personaggi ritratti sul murales –, la pastora Mueller ha sottolineato che «in un tempo in cui c’è chi genera un clima di paura e chi diffonde una cultura di violenza e di illegalità, dobbiamo tutti collaborare alla creazione di una società che si basi sulla condivisione, sull’accoglienza, e sulla tolleranza. Non dobbiamo avere paura!». La Mueller ha inoltre sottolineato la capacità di lavorare in sinergia: «La realizzazione di questo progetto è un buon esempio e un incoraggiamento al fatto che è possibile fare rete a Napoli: la collaborazione tra scuole, associazioni e enti impegnati a dare un altro volto a questo quartiere, è stata straordinaria».
„Inaugurato il ‘Giardino della non violenza e dei cinque continenti’ a Scampia
Lungo il muro dello stadio Landieri di Scampia i volti di uomini e donne contro ogni forma di violenza e discriminazione. “Sono commosso e orgoglioso”, commenta Luigi de Magistris
Il Sindaco Luigi de Magistris ha pubblicato su Facebook un post per la consegna a Scampia del“Giardino dei cinque continenti e della non violenza”. “Questa mattina, con profondo orgoglio e commozione, mi sono recato a Scampia per partecipare alla cerimonia di consegna del “Giardino dei cinque continenti e della non violenza”.
Dopo quattro anni di intenso lavoro, con l’aiuto di instancabili volontari della “rete Pangea”, è stato possibile trasformare sei discariche, in un giardino ricco di messaggi di pace e solidarietà. Per l’occasione è stato inaugurato lo splendido murale di 130 mt. lungo il muro perimetrale dello stadio “A. Landieri”, che raffigura i volti degli uomini e le donne che si sono contraddistinti nella lotta contro la violenza. Le opere sono state realizzate da Gianluca “Raro” e Fabio della Ratta “biodpi”, con la collaborazione di tre ragazzi del Gambia: Ceesay Muhammed, Gassim Jabbi, Cham Alagie Momodou.
In un’epoca di bui egoismi, l’esperienza realizzata a Scampia rappresenta la luce: una comunità che attraverso la solidarietà e l’amore per gli spazi condivisi, è riuscita a creare e valorizzare un luogo da tempo abbandonato, rendendolo accessibile a tutti.”
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REPORT liberazione 2019
“L’amore è affidato alle nostre cure. Ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno”.Zygmunt Bauman
Questo report si situa a cavallo di due festività di grande respiro evocativo: la Pasqua di resurrezione e la Festa della Liberazione dall’oppressione nazi-fascista.
Ieri 25 aprile Largo Battaglia e dintorni erano invasi da una grande quantità di automezzi e di persone. Si svolgeva la manifestazione “Corri a Scampia”, un altro evento importante che si rinnova sul nostro territorio. Anziani e bambini, donne e uomini, atleti e persone con qualche disabilità, tutti ad attraversare di corsa (più o meno) sotto uno splendido sole primaverile, le strade di Scampia, per manifestare il desiderio di una vita liberamente gioiosa, all’insegna della pace e della solidarietà. Base operativa l’Arci Scampia, sempre più luogo di “generosa accoglienza”. Tutto molto bello. Ma io con l’aiuto indispensabile di Dada e Amos, pur assaporando stralci della festa, abbiamo dovuto immergerci nel lavoro al “Giardino” perché si apprestano appuntamenti importanti. Anche Nino (Picillo Gaetano), il nostro pittore-ritrattista, assistito dalla simpatica figlioletta Vittoria, era a lavoro, per dare corpo e colore a Don Milani e i suoi ragazzi, sulla facciata della torretta, all’ingresso dell’Aiuola dell’Europa. Nella “galleria” dei volti della nonviolenza, non poteva mancare Don Lorenzo, che per tanti di noi è stato maestro e ispiratore del nostro modo di intendere la scuola e la vita.
Quando la folla di uomini e macchine si è andata sfoltendo, sono stato colpito dalla presenza di un giovane, dai colori inconsueti per le nostre latitudini, che riprendeva con grande accuratezza i volti dei personaggi della nonviolenza sul muro di cinta dello stadio “A.Landieri”. Era SEAN ALTAMURA, di padre americano e madre irlandese (spero di non aver confuso le nazionalità), che stava predisponendo un servizio in inglese del murales e che poi si è allargato all’esperienza complessiva di Pangea. Ha interloquito con grande partecipazione, con me, Nino e Andrea Beninati, un blogger locale, che da tempo cerca di divulgare ciò che “di bello e di buono” avviene a Scampia. Largo Battaglia sta diventando per me un “luogo di sorprese”, di incontri casuali da cui partono relazioni interessanti, che danno coraggio e, soprattutto, ci fanno capire che c’è tanta gente che vuole cambiare questo “mondo disastrato”.
Ed il pensiero va al “nascente movimento giovanile” che sta portando all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale la questione dei “ cambiamenti climatici”. Siamo stati presenti e saremo presenti a tutte le manifestazioni col nostro striscione “SIMME TUTT’UNO!”.
Provo ora a fare un elenco sintetico, a ritroso, di tutti gli incontri che si sono succeduti in questo periodo.
Giorni fa a Largo Battaglia abbiamo accolto il gruppo Scout CNGEI di Bracciano con la presidente Ornella Boccato, che ha voluto sottolineare che si trattava di “scoutismo laico”. Si sono messi all’opera con grande dedizione, mostrando che la motivazione può essere altrettanto forte, a prescindere dalla fede. Nella stessa giornata è comparso Rosario La Rossa con Simone, un operatore di una televisione svizzera, che stava facendo un servizio sulle “biblioteche” di quartiere, e che ha voluto riprendere il nostro splendido murales.
E’ arrivato poi Fabio “biodpi” da Dugento, accompagnato da Gassim, con il carico di cinque scatole di vernice protettiva, offerte dall’Assoc.Claudio Miccoli, per meglio preservare il murales e si è convenuto di acquistare il materiale occorrente per trattare l’intero murales.
Il 13 aprile mentre i giovani del gruppo “Dignità e bellezza”, guidati da Fedele, Vincenzo e Alma si davano da fare per dare colore ai “cordoli” delle aiuole, si è presentato un pullman con gli studenti dell’Ist.Bellone di Cuneo, guidati da Monica Riccio, che erano in visita al quartiere. Tra gli accompagnatori c’era una figura dai tratti e dal costume “arabesco” la cui inflessione linguistica era tutt’altro che piemontese: era infatti “siciliano”. Arusa Giovanni nel riconoscere tra i volti della nonviolenza Danilo Dolci si è commosso e ci ha raccontato di aver incontrato “da zero anni” (così ha sottolineato più volte!) Danilo Dolci e di essere cresciuto sotto la sua guida. Attualmente è collaboratore di Amico Dolci nella conduzione della casa vacanza “Limonelunare”, avamposto nonviolento nei pressi di Catania. Un abbraccio ha sugellato una nascente amicizia che speriamo abbia un prosieguo.
Il 12 aprile si è tenuto il consueto cineforum del Gridas che stavolta è stato organizzato in collaborazione col Progetto Pangea. Si proiettavano cinque cortometraggi che avevano partecipato al bando dell’Assoc.Claudio Miccoli “La più bella vittoria”. Erano presenti Livio Miccoli, sua moglie Paola ed una studentessa, Carla Aversano, autrice di uno dei corti, che ci ha impressionato per la sua maturità e la lucidità delle analisi.
Alcuni giorni prima con Patrizia Palumbo, Lella e Vincenzo Landieri, alcune classi del Ist.”Vittorio Veneto” di Piscinola e Scampia, guidate dalla Prof.ssa Paola Villanis, sono venute a prendere contatto con il “giardino”, l’aiuola dell’Asia e a conoscere le storie presenti in tale contesto. Il caso ha voluto che ci fossero contemporaneamente gli studenti del Liceo “Galileo Galilei” di Pescara, in visita guidata, con Emma e Monica di Kiku. Ne è nato un simpatico scambio di esperienze concluso con una foto in cui le due realtà si sono fuse e confuse in un unico “gruppone”.
Di particolare significato è stato l’incontro con la giornalista Chiara Graziani, redattrice dei giornali “Il Mattino” e “L’Osservatore Romano”, avvenuto sabato 6 aprile. Era incuriosita dal “Corridoio delle farfalle” a Scampia, notizia ricavata dai social. Siamo partiti dal “Giardino delle farfalle” presso il TAN (Teatro Area Nord) e siamo approdati a Largo Battaglia. C’è stato un interessante scambio di informazioni e di riflessioni, intervallato da numerosi scatti fotografici. Chiara mi è parsa molto colpita dalle novità della realtà di Scampia e zone limitrofe e mi ha assicurata la sua presenza per il giorno 11 maggio, quando consegneremo “come dono della rete Pangea” alle Istituzioni e alla cittadinanza il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” con annesso murales.
Intanto il 28 marzo abbiamo chiuso il ciclo di incontri all’87° Circolo, dell’I.C “Sandro Pertini”, con la visione del film “Sulle ali della Gru” con la presentazione della storia di Sadako. Gli alunni delle classi quinte A e B hanno mostrato una grande vivacità e si sono coinvolti nella costruzione delle “gru di carta”, con la tecnica degli origami.
Oggi pomeriggio, 26 aprile, abbiamo incontrato il gruppo dell’Agesci Roma 20 che si sono buttati a capofitto nel lavoro di cura e pulizia del “Giardino”, sostenuti dall’esempio delle loro guide e del prete che li accompagnava. Mi è piaciuto molto il pensiero introduttivo di Padre Francesco De Luca che ha detto che l’impegno del pomeriggio era una continuazione dell’Eucarestia del mattino.
Abbiamo notizie di altri gruppi (es.di Sarzana) ed altre persone che, incuriositi, si sono soffermati presso il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”: Largo Battaglia, così, sta diventando un luogo simbolico positivo che identifica il nostro territorio.
Acquista perciò ancora più importanza la manifestazione dell’11 maggio. Siamo perciò tutti impegnati per la sua riuscita, ognuno secondo le sue possibilità e le sue competenze. In particolare ricordiamo alle scuole di preparare gli alunni che debbono raccontare le favole attorno alle strutture che predisporranno gli operatori de “La Gatta blu”.
Saluti e buon lavoro.
Aldo Bifulco (Circolo la Gru)
Napoli 09.04.2019
Oggetto: Cerimonia di consegna del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”
La “rete Pangea”, costituita da Associazioni e Scuole di Scampia, è lieta di invitare la S.V. alla Cerimonia di consegna alle Istituzioni e alla Cittadinanza del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” sabato 11 maggio 2019 alle ore 10.00 in largo Battaglia.
Dopo quattro anni di lavoro intenso, continuo, gratuito e volontario, fatto con passione, tra molte difficoltà, sei autentiche discariche sono state trasformate in un giardino accogliente che intende diffondere messaggi di pace e solidarietà.
Si tratta di un “dono” che la rete vuole offrire al quartiere e alla città, sperando di trovare collaborazioni nella cura e nel rispetto, convinti che anche Scampia possa mostrare “lembi di bellezza”.
In quella occasione sarà inaugurato il magnifico murale di 130 mt. che riporta i volti di personaggi della nonviolenza sul muro di cinta dello stadio “A. Landieri”. Un murale realizzato dagli artisti Gianluca “Raro” (muralista locale) e Fabio della Ratta “biodpi” (dell’associazione L’Agorà di Dugenta) con la collaborazione di tre giovani del Gambia: Ceesay Muhammed, Gassim Jabbi, Cham Alagie Momodou
Inoltre, alcune classi delle scuole impegnate nel “Progetto Pangea” racconteranno fiabe dei cinque continenti, attorno alle strutture realizzate dagli ospiti del centro diurno “Gatta Blu”.
Un momento di festa e di riflessione a cui Lei non può mancare.
Distinti saluti
per il Progetto Pangea
Aldo Bifulco ( Circolo la Gru legambiente Scampia )
E’ stato lo slogan gridato a squarciagola dalla Scampia presente alla Manifestazione del 15 marzo “Global strike per il clima”, dietro il coloratissimo striscione, apprezzato dalle migliaia di partecipanti, quasi tutti giovani: un corteo, gioioso ma combattivo, colorato, consapevole.
Erano presenti gli studenti dell’Ist. “Attilio Romanò, del Liceo E.Morante e rappresentanti di molte associazioni del territorio che compongono la rete Pangea.
Ho notizie che “lo Sciopero per il clima” sia stato organizzato anche in alcune scuole primarie e secondarie di primo ordine del territorio, con grande interesse e partecipazione dei ragazzi. In particolare mi riferisco all’I.C. S.Pertini-87° Circolo Don Guanella. Sarebbe utile che la documentazione prodotta potesse arrivare alla pagina facebook Progetto Pangea-Scampia, ma anche alla sede regionale e nazionale della Legambiente.
Ho cominciato più di trenta anni fa, nei seminari di ecologia pomeridiani del Liceo “Brunelleschi” di Afragola, frequentatissimi, e per fortuna senza “crediti”, non era ancora entrata nella scuola la visione aziendalistica, ad affrontare queste tematiche….forse alcuni mi percepivano, per la verità, specie nel mondo degli adulti, come una sorte di “Cassandra lamentosa”! Magari fosse stato così. Oggi mi rendo conto che la situazione climatica è precipitata, in modo ancora più veloce, e può compromettere il futuro del pianeta e delle future generazioni. Finalmente un segnale di forte speranza. E’ incredibile che il grido di allarme ripetuto da eminenti scienziati, da uomini di potere, come Alan Gore, non abbiano avuto alcuna rilevanza…mentre poche parole di una fragile ragazzina come, Greta Thunberg, siano riuscite ad accendere un fuoco a livello mondiale. E’ meraviglioso! Ma è solo l’inizio, occorre approfondire le questioni e i possibili rimedi, e mettere all’angolo i politici negazionisti, quelli scettici e sovranisti, che, ahimè, in questo momento storico controllano la politica e l’economia dei maggiori paesi della Terra.
Questo è stato il momento più importante di una intensa settimana per il Progetto Pangea.
Ma procediamo con ordine.
-Martedì 12 Marzo al Centro Hurtado un caffè letterario particolare con la presenza di Padre Alex Zanotelli, coordinato da G.Finaldi, anche per presentare il libro “Prima che gridino le pietre”. L’incontro è stato aperto dai ragazzi di “Musica libera tutti” che ci hanno deliziato con alcuni brani musicali di varia nazionalità. Alex ha folgorato una sala stracolma con dati inoppugnabili e con riflessioni intense e coinvolgenti di carattere culturale, politico e spirituale. Ha dimostrato che la cosiddetta “emergenza migranti” è una mistificazione politica, perché sono ben altre le emergenze, per esempio quella climatica, e che il cammino verso una “umanità plurale” sarebbe una benedizione della storia.
E’ stata anche l’occasione della prima uscita dello striscione “Simme tutt’uno” che accompagnerà tutte le manifestazioni di questo periodo del Progetto Pangea..
-Mercoledì 13 alle ore 10 arriva a Largo Battaglia il pulmino del CSV con il carico prezioso degli alunni di una terza media della Scuola “E.Berlinguer” di Secondigliano. Sono guidati dalla Prof.ssa Barbara Palumbo e dalla volontaria CSV Annalisa Barra. Ciro ed io li avevamo già incontrati in classe e ad un incontro operativo al TAN e siamo rimasti molto sorpresi dall’entusiasmo e dalla serietà di questi ragazzi e siamo sicuri che questa esperienza lascerà una traccia nella loro memoria. Divisi in gruppi, hanno predisposto un piccolo spazio per i semi di girasole, hanno completato la siepe di pittospori, messi a dimora un melograno, un fotino, una camelia ed un’albizzia nell’aiuola dell’Asia e offerto un refrigerio a molte piante con l’acqua presente nei bidoni del largo Battaglia. La mattinata è stata allietata anche da un breve incontro calcistico sul campetto dell’Arci Scampia messo a disposizione da Mister Piccolo.
– Giovedi 14 Marzo pomeriggio il pulmino del CSV, questa volta, ci ha portato gli studenti dell’Ist. Denza di Posillipo. L’incontro è stato voluto dall’Assoc. Claudio Miccoli, infatti erano presenti Rosanna e Livio Miccoli, oltre il docente accompagnatore e la volontaria del CSV Meri Buonfiore. Li attendevano anche i muralisti Gianluca e Fabio e i tre giovani del Gambia che stavano lavorando a sistemare l’ultimo riquadro del magnifico Murales dei personaggi della “nonviolenza” dei cinque continenti. Fabio “biodpi” ha inserito nei riquadri anche la scala umanitaria 1:7.000.000.000 e elementi per indicare il luogo di nascita di ogni personaggio. E’ il caso di ringraziare Gianluca, che è parte della rete territoriale, per l’opera prestata, ma soprattutto Fabio dell’Assoc.L’Agorà di Dugento e i tre ragazzi che venivano da Cerreto Sannita per il dono che hanno fatto a Scampia. La rete Pangea ha voluto conferire un piccolo contributo ai tre ragazzi come segno di riconoscenza per un lavoro che, per il tempo impiegato, la lontananza, la professionalità, la passione sarebbe stato “impagabile” dalle nostre modeste risorse. Lo spirito di Pangea genera anche queste sorprendenti relazioni.
Pensavamo a qualche reciproco “pregiudizio” nell’accogliere i “posillipini”. Sono bastati le brevi presentazioni del Progetto Pangea e del Murales, la consegna di guanti, attrezzi e materiali, ma soprattutto Il lavoro concreto, svolto gomito a gomito, per sciogliere le piccole riserve e creare, addirittura, un certo entusiasmo. Il docente (che si è divertito a documentare tutte le operazioni!) e i volontari presenti si sono meravigliati della disponibilità ma anche di una certa abilità a maneggiare gli attrezzi di giardinaggio mostrata dagli studenti. Abbiamo completata la siepe del mirto, inserito alcuni bossi, sotterrati dei tuberi di topinambur , pulito tutti i viali da cartacce e rifiuti vari ed innaffiato abbondantemente.
Alla fine il gruppo è stato immortalato sotto lo sguardo vigile di Claudio Miccoli che se fosse stato presente, certamente si sarebbe complimentato per l’impegno mostrato a rendere più bello questo spezzone del territorio di Scampia.
-Sabato 16 Marzo la Messa di trigesimo dell’amatissima Ester è stato preceduta da una cerimonia laica presso l’aiuola “Europa” del Largo Battaglia. Erano presenti con Franco Maiello, le figlie, i nipoti , parenti, conoscenti, gli amici della Comunità del Cassano, del gruppo biblico “Amici di Betania”, del Caffè letterario, della Rettoria e di altre realtà locali. Abbiamo piantata un alberello di rose, come ha detto Elisa, “un fiore delicato, dai colori tenui….ma con lo stelo diritto e forte… che ben rappresenta la personalità di Ester”. Il contesto ha suggerito anche un pensiero a ricordare la grande generosità e disponibilità di Ester. Si era offerta a collaborare con mia moglie Rosa a rifocillare i muralisti durante le lunghe e intense giornate di lavoro. Dai ragazzi del Gambia era stata soprannominata “la signora della pasta al forno” . Un filo di emozione ha tenuto legati tutti i partecipanti alla cerimonia. A me è rimasta impressa l’immagine dei nipoti che, sciolto l’assembramento, hanno voluto sostare, abbracciati e in lacrime, ad osservare la pianta con la foto della loro carissima nonna.
Aldo (Circolo la Gru)
REPORT pro evento 12 febbraio 2019
“Che senso ha per noi pediatri interessarci del bambino che ha un po’ di tosse e non impegnarci contro l’effetto serra”. MARCO MASCAGNA
Questa affermazione credo che valga anche per i genitori, gli insegnanti, gli educatori in genere. E per questo ho pensato di aprire questo report con la bella e sorprendente notizia del “nascente” movimento giovanile (quello del venerdì!) che sta portando all’attenzione dell’opinione pubblica la questione dei “cambiamenti climatici”, inesistente nell’agenda politica dei governanti. Tutto nasce dall’intervento a Katowice di Greta Thunberg, la sedicenne svedese, che è stato proiettato all’interno della interessante giornata della legalità dal titolo “Coraggio” che si è tenuta presso l’ISIS “Attilio Romanò” sabato 02 febbraio.
Come rete Pangea abbiamo deciso di essere presente, in modo visibile, alla manifestazione del 15 marzo indetta da questo movimento giovanile. Speriamo che tutto il mondo associativo, non solo quello ambientalista, si renda disponibile a stare a fianco di questi giovani, dal momento che si tratta di una tematica planetaria e intergenerazionale.
Nello stesso giorno, al termine dell’incontro, abbiamo piantato nel giardino della scuola un Gingko biloba, un Lillà (Syringa vulgaris) ed una Lantana camara in memoria di tre vittime innocenti della violenza camorristica, Giuseppe Riccio, Silvia Ruotolo, Michele Fazio.
Venerdì 8 febbraio ci siamo riuniti presso il Gridas per fare una verifica dell’andamento del Progetto Pangea e per discutere e organizzare un “evento” per consegnare alle Istituzioni e alla cittadinanza il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, frutto di quattro anni di lavoro gratuito e volontario che ha consentito di recuperare e trasformare sei autentiche discariche.
Sono presenti: Ciro, Enzino e Aldo (Circolo “la Gru”), Martina e Rosanna (Gridas), Giovanni Chianese (Gruppo zoone), Eloise e Sergio (AQuas), Patrizia (Dream team. Donne in rete), G.Pelella (Liceo E.Morante), Maria Vajana (I.C Levi-Alpi), Fedele (Isis”Attilio Romanò”), Loredana Lapadula (Circolo “Montale”), Mariapia Amoresano e Angela Molaro (I.C. Pertini- 87°Circolo D.Guanella).
Dopo aver fatto una rapida disamina del percorso interno alle singole scuole, con particolare riguardo alle “favole e i cinque continenti” (“Il Tafano innamorato”- Scuola media Pertini-, “il Pipistrello vanitoso”- Circolo “I.Alpi-, “ Le piume del Quetzal” – Circolo Montale-, “Bohra il Canguro” e “La Favola del Colibrì” – 87° Circolo-) per le quali è auspicabile un contatto con il Gruppo zoone” (Giovanni Chianese 3202138007) che sta realizzando le strutture da inserire nelle varie aiuole del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, siamo passati a considerare l’opportunità e l’organizzazione di un “evento” per consegnare alle Istituzioni e alla cittadinanza le sei discariche di Largo Battaglia trasformate in un “Giardino” arricchito dallo stupendo murales che è in via di ultimazione. Pur non avendo una particolare affezione verso gli “eventi episodici”, inclini piuttosto ad un lavoro quotidiano, si è ritenuto indispensabile una manifestazione con la presenza di tutti i soggetti della rete, associazioni e scuole, autorità cittadine e della municipalità, chiesa valdese, cittadini del territorio, almeno una volta.
Dopo un’attenta analisi del calendario scolastico (ricco di ponti e festività) si è pensato a venerdì 12 aprile come la data più ragionevole. Questa manifestazione sarà l’occasione per ricostruire la rete Pangea, attraverso un rinnovo del protocollo d’intesa delle Associazioni con il Comune di Napoli e la sostituzione delle realtà che hanno abbandonato il Progetto, il rinnovo della “manifestazione di interesse” delle scuole rilanciando il rapporto scuole-associazioni. Nello stesso tempo sarà l’occasione per una conoscenza del giardino, del murales e delle strutture in esso inserite con la possibilità del racconto delle favole da parte delle classi impegnate. Trattandosi di una manifestazione all’aperto, piuttosto complessa, sarà necessario costituire un gruppo operativo per mettere a punto tutti gli aspetti organizzativi e la divisione dei compiti.
E’ anche un momento di verifica sul campo dello stato “motivazionale” delle singole realtà della rete e un richiamo alla riflessione come da un po’ di tempo, con una certa insistenza, viene chiesto dal Prof.Fedele Salvatore. Per quanto mi riguarda, noto negli ultimi tempi, un evidente scarto tra l’impegno per eventi ed iniziative interne alle associazioni e alle scuole, rispetto a quelle comuni aperte al territorio. Vorrei ricordare che il nostro Progetto nasce per allentare la spinta all’autoreferenzialità in favore di un impegno cooperativo e condiviso all’interno di una rete. Dicevamo: “ Si tratta di abbandonare il metodo riduzionista che separa e divide e preferire l’approccio olistico che cerca le connessioni, le relazioni, malgrado la complessità: il nuovo imperativo è di unire il più possibile: “ Di qui la denominazione “Pangea”, tradotta in linguaggio partenopeo in “Simme tutt’uno!”.
Si è pensato, inoltre, di organizzare l’Assemblea di fine anno, con la socializzazione dei lavori delle singole classi, orientativamente sabato 11 maggio all’Istit. Galileo Ferraris, confidando nell’ospitalità della nuova presidenza.
Buon lavoro.
Aldo Bifulco (Circolo “la GRU”)
REPORT 20 /gennaio/2019
“Perché un vero ecologista sia eletto Presidente, bisognerà far votare gli alberi” Coluche
Proprio così. Ma gli alberi non sono un “soggetto giuridico” e mi pare sia molto scarsa la legislazione interessata “ai diritti degli alberi”. E poi gli alberi sono proiettati nel tempo, in un tempo lungo, mentre i nostri politici sono attenti ai sondaggi della giornata, pronti ad “indossare” la divisa utile al momento, giusto per raccattare qualche voto per le prossime elezioni. Ci vorrebbe come Presidente un vero statista, quelli che guardano al futuro e alle sorti delle generazioni che verranno.
“Gli alberi meritano più della scarsa considerazione che gli concediamo perché sono vivi, belli, utili, discreti, robusti, silenziosi , autonomi, rassicuranti, facili da soddisfare e completamente NONVIOLENTI” ( da Francis Halle “Ci vuole un albero per salvare la città”).
Ho potuto registrare questa scarsa considerazione in alcuni episodi della settimana.
Nel visitare l’aiuola “I.Alpi” ho dovuto verificare che l’arrivo dei “cosiddetti giardinieri del Comune” l’avevano devastata, due salvie, un rosmarino, la bellissima buddleja dai fiori rosa, un viburno ed un’acca sellowiana spariti. Tagliati o estirpati?
Al largo Battaglia dei “balordi” con l’intento di riscaldarsi hanno creduto opportuno spezzare un albero di melograno, un ibiscus ed estirpare un arbusto di melograno….e pensare che il territorio è pieno di tronchi e rami caduti in seguito alla tempesta che ha colpito anche Scampia. A tale proposito, sfruttando questo evento (a mio modesto parere), sono stati tagliati tanti alberi di grosso fusto che non mi sembravano pericolanti o ammalati. Dieci alberelli non riescono a sostituire i benefici apportati alla comunità da un albero di età avanzata e di grandi dimensioni. Tagliare un albero è un’operazione che va fatta da competenti e solo in caso di estrema necessità.
Non finisce qui. Anche la bellissima opera del “Gruppo zoone”, il Pinocchio, gioia di tanti bambini e sfondo della foto rituale di tutti i gruppi venuti da ogni parte a visitare il giardino, è risultata danneggiata.
Ma come sempre mi accade questi episodi vengono bilanciati da momenti molto positivi, fortemente coinvolgenti che riaprono il cuore alla “speranza”.
Intanto gli operatori del “Gruppo zoone” (La Gatta blu), pur rammaricandosi, non si sono persi d’animo, sono venuti di gran carriera, hanno smontato il Pinocchio che ora è in fase di restauro e certamente tornerà più bello di prima, al suo posto, tra le lavande in fiore.
Martedì 14 gennaio ho incontrato a Largo Battaglia, preceduti da Patrizia Palumbo, gli studenti delle classi 5°O e 5°G del Liceo “E.Morante”, accompagnati dalle docenti Silvana Ferolla, Loredana Caravaglis e Lia Cacciottoli, tutor del progetto alternanza scuola-lavoro.
E’ stato un bell’incontro dove si sono poste le basi per azioni di resistenza contro il vandalismo e la necessità di diffondere il “bisogno di bellezza”.
Giovedì 16 ho incontrato la D.S. dell’IC. “Alpi-Levi” e la maestra Anna De Mattia che assume il ruolo di referente del Progetto Pangea, in sostituzione Di Franca Nicolò.
E’ stato un incontro costruttivo nel quale abbiamo espressa la ferma volontà di rispristinare l’aiuola “I.Alpi”, abbellendola, magari , con un murales e progettando un’altra aiuola dei “cinque continenti”. Le classi II A e II B lavoreranno sulla Favola (continente americano) “Il Pipistrello vanitoso”. La Dirigente, Prof.ssa Rosalba Rotondo, si è mostrata molto contenta e interessata a rafforzare la collaborazione con la rete Pangea.
Nello stesso giorno, Mirella Pignataro, era all’87°Circolo (I.C. “S.Pertini”) con le classi V A (maestre Razzini Silvana e Di Monaco Antonella) e V B (maestre D’Alfonso Veronica, Castaldo Angela, Femiano Angela) per discutere sulla figura di Iqbal. I ragazzi che avevano visionato precedentemente il film, opportunamente sollecitati da Mirella, hanno mostrato grande interesse e coinvolgimento, sollevando una raffica di domande inerenti le problematiche trattate nel film. E’ nata anche l’idea di costruire un aquilone come simbolo di Iqbal da proporre anche alle altre scuole, magari da portare nell’assemblea conclusiva di fine anno.
E sabato 19 Dicembre sono stato all’Ist.”Galileo Ferraris”, invitato dagli amici dell’Assoc.Claudio Miccoli, per la presentazione del libro di Salvatore D’Antona “Dopo la pioggia le foglie sono verdi”. La pioggia era veramente tanta….ma le foglie sono diventate sempre più verdi…nel corso del bellissimo incontro organizzato dalle Prof.sse Mara Amodio e Claudia Mazzarella. La sala era piena dei volti giovanili e interessati degli studenti delle classi
I L, I W, I N, I J, II P, II Q,, II X. e tra essi spiccava la “barba bianca di una persona meno giovane”…Pippo D’Antona, papà dell’autore del libro e mio amico, col quale ho condiviso l’esperienza del 45° Distretto scolastico di Scampia. Gli interventi del D.S. Saverio Petitti, di Salvatore D’Antona, di Livio e Rosanna Miccoli e dei giovani di “Città della Pacienza” hanno scaldato i cuori parlandoci della vita, della storia, delle passioni e dei messaggi di Claudio Miccoli, “ uno dei personaggi della nonviolenza” proposti dal Progetto Pangea. Anche a me è stata data l’opportunità di presentare il Progetto ai giovani interlocutori, con la speranza che si possa rinnovare “la manifestazione d’interesse” dell’Istituto che, in questi anni, ha fornito un contributo allo sviluppo del Progetto.
Il racconto è ispirato alla storia di Claudio ed è un racconto, come si legge nella nota dell’autore, “…per tutti coloro che si battono ogni giorno per la tolleranza, l’accoglienza, la comprensione dell’altro, la pace”. Questa è una storia di fratellanza.
Perfettamente in linea col nostro percorso. Allora non mi resta che proporvi la lettura del libro che sicuramente vi appassionerà.
La mattinata si è conclusa a Largo Battaglia e la stupenda immagine di Claudio Miccoli ha fatto da sfondo ad una serie interminabile di foto di gruppo.
Con nostra sorpresa abbiamo trovato in loco un fotografo professionista, Luigi Rusciano, che si stava documentando su alcuni lembi di bellezza del nostro territorio. E il murales di Largo Battaglia non poteva mancare.
Aldo (Circolo “la Gru”)
REPORT 3 gennaio 2019 “Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto” Rabindranath Tagore
Sarebbe il caso che anche i terrestri si mettessero in ascolto del messaggio degli alberi. Malgrado ci diano frutti, ossigeno e bellezza e, inoltre, ci liberino della CO2 il cui eccesso prodotto dall’attività antropica sta creando seri problemi già nel presente, prospettando un futuro sicuramente problematico per le nuove generazioni, sono scarsamente considerati. La questione ambientale non sembra interessare il mondo della politica, a cominciare dai paesi negazionisti del cambiamento climatico, come gli Stati Uniti, l’Australia, l’Iran e l’Arabia Saudita, a cui si sta per aggregare il Brasile che ha eletto Jair Bolsonaro, nemico giurato degli ambientalisti, che si appresta a sfruttare intensivamente l’Amazzonia, per arrivare, poi, alla nostra Europa, che fino ad ora, anche se con ambiguità, ha mostrato maggiore attenzione al tema del “riscaldamento globale”, ma che rischia di naufragare se dovessero prevalere i “sovranisti” alle prossime elezioni. Purtroppo anche in ambito popolare la questione è percepita come marginale. Si è da poco conclusa a Katowice in Slesia la Cop 24, la ventiquattresima conferenza sul clima, con alterni risultati, ma che è passata di sfuggita nei mass media, e, forse, non ha nemmeno sfiorato l’attenzione della gente. Per fortuna si è verificato l’intervento inatteso, gentile ma determinato, della giovanissima svedese (oggi compie 16 anni), Greta Thunberg che, in sessione plenaria, ha incalzato i politici accusandoli di “ caricare sulle spalle dei bambini un peso insostenibile, togliendo loro il futuro”. Il suo discorso andrebbe recuperato e fatto ascoltare agli adolescenti e ai giovani di tutto il mondo: solo la loro protesta generalizzata potrebbe ribaltare una situazione molto pericolosa. Questo lungo preambolo è dovuto in parte alla mia ferma convinzione che il “tempo sta per scadere” e che dovremmo orientare tutte le nostre energie (specie quelle di chi opera in ambito educativo) per tentare di rallentare il possibile disastro, ma anche per attutire l’amarezza che mi ha colpito in questi giorni recandomi al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, dove prima ho riscontrato il furto dei bidoni dell’acqua e il tubo di 150 m per innaffiare, e successivamente un povero melograno, che qualche mese fa aveva dato il primo frutto, spezzato in due e qualche pittosporo sradicato. Fortunatamente ieri la mia rabbia è stata mitigata dall’arrivo di un corposo gruppo di scout di Verona (Verona 10 della Parr.S.Giorgio in braida) che, unitamente al Gruppo del Circolo la Gru, il Gridas, i giovani di Magma, qualche rappresentanza del Liceo “E.Morante” e tre immigrati del Ghana (Seidu, Alitu e Elike) hanno ridato luce all’aiuola “l’Isola di Arturo”, liberandola da uno sterminato cumulo di rifiuti. E stamattina lo stesso Gruppo, coadiuvato dall’arrivo di altri scout provenienti da Avella (Avella 1), è intervenuto a largo Battaglia con un bel carico di Bossi (Buxsus sempervirens) donati al Progetto Pangea. Malgrado il freddo intenso ci siamo messi all’opera sistemando i bossi al margine dell’aiuola mediterranea avviando così la costruzione della siepe prevista. Non posso fare a meno di stigmatizzare il paradosso che “all’imbecillità di qualche autoctono” debba sopperire la generosità gratuita di chi non ha alcun “ritorno diretto” dal recupero alla vivibilità e alla bellezza di un pezzo del territorio. Occorre programmare una riunione di tutta la rete Pangea per molteplici motivi: – organizzazione dell’evento, all’indomani della conclusione del Murales sul muro di cinta dello stadio !Antonio Landieri; – la scadenza della convenzione col Comune sull’affido delle aiuole alle Associazioni e, quindi la possibilità di un rinnovo; – la ridefinizione della “manifestazione di interesse” delle scuole che in questo periodo, e speriamo solo per motivi climatici, si è un po’ raffreddata. Facciamoci reciprocamente gli auguri per un 2019 pieno di sorprese e stupore. Aldo (Circolo la Gru)
REPORT di fine anno 2018
Novembre-Dicembre è il periodo in cui grande è l’impegno speso per la piantumazione di nuove essenze a Scampia: una festa dell’Albero prolungata nel tempo.
Uno dei momenti più significativi è stata la visita dell’Ist.Sup. LORENZO FEDERICI – Trescore B. .-Bergamo-. 56 studenti accompagnati da un gruppo di docenti che nel loro tour nei luoghi simbolo di Napoli e Provincia hanno voluto fermarsi in Largo Battaglia, per avere informazioni sul Progetto Pangea ed ammirare il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” che, man mano che si allunga la striscia dei personaggi della nonviolenza dipinta sul muro del Campo sportivo “Antonio Landieri”, diventa sempre più bello e interessante.
Ci hanno lasciato una cartolina che raffigura un enorme muro che presenta delle crepe da cui trapela la luce, provocate da un libro infilato alla sua base ( El Castillo di Jorge Mèndez Blake). Una raffigurazione accompagnata da queste due frasi che sembrano congeniali per il Progetto Pangea.
-“C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.” (Leonard Cohen)
-“Gli uomini si dividono in quelli che costruiscono e quelli che piantano. I costruttori concludono il loro lavoro e, presto o tardi, sono colti dalla noia. Quelli che piantano sono soggetti a piogge o tempeste, ma il giardino non cesserà mai di crescere” (Paulo Coelho)
Che dire? Grazie per questo regalo!
Abbiamo cominciato il 20 Novembre la nostra Festa dell’Albero che, quest’anno contiene un forte messaggio per l’accoglienza dell’altro, diverso ma con uguali diritti. La “biodiversità” è la caratteristica fondamentale della Natura e noi proviamo a rappresentarla anche nei nostri giardini. Abbiamo cominciato, come ci capita da alcuni anni, all’ I.C. S.Pertini-87° D.Guanella..
Tutti gli alunni delle diverse classi con le loro preziose piantine di “pansè “, si sono alternati nel “Giardino di Ilenia”, per contribuire all’allestimento di una bella aiuola multicolore, mentre canti diversamente significativi, allietavano le nostre orecchie. Successivamente abbiamo inserito nell’aiuola delle aromatiche alcune salvie e un origano. Infine abbiamo ripristinato con la Grevillea l’aiuola dei cinque continenti. E’ stata una bella giornata gioiosa e partecipata.
Più tardi ci siamo spostati al Circolo Montale, invitati dall’Assoc. Chi rom e chi no, per piantare un “ gelsomino” in memoria di Gelsomina Verde, vittima innocente di camorra, ma anche per inaugurare un bel Murales “C’era una volta la Terra di Yasmina” , ispirato alla rete Pangea e alla lotta di Malala e dei tanti impegnati per un quotidiano di pace e di giustizia sociale. Erano presenti con la D.s., i docenti e gli alunni, anche rappresentanti di molte associazioni del territorio e i rappresentanti delle diverse Istituzioni ed ovviamente gli autori del murales, gli artisti Raro e Selvaggia Filippini.
A margine della manifestazione ci siamo recati a visitare lo storico “Giardino di Montale” che abbiamo costruito con notevole impegno e passione per più di dieci anni e con grande rammarico lo abbiamo trovato in una condizione piuttosto precaria. Mancano alcune piante fondamentali, la tabellonistica è da rifare completamente, emergono, qui e là, spuntoni della infestante Robinia pseudoacacia. Sarebbe utile creare un consorzio tra scuola ed alcune associazioni per rimettere in sesto uno dei giardini più significativi che hanno caratterizzato la “storia naturalistica“ di Scampia.
Venerdi 14 dicembre, alle 8 del mattino, sotto una fastidiosa pioggerellina il furgone del Vivaio ha scaricato un discreto quantitativo di piante a Largo Battaglia, per ripristinare le piante andate perdute durante l’anno per varie vicissitudini ed inserirne nuove nelle diverse aiuole dei cinque continenti. Una palma del genere Phoenix, un Cedrus atlantica, una Polygala mirtifolia nell’aiuola dell’Africa. Una Buddleja e parecchie Pyracanta per la siepe dell’Asia, un mirto nell’Europa, tre lavande nell’aiuola Mediterranea. Una piantumazione che tre bianchi, Giulio, Ciro e Aldo e tre neri, Seidu, Samuel, Alitu (tutte e tre del Gahana) hanno effettuato accompagnati da una pioggia intermittente. Ma grazie ai muscoli dei tre amici africani è stato possibile trasportare un alto e pesante Ginkgo biloba nella vicina scuola primaria di primo grado S. Pertini dove è stato piantato in un’aiuola tra due begli alberi preesistenti.
Infine domenica 16 dicembre la Comunità del Cassano si è raccolta attorno ad un leccio, piantato per ricordare l’amico fraterno Gaetano Placido, venuto a mancare un mese fa per un fatale, inaspettato e devastante male del nostro secolo. Ognuno ha testimoniato la poliedrica personalità di Gaetano che ha saputo dare il meglio di sé, nella cultura, nel sindacato, nella comunità, in famiglia. Mirella, la moglie, ha voluto che scegliesse una pianta da collocare nell’aiuola (l’Europa), dove qualche mese prima è stato piantato un noce per ricordare Benedetto, un amico speciale di Gaetano, sin dall’adolescenza.
I motivi per cui è stato scelto il leccio sono molti che possiamo riassumere nel fatto che si tratta di una quercia sempre verde e mediterranea, che come tutte le querce non ha alcun primato se non quello di una profonda “empatia con l’uomo” tanto da aver accompagnato tutte le civiltà che si sono succedute nel tempo. Secondo la leggenda è il legno della croce di Cristo, per cui Lo avrebbe accompagnato nella sua opera di redenzione. Infine ha tante radici che gli consentono di essere di aiuto per le piante circostanti e che gli consente di “sopravvivere” nel tempo. Come la memoria di un uomo che ha ben seminato.
Aldo (Circolo “la Gru)
Programmazione Pangea 2018-2019
“E saprò accarezzare i nuovi fiori, perché tu m’insegnasti la tenerezza” PABLO NERUDA
Alcuni esponenti della rete Pangea si sono riuniti, martedì 24 ottobre, al Centro Hurtado per definire le linee programmatiche del Progetto Pangea per l’anno scol.2018/19. Sono presenti:
Aldo e Enzino (Circolo la Gru), Mirella Pignataro(Gridas), Patrizia Palumbo (Assoc.Dream Team.Donne in rete), Annamaria Staiano (Centro diurno “la Gatta blu”), Franca Nicolò (ex docente Circ.Ilaria Alpi), Marinella Esposito (85° Circolo), Fedele Salvatore (Iss.Attilio Romanò), Francesca Avitabile (Assoc.AQuaS e Liceo E.Morante), Rosa Capasso (Agesci Na 14).
Innanzitutto si è deciso per diversi motivi di organizzare l’Assemblea di presentazione del Programma il giorno 8 Novembre alle ore 17 presso il Gridas. Inviteremo , oltre alle Associazioni facenti parte della Rete, i D.S. e i docenti impegnati nel Progetto delle scuole del territorio e qualche rappresentante degli studenti delle Scuole medie di secondo ordine.
Nella programmazione che per opportunità suddividiamo per settore, ci sono proposte in continuità con il passato ed alcune novità.
Scuole primarie e medie di primo ordine:
Si ripropone la trattazione delle figure di Iqbal, Malal e Sadako, per eventuali nuove classi e di completare il percorso nelle classi che non hanno trattato tutte e tre le figure.
Ad ogni scuola sarà assegnata una favola delle cinque scelte dal Gruppo della “Gatta blu” che potranno trattare con le modalità che ritengono più opportune, ma con la prospettiva di presentare un breve video all’Assemblea di chiusura.
Di riprendere la cura delle aiuole scolastiche e di completare le piantumazioni, magari a partire dalla Festa dell’Albero che partirà il 21 Novembre e che durerà per tutto il mese di dicembre. La Festa dell’Albero di quest’anno è dedicata alle “radici dell’accoglienza” e si chiede alle scuole di costruire “l’albero dei valori”. Per la fine dell’anno è auspicabile la presentazione di un breve video sul proprio “giardino”, in modo da socializzare le esperienze. Ci piacerebbe che ogni scuola avesse per quest’anno nella propria aiuola il Gingko biloba, simbolo della resistenza alla bomba lanciata su Hiroshima e che si avviasse la pratica per richiedere l’albero di Caki sopravvisuto alla tragedia di Nagasaki da piantare il prossimo anno. (proposta valida anche per le scuole medie di secondo grado).
Se è possibile ci piacerebbe che in ogni scuola (di ogni ordine e grado) si potesse proiettare “L’uomo che piantava gli alberi” tratto dal romanzo di Jean Giono, come stimolo a riprodurre delle querce (in particolare lecci) a partire dalle ghiande con lo scopo, anche di offrire un contributo alla riforestazione del Vesuvio, o altri ambienti.
– Ci piacerebbe dare un particolare significato all’aiuola “Ilaria Alpi”, da studiare.
Proponiamo di ascoltare ed imparare la canzone “Uomini veri” di Agnese Ginocchio, cantautrice pacifista della Provincia di Caserta e nostra amica.
Scuole medie di secondo grado:
oltre agli aspetti comuni alle altre scuole, ci piacerebbe che si approfondisse la conoscenza di Claudio Miccoli e Marco Mascagna, attraverso la visita alla sede dell’Assoc.Claudio Miccoli e alla presenza al Cineforum del Gridas, dove è prevista la proiezione di alcuni video presentati al concorso “la più bella vittoria” e alla visita guidata al “Giardino di Marco” al Vomero.
Avvio della conoscenza di due nuove figure di personaggi della nonviolenza napoletani, Giancarlo Siani e Tani Latmiral, attraverso due testimonianze.
Ci piacerebbe che il Liceo “E.Morante” potesse continuare il suo percorso di gemellaggio con alcune scuole italiane e che l’ISS “Attilio Romanò” portasse in porto il gemellaggio con l’Ist.Keynes di Castel Maggiore (Bo) con un programma comune dell’approfondimento della figura di Don Milani (ipotesi nata da alcuni contatti estivi).
Fedele ci informa che, nella mattinata, di sabato 15 Dicembre, nell’ambito della Cattedra della Cittadinanza, il gruppo “Dignità e Bellezza” dell’Iss.”Attilio Romanò”, in collaborazione con la rete Pangea e la Scuola di Pace, organizza una manifestazione dal titolo “NATALE è accogliere gli altri come un dono”, con la presenza della “Rete dei piccoli comuni del Welcome”.
Riprendere la cura delle aiuole del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” in collaborazione con le associazioni affidatarie, magari servendosi anche di collaborazioni esterne.
le Associazioni:
Riprendere la cura del “Giardino” che sta diventando una bella realtà di Scampia, ancor più ora che è stato avviato il murales sul muro di cinta del Campo sportivo “A.Landieri”. A tale proposito, quando il murales sarà completato da Fabio, Gianluca ed alcuni migranti del Ghana, è necessario (una volta tanto) dare visibilità a questa realtà con una festa e la presenza delle istituzioni, durante la quale il “Giardino”, nato dal nulla su sei discariche, verrà consegnato, come dono gratuito, al Comune e alla cittadinanza.
Patrizia ci informa che il 6 Novembre nell’aiuola dell’Asia, sarà piantato un ciliegio per ricordare “A.Landieri”, vittima innocente di camorra.
La Comunità del Cassano ha piantato un “Noce” nell’aiuola dell’Europa per ricordare Benedetto Musacchia, amico e fratello, scomparso un mese fa.
Francesca Avitabile chiede di coinvolgere nell’assemblea di chiusura i ragazzi di “Musica libera tutti”.
Il Gruppo zoone della “Gatta blu” ha già realizzato alcune strutture tratte dalle favole che saranno sistemate nel giardino durante la Festa dell’Albero.
Rosita dell’Agesci Na 14, sta risolvendo il problema della rendicontazione del contributo della Chiesa Valdese (un grande ringraziamento).
A tale proposito c’è l’intenzione di partecipare anche al prossimo bando, facendo tesoro degli errori commessi e dell’esperienza acquisita da alcuni soggetti della rete.
Preghiamo tutti di farsi promotori dell’informazione preliminare nelle scuole e tra i docenti disponibili anche se invieremo all’inizio della prossima settimana l’invito ufficiale. E faccio mia la raccomandazione di Fedele alle Associazioni, di non considerare la partecipazione alle iniziative di Pangea con un semplice rappresentante, ma di considerarle come parte integrante della propria specifica programmazione.
Una nota lieta è che “Il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”, assieme al Gridas, è stato inserito nella mappa cartacea e nel sito internet sui luoghi e le storie della “pace e della nonviolenza a Napoli”, a cura del gruppo di studenti “la Città della Pacienza”, guidati dai volontari dell’Assoc.”Claudio Miccoli”.
Saluti
Aldo ( Circolo la Gru)
I MURI DEL GIARDINO DEI CINQUE CONTINENTI SI ARRICCHISCONO DI NUOVI MURALES
RIGOBERTA MANCHU
MARIA OCCHIPINTI FEMMINISTA E PACIFISTA
PULIAMO IL MONDO DAI PREGIUDIZI
REPORT Puliamo il Mondo 2018
“E’ più facile spezzare l’atomo che il pregiudizio” A. Einstein
E la parola d’ordine della manifestazione di quest’anno è stata “Puliamo il mondo dai pregiudizi”. Come già sosteneva Einstein e come ci dimostra la cronaca di questi mesi si tratta di un’operazione molto difficile, ma estremamente necessaria se non vogliamo far scivolare il nostro paese nell’autoritarismo più bieco.
Quest’anno abbiamo deciso di impegnarci nella pulizia dell’Aiuola dell’Accoglienza, che si trova in uno stato di degrado incredibile, cercando di coinvolgere la rete di associazioni che diede avvio alla sua sistemazione alcuni anni fa. Si tratta di un’aiuola che fa da confine tra Scampia e Melito e che potrebbe rappresentare il simbolo del “welcome” nei due versanti. Bisognerà dopo coinvolgere necessariamente alcune realtà locali, sperando che vogliano assumersi il carico della cura. Sono presenti oltre il Circolo “la Gru” e la Coop.L’uomo e il legno, Patrizia (Dream team), Giusi e Clotilde (Pollici verdi), Rosita e Alessandro (Agesci Na 14), Lino, Mirella (Gridas), Emilia con alcune studentesse del Liceo E.Morante, Tonino Gallozzi del Regionale di Legambiente, il gruppo di giovani di Torino e Genova guidati da Giacomo d’Alessandro presenti nel nostro territorio per il Trek Scampia. Con questo gruppo multiforme, essenzialmente studenti universitari, il giorno prima ho avuto un bell’incontro al “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. La loro presenza è stata determinante da un punto di vista operativo, ma è stato, soprattutto, il segno di una rete che riesce a superare i confini territoriali e che promuove “l’amicizia solidale” di cui ha tanta fame il nostro paese.
Il lavoro è stato intenso e i pochi pacchi di sacchetti forniti dall’Asìa sono risultati assolutamente insufficienti data la quantità mostruosa di immondizia ed abbiamo dovuto far ricorso alle nostre riserve domestiche e all’acquisto di numerosi pacchi al supermercato poco distante. Uno dei venditori ambulanti presenti in zona si è lamentato perché non avevamo concluso il lavoro…(sic!)…in effetti c’ è un pezzetto da rifinire: lo faremo appena possibile!!!
Domenica 30 “Il Giardino dei cinque continenti e della non violenza” dove Ciro , qualche giorno prima aveva avviato il taglio dell’erba, è stato trattato con grande cura e dedizione da tutti i presenti: Circolo “La Gru” (Aldo, Ciro, Enzino, Massimiliano, Gennaro e Andrea), Dream Team.Donne in rete (Patrizia, Nunzia Izzo, Imma di Maio e alcune ragazze della squadra femminile la Dream Team Arci Scampia), la famiglia Landieri al completo, compreso il piccolo Antonio, Angela Iovino vedova di vittima innocente di camorra, Fedele, Alessandro, Francesca, Sergio, Giuseppe (Agesci Na 14), Gridas (Mirella, Martina, Alessandra e Sergio), Chi Rom e Chi no (Monica, Barbara, Biagio e i loro piccoli), Giovanni Chianese e nipoti, un bel gruppo dell’Assoc. Claudio Miccoli, assieme a Livio, Paola e Rosanna, Giuseppe Finaldi (Caffè letterario), Junus e Seidu, due amici ghanesi. E’ stata una giornata allietata da numerose visite: l’Ass. al verde e alla qualità della vita del Comune di Napoli, Maria D’Ambrosio con una rappresentante della VI Municipalità e Sabrina Innocenti, Assessora dell’VIII Municipalità che si sono compiaciute per l’originalità e la consistenza del Progetto Pangea che, a loro avviso, si dovrebbe replicare anche in altri luoghi della città. E poi Nino, l’amico pittore, che è venuto a visionare il muro da dedicare a Don Milani, Corrado, Emilia, Enzo e Stefania, Giovanna Broegg, Claudia Brignone, Franca Nicolò, Rossana Coviello. Alla fine della giornata, il giardino appariva in una magnifica condizione anche per la gioia dei passanti e degli abitanti del luogo.
Abbiamo potuto ammirare la nuova sedia per ricordare le donne vittime di femminicidio, costruita e collocata qualche giorno prima, nell’aiuola dell’Asia, dagli operatori del “Gruppo zoone” che hanno donato anche un piccola Washingtonia sistemata nell’aiuola delle Americhe.
Intanto nell’area che circonda la Rettoria dei Gesuiti, il grosso del gruppo degli scout era impegnato a pulire tutto intorno, come è consuetudine, da anni, nel giorno di Puliamo il Mondo.
Un grandissimo ringraziamento a tutti in attesa della documentazione fotografica: erano parecchie le macchine fotografiche che abbiamo visto, freneticamente, all’opera nei due giorni di lavoro.
Aldo (Circolo “la Gru”)
Proposta per PULIAMO IL MONDO a Scampia- 28/29 settembre 2018
Anche quest’anno il Progetto Pangea si apre con la Manifestazione nazionale di Legambiente “Puliamo il mondo”. Il tema di riflessione che accompagna quest’anno la consueta pulizia di “spazi pubblici” è in linea con le preoccupazioni che caratterizzano il nostro tempo “PULIAMO il MONDO dai PREGIUDIZI”.
Il Circolo “la Gru” ha pensato di organizzare due giornate di pulizia, Sabato 29 pulizia dell’aiuola dell’Accoglienza alla fine di Via F.lli Cervi e Domenica 30 al “Giardino dei Cinque Continenti e della nonviolenza” in Largo Battaglia. Non abbiamo grossi problemi per l’organizzazione di domenica, essendo la situazione del “giardino” non particolarmente degradata e il ricorso alla “rete Pangea” dovrebbe risultare scontato. Più complicato appare, invece, l’organizzazione di Sabato….l’aiuola è quella per la quale Ciro all’inizio di agosto si è infortunato. Allora perché questa scelta?
In questi giorni accompagnando Claudia e Andrea in un giro per le aree verdi di Scampia, ci siamo fermati anche nell’aiuola dell’Accoglienza. Uno degli ambulanti che stazionano nei pressi dell’aiuola, un certo Pasquale, ha intavolato con me una discussione…mi aveva scambiato per un operatore del Comune. Chiarita, non senza difficoltà, la questione e di fronte alla giusta esigenza di pulire l’area anche per consentire il passaggio dei ragazzi che si recano alle scuole vicine, mi sono impegnato a coinvolgere la rete di Associazioni che partecipò alla prima pulizia generale dell’area, con l’obiettivo di affidarla successivamente alla comunità locale o di restituirla al Comune. E un’aiuola denominata, a suo tempo, su mia proposta “Aiuola dell’Accoglienza” , pare proprio in linea con la tematica della manifestazione.
Occorre un po’ di storia per motivare ancor più la scelta.
L’idea di pulire quest’area fu di Enzo Martelli dell’Assoc.Volontari per Napoli e al suo invito risposero numerose realtà: il Circolo “la Gru”, il Gridas, DreamTeam, Pollici Verdi, Ue’ cap, Centro Hurtado, Banda Baleno, Coop.L’Uomo e il Legno, Cittadini del Parco dei Ciliegi, Arci Scampia, la Gatta blu…(spero di non aver dimenticato nessuno!). Facemmo un ottimo lavoro e nei giorni successivi inserimmo alcune piante mediterranee e qualche pianta che attira le farfalle, considerando questo spazio il terminale del “Corridoio delle farfalle” che avevamo appena avviato a Scampia. La denominazione voleva anche segnalare che quest’area “una sorta di porta verso Melito”, dovesse essere una porta di “accoglienza” nelle due direzioni.
Com’era nelle nostre intenzioni, cercammo di affidare ad alcune realtà locali, supermercati, condomini, realtà associative la cura dell’Aiuola. Tentativo fallito! Allora si propose la Coop. L’Uomo e il legno che fece un protocollo d’intesa con il Comune di Napoli. E in questi due anni la cura è stata affidata alla Coop. con l’aiuto saltuario del Circolo “la Gru”. Scaduto il termine di affido, la Coop. per numerosi motivi, non intende rinnovare il protocollo d’intesa.
CHE FARE?
Allora ci rivolgiamo a tutte le realtà della “prima ora” per chiudere l’esperienza in “bellezza” e poi tentare di ri-coinvolgere la cittadinanza, la Chiesa antistante (questa estate abbiamo collaborato bene con Padre Francesco de Luca che pare interessato alla questione) e magari anche qualche realtà di Melito, vista la collocazione di confine, per strutturare un presidio che prenda in cura l’aiuola. Altrimenti non resta che restituirla al Comune!!
ALLORA?
Vi aspettiamo per sabato 29 alle ore 9, muniti di tutta l’attrezzatura a vostra disposizione per pulire questo “spezzone di mondo”!
Saluti
Aldo (Circolo la Gru)
Progetto PANGEA: un percorso di educazione alla nonviolenza con l’obiettivo di costruire il giardino dei cinque continenti e della nonviolenza a Scampia.
Premessa:
I continenti che oggi vediamo sono frammenti alla deriva prodotti milioni di anni fa dalla frattura di un supercontinente chiamato Pangea. Questa origine comune è per noi altamente simbolica. Mantenendo la biodiversità e la diversità culturale è possibile prefigurare “l’uomo planetario”, come lo definiva, Ernesto Balducci, secondo lo spirito della “fraternità universale”, rilanciato recentemente dall’enciclica “Laudato Si’”. Una fraternità che comprenda tutta la Terra, con piante ed animali, e, perché no, le costruzioni dell’uomo. Paradossalmente si procede velocemente alla globalizzazione dell’economia e della finanza, consentendo al denaro e alle merci di viaggiare in piena libertà, mentre si alzano muri e si chiudono gli uomini in recinti.
Si tratta di abbandonare il metodo riduzionista che separa e divide, e preferire l’approccio olistico che cerca le connessioni, le relazioni, malgrado la complessità: il nuovo imperativo è di unire il più possibile.
Se vogliamo riscoprire questa fraternità universale dobbiamo concentraci su alcuni principi fondanti e unitari, e tra questi non possiamo dimenticare la NONVIOLENZA.
Far nascere un percorso di formazione della nonviolenza a Scampia, quartiere che nell’immaginario popolare, a livello internazionale, è considerato attraversato da una violenza quotidiana, che rende impossibile una vita sostenibile e delle relazioni normali e pacifiche, ci sembra molto significativo. Che poi, questo si traduca nel recupero, bonifica e riqualificazione a tema di un ampio squarcio del territorio, ci sembra un ulteriore contributo a
fornire lembi di bellezza in uno scenario che è sempre apparso degradato.
L’idea è nata da una riflessione all’interno della manifestazione “Mediterraneo Antirazzista” che ormai da alcuni anni caratterizza la primavera a Scampia. Elemento fondamentale del percorso è il lavoro di rete per “camminare insieme” e perciò abbiamo inteso coinvolgere una pluralità ampia e diversificata di soggetti che agiscono sul territorio, associazioni, scuole, singoli, superando il protagonismo identitario e l’autoreferenzialità, valorizzando competenze e disponibilità, perché anche a partire dalla organizzazione si possa cominciare a praticare “l’imperativo dell’unione”.
IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE CONCLUSIVA DEL ” PROGETTO PANGEA” 2017 2018
REPORT Pangea 1/Agosto/2018
“Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, mi ha dato il frutto della felicità”
KAHLIL GIBRAN
Sapendo che in questa settimana sarebbero arrivate le prime flotte, tanto attese, di giovani scout da varie parti d’Italia, lunedì scorso volevamo dare una mano alla Coop. L’Uomo e il Legno (peraltro per loro l’affido pare scaduto a ottobre 2017 e non è stato rinnovato) per predisporre il lavoro di pulizia dell’Aiuola dell’Accoglienza. Noi non ci rifugiamo dietro il concetto “non mi spetta”….dovunque c’è necessità bisogna essere presenti, nei limiti delle proprie forze, perché questo è il vero concetto di “rete” e perché l’ecologia autentica travalica i confini di appartenenza e di responsabilità diretta. Credo che la figura emblematica a tale riguardo sia Ciro Calabrese. Appena tornato da un periodo di vacanza, sospinto dalla consueta generosità, si è subito messo a disposizione del territorio. Purtroppo un gesto inconsulto ha catapultato il pesante taglia erbe sul piede sinistro. A pensare la sofferenza di Ciro mi vengono ancora i brividi, portato al Pronto Soccorso è stato fasciato e medicato e tra una settimana si dovrà sottoporre ad una radiografia …e speriamo che siano scongiurate eventuali fratture! E’ paradossale: con quei “piedi” Ciro aveva attraversato indenne per 180Km il cammino delle Stimmate di S.Francesco…e…poi…
Ora con “pazienza” deve aspettare gli eventi, intanto la solidarietà e l’amicizia pervenuta da più parti credo che lo abbiano reso….relativamente…felice!
Ovviamente questo infortunio che ci priva del “punto di forza “ del nostro gruppo ci costringe a ridimensionare un poco il ricco programma che avevamo stabilito per il mese di agosto.
L’indomani abbiamo accolto un folto gruppo di giovani vicentini, 25 scout di Vicenza 11 ospitati presso Regina Mundi. Con l’aiuto di Padre De Luca Francesco ed un suo collaboratore abbiamo dirottato una decina di volontari presso il TAN, dove ci aspettavano Enzino, Imma e Gennaro, Dada e Junus. Dopo una breve narrazione dell’esperienza ci siamo catapultati nel lavoro con indicibile energia (malgrado il caldo….ma l’acqua utilizzata per innaffiare …e non solo…ha reso più agevole il lavoro!). Chi ha governato l’orto, chi si è dedicato al frutteto, chi ha pulito i viali e le mani più gentili a pulire l’area delle “farfalle”. Abbiamo avuto una gradita e fugace visita del Gruppo zoone guidati da Giovanni, i cui lavori artistici avevano suscitato una grande ammirazione nei ragazzi. Dopo il pranzo da Chikù, dove Monica ha presentato la loro esperienza e dato alcune informazioni circa il Parco Urbano e il Gridas, i giovani si sono presentati puntuali alle 17 a Largo Battaglia per pulire, diserbare, concimare e innaffiare le piante del “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza”. Credo che siano rimasti molto colpiti dall’intensità e dalla articolazione del Progetto Pangea. Questo è il primo gruppo che visita il “Giardino” dopo che è stato inserito nella Mappa creata dagli studenti della “Città della Pacienza”, guidati dai volontari dell’Assoc. Claudio Miccoli.
Il sudore è calato in abbondanza, ma talvolta accompagna momenti di soddisfazione: così è stato! Ho conosciuto Padre Francesco, una persona molto affabile e disponibile…pare fortemente interessato a entrare nella “rete Pangea”.
Si apprestano a venire molti altri gruppi; il primo appuntamento è per sabato alle 9 a Largo Battaglia dove arriveranno alcuni giovani scout laici da Roma. Se potete venite a darci una mano.
Oggi 1 Agosto 2018, il TG ci annuncia che si tratta dell’OVERSHOOT DAY di quest’anno.
Significa che da oggi l’umanità è in debito verso la Terra. Abbiamo già consumato tutto ciò che essa è capace di produrre in un anno. E’ impressionante come avanzi sempre più questa “giornata limite”…nel 1970 era datata 29 Dicembre.
Questo rafforza in noi la necessità di sviluppare un percorso educativo a 360 ° che rallenti il consumismo sfrenato e l’immissione di gas serra in atmosfera. Si tratta della vera sfida del nostro tempo.
Aldo (Circolo la Gru)
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7 DICEMBRE 2024 INCONTRO GENERALE SCUOLA DI PACE
SABATO 23 NOVEMBRE 2024
LA COMUNITA’ SI INCONTRA A MIANELLA
ORE 19,00
PER FARE L’EUCARISTIA
PREPARANO E PRESIEDONO
MARGHERITA ED ENZO
UN GRANDE ABBRACIO A TUTT*
Sulla scia degli eventi di cronaca di giugno 2024 che hanno visto il bracciante indiano Satnam Singh morire a 31 anni abbandonato senza soccorso dal proprio datore di lavoro, dopo che un macchinario agricolo gli aveva tranciato un braccio, torna alla ribalta prepotentemente il tema dei diritti.
Una riflessione in particolare si impone anche sulla Terra intesa come terra da coltivare e con cui vivere e il rapporto con la terra nei vari Paesi dei nostri studenti immigrati.
Il tema dei diritti negati partendo proprio dalla storia di Satnam, si espande alla questione della crisi delle democrazie occidentali e al ritorno di paradigmi che si pensavano abbandonati per sempre.
Il tema si amplifica con il rimando alla storia di Mimmo Lucano a Riace e alla vicenda di Mario Paciolla, per sottolineare come la questione dei diritti ci tocchi da vicino. Si collega anche all’esperienza del Festival del cinema del Diritti Umani di Napoli che per quest’anno ha come tema £Le Scuole di Pace del mondo” e al pensiero e alle opere di Danilo Dolci, maestro delle pratiche nonviolente, di cui ricorre il centenario della nascita.
PRIMO INCONTRO
SABATO 16 NOVEMBRE 2024
DANILO DOLCI , UNA VITA PER I DIRITTI. IL GANDHI ITALIANO A 100 ANNI DALLA NASCITA
INTRODUCE SERGIO TANZARELLA STORICO
di Antonio di Gennaro . da la Repubblica Ci ha lasciati d’improvviso Pio Russo Krauss, una malattia crudele se l’è portato via in poche settimane. Medico pediatra valente, una vita nella sanità pubblica al servizio dei piccoli, degli ultimi, degli esclusi. Un percorso lungo, su tanti fronti diversi, iniziato da ragazzo nei primi anni ’70, nel movimento cattolico, poi in quello delle comunità cristiane di base. Ma Pio è stato anche pioniere a Napoli della cultura ambientalista e pacifista, animatore cocciuto e instancabile di innumerevoli iniziative e battaglie in campo medico, culturale, sociale. Per molti di noi è stato il fratello maggiore, e non era questione d’età: c’entra invece la personalità solida, la serietà, il lavoro di preparazione e studio che metteva in tutte le sue cose, senza fanatismi, vagliando con pazienza problemi e situazioni, alla luce della ragione, della fiducia nella persona, della responsabilità indefettibile verso gli ultimi che gli veniva dal Vangelo. Alimentava tutto il suo amore per la vita, la musica, la letteratura: la passione per il cinema la mia generazione l’ha coltivata al cineforum del Centro Culturale Giovanile che lui ha diretto per un decennio. E poi la passione per la natura, le lunghe, indimenticabili escursioni in montagna, la sua conoscenza della sentieristica era vasta e precisa, con lui non ti perdevi mai. È riuscito a tenere insieme tanti mondi diversi. Nel suo messaggio di commiato pubblicato in rete il giorno della fine ha scritto: “La vita ha senso se spesa per gli altri, per migliorare la società, per prendersi cura di chi è in difficoltà, per aiutare gli ultimi a sollevarsi.La vita è bella. Godete delle bellezze della natura, dell’arte, della compagnia di chi vi vuole bene. Il denaro dà la felicità solo a chi ne ha poco, ma molto spesso può rovinare l’esistenza a tutti gli altri. Non affannatevi per esso e siate generosi con chi è povero, molto generosi, ma con intelligenza per aiutarli efficacemente. Non credete a chi vi offre spiegazioni semplici dei problemi della nostra società (e non solo di essa), a chi propone soluzioni facili, a chi promette troppo: la realtà è complessa e difficile da cambiare, ma cambia e noi possiamo indirizzarla in un verso o in un altro.” In questo momento di dolore ci stringiamo a Gigliola, la compagna di una vita, alle tre figlie Irene, Chiara e Giovanna che sono state il suo amore e il suo orgoglio. La città gli deve molto, è stata un posto migliore e più umano perché c’era lui, e anche un po’ più giusto. Che la terra ti sia lieve.
CI HA LASCIATO PASQUALE COLELLA – Addio ad un intellettuale della chiesa napoletana e non solo, che ci ha accompagnato nel nostro percorso di ricerca di fede con un impegno costante e un’ attenzione a tutti gli eventi con acume e grande sensibilità, oltre ad essere protagonista e memoria storica di tutti gli eventi più significativi della chiesa napoletana.
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Grande era la sua amicizia con Ciro Castaldo
SABATO 22 GIUGNO 2024 IL VILLAGGIO DELLA PACE A PIAZZA EL GESU’
CI HA LASCIATO MARCELLO VIGLI MAESTRO DI LAICITA’
La sua irriducibile fede in una “Chiesa altra” ci ha accompagnato in tutti questi anni. Il suo affetto e la sua profonda amicizia ci mancheranno e sono certo che la sua saggezza e i suoi interventi mancheranno a tutte le comunità. Un abbraccio Marcello . Vivi sempre con noi
Sabato 20 aprile ore 17,45 Scuola di pace – via Foria,93 Ultimo incontro del ciclo dedicato a don Lorenzo Milani. Il primato della ragione e della coscienza. Il giornalista Luca Kocci e lo storico Sergio Tanzarella presenteranno la “Lettera ai cappellani militari e la “Lettera ai giudici” Ti aspettiamo.
SABATO 13 APRILE
SABATO 13 APRILE 2024
LA COMUNITA’ SI INCONTRA A MIANELLA ORE 18,30
MARGHERITA ED ENZO RIFERIRANNO
DELL’INCONTRO AVUTO A BOLOGNA DELLE CDB CON IL CARD ZUPPI
BISOGNERA’ PENSARE A TEMI DI DIBATTITO DA PROPORRE PER IL PROSSIMO INCONTRO CON ZUPPI CHE SI TERRA’ A ROMA IL 10 LUGLIO P.V.
LEGGEREMO POI INSIEME DAL LIBRO DELLA GENESI
IL CAP 26, 19 – 34 E CAP 27.
SABATO 6 APRILE CAFFE’ LETTERARIO AL CENTRO HURTADO
INCONTRI GENERALI DELLA SCUOLA DI PACE
SABATO 20 GENNAIO 2024
SCUOLA DI PACE – VIA FORIA 93
II° INCONTRO GENERALE
L’importanza di una cultura critica
Paolo Landi, alunno di don Milani
CI HA LASCIATO GIANNI NOVELLI UOMO DI PACE
Mosaico dei giorni
Canto per Gianni Novelli
29 novembre 2023 – Tonio Dell’Olio
Il sorriso di Gianni è una porta spalancata verso chiunque, sempre. Sul cuore del mondo. Io ho conosciuto un uomo libero. E la danza non è solo una metafora per dire il suo modo di stare al mondo, mille volte lo abbiamo visto abbracciare i popoli della terra con la leggerezza di un passo. Chi potrebbe scrivere a elogio ciò che lui ha scolpito a vita? Camminatore leggero, sguardo profondo, ha sempre avuto un libro da consigliare che si aprisse come una finestra, un viaggio a cui invitarti, la registrazione dell’ultima conferenza da consegnarti come uno scrigno. E poi raccontare. Storie che trasudano vita. Vite che diventano storia. E lui segretamente nascosto in seconda fila a godere della parola dell’altro e del tributo riconosciuto. Di porto in porto, perché la pace si costruisce in cammino, la nonviolenza è cammino. E Gianni ha sempre camminato facendosi amico dei popoli. Portando tanti tanti volti nel cuore. A uno a uno. Io gli invidiavo la rubrica. Anche il dissenso era solo amore per un cammino frenato da una chiesa statica e complice corrotta, colpevolmente silente anche di fronte alle vite calpestate. Perché Gianni era capace solo di amare. E sorridere. Anche nella sofferenza che gli infliggevano. L’augurio che sempre gli rivolgeva il padre, oggi è per lui, e lui lo ripete a noi: Que Dios vaya contigo caminante.
Ho conosciuto Nicola in alcune riunioni della nuova sinistra napoletana, presente, attivo e sempre molto analitico nei suoi interventi. L’ho conosciuto meglio quando si è avvicinato alla nostra Comunità seguendoci nelle discussioni e nelle iniziative, forse incuriosito anche da questa esperienza singolare di una spiritualità laica. Nicola è stato sicuramente un compagno di vasta cultura e,spesso, lo evidenziavano i suoi lunghissimi, chilometrici commenti sui social (con soventi nostre insofferenze) che spaziavano dalla politica all’arte, dalla storia allo sport, al costume, sempre con competenza e personale partecipazione. A me Nicola è sembrato spesso una persona di altri tempi, in senso positivo, rispetto al cinismo, disumanita’, carrierismo che caratterizza questo nostro tempo. Lui, invece, con la sua gentilezza, generosità, il lavoro di avvocatura al servizio degli ultimi, un aspetto quasi di innocenza fanciullesca. L’impegno per la causa del popolo sahavariano lo ha visto lavorare fino agli ultimi giorni di vita. Adesso, caro Nicola, continueremo ad ascoltarti, stavolta nell’essenza del silenzio, e forse apprezzerete di più la tua voglia di comunicare. Riposa in pace!
SABATO 13 MAGGIO, ORE 17,00 ALLA SCUOLA DI PACE VIA FORIA 93
Tanta, tanta tristezza per la perdita di un compagno e di un amico, Enzo è stato uno storico operatore sociale nel campo del Terzo Settore, in attività sociali e attività produttive, portando lavoro e una visione di lavoro come riscatto personale e collettivo, soprattutto nell’area nord di Napoli, come qui a Scampia con la cooperativa L’uomo e il Legno, operando tra non poche difficoltà a cominciare dalla spietata, illegale concorrenza di un lavoro nero assai diffuso. Enzo è stato molto radicato nei territori dove ha vissuto e operato (Secondigliano e Scampia in particolare) stabilendo profondi legami con l’associazionismo locale, collaborando in umiltà alla realizzazione di eventi e progetti sociali, culturali, ambientalisti di grande impatto e partecipazione nel territorio. Pur facendo scelte radicali sul piano politico, Enzo è stato una persona mite e sempre disponibile sul piano
umano. Perdiamo tutti una gran bella persona. Riposa tra i giusti, caro Enzo. Un forte abbraccio alla sua compagna Stefania e tanta solidarietà ai laori della cooperativa L’Uomo e il Legno.
ABROGA LA DOTTRINA
Scrive Laura Scarmoncin. “Durante la messa celebrata da Francesco presso la National Shrine di Sant’Anna de Beaupré a Quebec City, in Canada, due donne indigene hanno srotolato uno striscione davanti all’altare, che recita: “abroga la Dottrina”.
La Doctrine of Discovery, la “dottrina della scoperta”, è un concetto che si riferisce alle bolle papali emesse nel corso del XIV e XV secolo che conferivano ai regni di Spagna e Portogallo il compito e la legittimità di colonizzare le Americhe e l’Africa e violentarne le popolazioni in nome della diffusione del cristianesimo.
La dicitura “Dottrina della Scoperta” fu però coniata nel 1823 dalla Corte Suprema statunitense per asserire legalmente il diritto dei coloni europei ormai naturalizzati a possedere le terre espropiate con ferocia alle popolazioni indigene nordamericane in quanto loro stessi le avrebbero “scoperte”.
Queste due donne hanno insomma chiesto a Francesco di fare molto di più che domandare scusa per le azioni individuali di alcuni chierici: con il loro gesto hanno reso evidente che è tempo che la Chiesa (compresa quella Protestante, cosa di cui si parla troppo poco) riconosca di aver voluto, istigato, legittimato e sostenuto sistematicamente come istituzione lo sterminio materiale e culturale dei popoli indigeni e l’abuso delle loro terre.”
50° anniversario del presbiterato di Carlo de Angelis
SCUOLA DI PACE DI NAPOLI SERATA CONCLUSIVA DELLE ATTIVITA’ CON GLI STUDENTI.
MERCOLEDI’ 25 MAGGIO ORE 17 VIA FORIA 93
PACE IN UCRAINA
SEGNO DI SPERANZA RICORDANDO AMEDEO GUGLIELMO
Per noi piantare questa betulla è voler parlare di vita anche in un momento doloroso come la morte, è un segno di speranza in una vita che continua al di là del tempo e dello spazio in condivisione con il Cristo e in piena fratellanza con tutti gli esseri viventi.
Caro Amedeo hai attraversato la nostra vita con semplicità , con umiltà e leggerezza senza macigni nel cuore.
Ciao Amedeo
“tre opportunità per diventare Chiesa sinodale, Chiesa dell’ascolto, Chiesa della vicinanza.”
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Aula Nuova del Sinodo
Sabato, 9 ottobre 2021
Cari fratelli e sorelle,
grazie per essere qui, all’apertura del Sinodo. Siete venuti da tante strade e Chiese, ciascuno portando nel cuore domande e speranze, e sono certo che lo Spirito ci guiderà e ci darà la grazia di andare avanti insieme, di ascoltarci reciprocamente e di avviare un discernimento nel nostro tempo, diventando solidali con le fatiche e i desideri dell’umanità. Ribadisco che il Sinodo non è un parlamento, che il Sinodo non è un’indagine sulle opinioni; il Sinodo è un momento ecclesiale, e il protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo. Se non c’è lo Spirito, non ci sarà Sinodo.
Viviamo questo Sinodo nello spirito della preghiera che Gesù ha rivolto accoratamente al Padre per i suoi: «Perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). A questo siamo chiamati: all’unità, alla comunione, alla fraternità che nasce dal sentirci abbracciati dall’unico amore di Dio. Tutti, senza distinzioni, e noi Pastori in particolare, come scriveva San Cipriano: «Dobbiamo mantenere e rivendicare con fermezza quest’unità, soprattutto noi Vescovi che presidiamo nella Chiesa, per dar prova che anche lo stesso episcopato è uno solo e indiviso» (De Ecclesiae Catholicae Unitate, 5). Nell’unico Popolo di Dio, perciò, camminiamo insieme, per fare l’esperienza di una Chiesa che riceve e vive il dono dell’unità e si apre alla voce dello Spirito.
Le parole-chiave del Sinodo sono tre: comunione, partecipazione, missione. Comunione e missione sono espressioni teologiche che designano il mistero della Chiesa e di cui è bene fare memoria. Il Concilio Vaticano II ha chiarito che la comunione esprime la natura stessa della Chiesa e, allo stesso tempo, ha affermato che la Chiesa ha ricevuto «la missione di annunziare e instaurare in tutte le genti il regno di Cristo e di Dio, e di questo regno costituisce in terra il germe e l’inizio» (Lumen gentium, 5). Due parole attraverso cui la Chiesa contempla e imita la vita della Santissima Trinità, mistero di comunione ad intra e sorgente di missione ad extra. Dopo un tempo di riflessioni dottrinali, teologiche e pastorali che caratterizzarono la ricezione del Vaticano II, San Paolo VI volle condensare proprio in queste due parole – comunione e missione – «le linee maestre, enunciate dal Concilio». Commemorandone l’apertura, affermò infatti che le linee generali erano state «la comunione, cioè la coesione e la pienezza interiore, nella grazia, nella verità, nella collaborazione […] e la missione, cioè l’impegno apostolico verso il mondo contemporaneo» (Angelus, 11 ottobre 1970), che non è proselitismo.
Chiudendo il Sinodo del 1985, a vent’anni dalla conclusione dell’assise conciliare, anche San Giovanni Paolo II volle ribadire che la natura della Chiesa è la koinonia: da essa scaturisce la missione di essere segno di intima unione della famiglia umana con Dio. E aggiungeva: «Conviene sommamente che nella Chiesa si celebrino Sinodi ordinari e, all’occorrenza, anche straordinari» i quali, per portare frutto, devono essere ben preparati: «occorre cioè che nelle Chiese locali si lavori alla loro preparazione con partecipazione di tutti» (Discorso a conclusione della II Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, 7 dicembre 1985). Ecco dunque la terza parola, partecipazione. Comunione e missione rischiano di restare termini un po’ astratti se non si coltiva una prassi ecclesiale che esprima la concretezza della sinodalità in ogni passo del cammino e dell’operare, promuovendo il reale coinvolgimento di tutti e di ciascuno. Vorrei dire che celebrare un Sinodo è sempre bello e importante, ma è veramente proficuo se diventa espressione viva dell’essere Chiesa, di un agire caratterizzato da una partecipazione vera.
E questo non per esigenze di stile, ma di fede. La partecipazione è un’esigenza della fede battesimale. Come afferma l’Apostolo Paolo, «noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo» (1 Cor 12,13). Il punto di partenza, nel corpo ecclesiale, è questo e nessun altro: il Battesimo. Da esso, nostra sorgente di vita, deriva l’uguale dignità dei figli di Dio, pur nella differenza di ministeri e carismi. Per questo, tutti sono chiamati a partecipare alla vita della Chiesa e alla sua missione. Se manca una reale partecipazione di tutto il Popolo di Dio, i discorsi sulla comunione rischiano di restare pie intenzioni. Su questo aspetto abbiamo fatto dei passi in avanti, ma si fa ancora una certa fatica e siamo costretti a registrare il disagio e la sofferenza di tanti operatori pastorali, degli organismi di partecipazione delle diocesi e delle parrocchie, delle donne che spesso sono ancora ai margini. Partecipare tutti: è un impegno ecclesiale irrinunciabile! Tutti battezzati, questa è la carta d’identità: il Battesimo.
Il Sinodo, proprio mentre ci offre una grande opportunità per una conversione pastorale in chiave missionaria e anche ecumenica, non è esente da alcuni rischi. Ne cito tre. Il primo è quello del formalismo. Si può ridurre un Sinodo a un evento straordinario, ma di facciata, proprio come se si restasse a guardare una bella facciata di una chiesa senza mai mettervi piede dentro. Invece il Sinodo è un percorso di effettivo discernimento spirituale, che non intraprendiamo per dare una bella immagine di noi stessi, ma per meglio collaborare all’opera di Dio nella storia. Dunque, se parliamo di una Chiesa sinodale non possiamo accontentarci della forma, ma abbiamo anche bisogno di sostanza, di strumenti e strutture che favoriscano il dialogo e l’interazione nel Popolo di Dio, soprattutto tra sacerdoti e laici. Perché sottolineo questo? Perché a volte c’è qualche elitismo nell’ordine presbiterale che lo fa staccare dai laici; e il prete diventa alla fine il “padrone della baracca” e non il pastore di tutta una Chiesa che sta andando avanti. Ciò richiede di trasformare certe visioni verticiste, distorte e parziali sulla Chiesa, sul ministero presbiterale, sul ruolo dei laici, sulle responsabilità ecclesiali, sui ruoli di governo e così via.
Un secondo rischio è quello dell’intellettualismo – l’astrazione, la realtà va lì e noi con le nostre riflessioni andiamo da un’altra parte –: far diventare il Sinodo una specie di gruppo di studio, con interventi colti ma astratti sui problemi della Chiesa e sui mali del mondo; una sorta di “parlarci addosso”, dove si procede in modo superficiale e mondano, finendo per ricadere nelle solite sterili classificazioni ideologiche e partitiche e staccandosi dalla realtà del Popolo santo di Dio, dalla vita concreta delle comunità sparse per il mondo.
Infine, ci può essere la tentazione dell’immobilismo: siccome «si è sempre fatto così» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 33) – questa parola è un veleno nella vita della Chiesa, “si è sempre fatto così” –, è meglio non cambiare. Chi si muove in questo orizzonte, anche senza accorgersene, cade nell’errore di non prendere sul serio il tempo che abitiamo. Il rischio è che alla fine si adottino soluzioni vecchie per problemi nuovi: un rattoppo di stoffa grezza, che alla fine crea uno strappo peggiore (cfr Mt 9,16). Per questo è importante che il Sinodo sia veramente tale, un processo in divenire; coinvolga, in fasi diverse e a partire dal basso, le Chiese locali, in un lavoro appassionato e incarnato, che imprima uno stile di comunione e partecipazione improntato alla missione.
Viviamo dunque questa occasione di incontro, ascolto e riflessione come un tempo di grazia, fratelli e sorelle, un tempo di grazia che, nella gioia del Vangelo, ci permetta di cogliere almeno tre opportunità.La prima è quella di incamminarci non occasionalmente ma strutturalmente verso una Chiesa sinodale: un luogo aperto, dove tutti si sentano a casa e possano partecipare. Il Sinodo ci offre poi l’opportunità di diventare Chiesa dell’ascolto: di prenderci una pausa dai nostri ritmi, di arrestare le nostre ansie pastorali per fermarci ad ascoltare. Ascoltare lo Spirito nell’adorazione e nella preghiera. Quanto ci manca oggi la preghiera di adorazione! Tanti hanno perso non solo l’abitudine, anche la nozione di che cosa significa adorare. Ascoltare i fratelli e le sorelle sulle speranze e le crisi della fede nelle diverse zone del mondo, sulle urgenze di rinnovamento della vita pastorale, sui segnali che provengono dalle realtà locali. Infine, abbiamo l’opportunità di diventare una Chiesa della vicinanza. Torniamo sempre allo stile di Dio: lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. Dio sempre ha operato così. Se noi non arriveremo a questa Chiesa della vicinanza con atteggiamenti di compassione e tenerezza, non saremo la Chiesa del Signore. E questo non solo a parole, ma con la presenza, così che si stabiliscano maggiori legami di amicizia con la società e il mondo: una Chiesa che non si separa dalla vita, ma si fa carico delle fragilità e delle povertà del nostro tempo, curando le ferite e risanando i cuori affranti con il balsamo di Dio. Non dimentichiamo lo stile di Dio che ci deve aiutare: vicinanza, compassione e tenerezza.
Cari fratelli e sorelle, sia questo Sinodo un tempo abitato dallo Spirito! Perché dello Spirito abbiamo bisogno, del respiro sempre nuovo di Dio, che libera da ogni chiusura, rianima ciò che è morto, scioglie le catene, diffonde la gioia. Lo Spirito Santo è Colui che ci guida dove Dio vuole e non dove ci porterebbero le nostre idee e i nostri gusti personali. Il padre Congar, di santa memoria, ricordava: «Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa diversa» (Vera e falsa riforma nella Chiesa, Milano 1994, 193). E questa è la sfida. Per una “Chiesa diversa”, aperta alla novità che Dio le vuole suggerire, invochiamo con più forza e frequenza lo Spirito e mettiamoci con umiltà in suo ascolto, camminando insieme, come Lui, creatore della comunione e della missione, desidera, cioè con docilità e coraggio.
Vieni, Spirito Santo. Tu che susciti lingue nuove e metti sulle labbra parole di vita, preservaci dal diventare una Chiesa da museo, bella ma muta, con tanto passato e poco avvenire. Vieni tra noi, perché nell’esperienza sinodale non ci lasciamo sopraffare dal disincanto, non annacquiamo la profezia, non finiamo per ridurre tutto a discussioni sterili. Vieni, Spirito Santo d’amore, apri i nostri cuori all’ascolto. Vieni, Spirito di santità, rinnova il santo Popolo fedele di Dio. Vieni, Spirito creatore, fai nuova la faccia della terra. Amen.
AMAZZONIA CHIAMA NAPOLI . SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA
Siamo tutti sulla stessa barca.
Splendida serata ricca di stimoli ed informazioni con Maria Soave Buscemi testimone di una realtà, quella Amazzonica, che il capitalismo occidentale ha depredato e continua a depredare impoverendo sempre più le popolazioni amazzoniche e contemporaneamente il mondo intero distruggendo la foresta fonte di vita per il pianeta.
La mostra fotografica di Fausto Palomba sull’estrazione dell’oro nella foresta amazzonica del Perù , ha arricchito la serata con forti e splendide immagini
DALL’OMELIA DI PAPA FRANCESCO ALL’APERTURA DEL SINODO
Anche noi, che iniziamo questo cammino, siamo chiamati a diventare esperti nell’arte dell’incontro. Non nell’organizzare eventi o nel fare una riflessione teorica sui problemi, ma anzitutto nel prenderci un tempo per incontrare il Signore e favorire l’incontro tra di noi…….
Secondo verbo: ascoltare. Un vero incontro nasce solo dall’ascolto. Gesù infatti si pone in ascolto della domanda di quell’uomo e della sua inquietudine religiosa ed esistenziale……
Chiediamoci, con sincerità, in questo itinerario sinodale: come stiamo con l’ascolto? Come va “l’udito” del nostro cuore? Permettiamo alle persone di esprimersi, di camminare nella fede anche se hanno percorsi di vita difficili, di contribuire alla vita della comunità senza essere ostacolate, rifiutate o giudicate? Fare Sinodo è porsi sulla stessa via del Verbo fatto uomo: è seguire le sue tracce, ascoltando la sua Parola insieme alle parole degli altri……
Infine, discernere. L’incontro e l’ascolto reciproco non sono qualcosa di fine a sé stesso, che lascia le cose come stanno. Al contrario, quando entriamo in dialogo, ci mettiamo in discussione, in cammino, e alla fine non siamo gli stessi di prima, siamo cambiati. Il Vangelo oggi ce lo mostra…..
Cari fratelli e sorelle, buon cammino insieme! Che possiamo essere pellegrini innamorati del Vangelo, aperti alle sorprese dello Spirito Santo.
domenica 10 ottobre 2021
30 ANNI DELLA SCUOLA DI PACE
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GIOVEDI’ 8 LUGLIO ALLE ORE 17,30 IN VIA FORIA 93
A TUTTI I PARTECIPANTI SARA’ DATO IN DONO IL LIBRO STAMPATO PER I 30 ANNI DELLA SCUOLA DI PACE
RICORDANDO ANTONIA
Signore, ti ringraziamo per la vita di Antonia, per tutta la vita che ci hai dato da trascorrere insieme a lei, per l’amore di cui l’abbiamo vista circondata sempre, per le gioie ricevute che superano la tristezza per la sua partenza; ti ringraziamo per la sua ironia, che non ha smesso di farci sorridere, per la forza che ha dimostrato nei giorni di debolezza e la dolcezza dei gesti semplici; donaci la forza di credere, come lei credeva, che non tutto finisce qui.
La nave umanitaria Open Arms ha soccorso ieri 181 persone in due interventi in zona Sar maltese ma più vicini a Lampedusa: il primo 71,8 miglia nautiche a sud-est dell’isola e il secondo 35,5 mn a sud-ovest. I migranti erano partiti dalla Libia, sembrerebbe da Zuwara, e viaggiavano su barche di legno. Le persone in attesa di un porto di sbarco sono diventate così 219. Tra loro 2 donne incinte e 56 minori, di cui 17 hanno meno di 10 anni. Un’altra barca è stata avvistata in serata.
Già sabato scorso la Ong aveva messo al sicuro 38 persone di nazionalità libica. La giornalista Monica G. Prieto, che è a bordo, ha scritto che fanno parte della minoranza amazingh (berbera). Stessa appartenenza dei libici soccorsi dalla Ocean Viking il 18 marzo. Un elemento che aggiunge dubbi alla presunta stabilizzazione in corso nel paese nordafricano.
Il fine settimana nel Mediterraneo centrale è stato ad alta tensione. Ieri mattina la portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) Safa Msehli ha comunicato che tra sabato e domenica mille persone sono state intercettate dalla cosiddetta «guardia costiera libica». «Uomini, donne e bambini che provavano a fuggire dal paese sono finiti in detenzione in condizioni terribili», ha scritto su Twitter.
Ennesime stragi nel Mediterraneo E se fossimo noi ad affogare? Adesso Basta!
Nigrizia e la Commissione giustizia e pace dei missionari comboniani sono tra i primi firmatari di una mobilitazione per dire no ai continui massacri di migranti nel Mediterraneo
Gridare tutta la nostra indignazione, metterci il nostro corpo e non solo la faccia, esigere un cambio di rotta dell’Italia e dell’Europa, complici delle stragi dei migranti, di fronte agli ennesimi crimini di omissione di soccorso! Non ci resta che questo, dopo le ultime tragedie del Mare Nostrum.
Secondo quanto ricostruito da Alarm Phone, il servizio telefonico di Watch The Med dedicato ai migranti in difficoltà, la notte tra il 14 e il 15 agosto è partito dalla Libia un gommone con a bordo 81 persone (inizialmente la notizia parlava di 65). Stando alle telefonate ricevute dai volontari, l’imbarcazione avrebbe cominciato ad avere dei problemi da subito tanto da chiamare in maniera concitata per avere soccorso.
«Eravamo alla deriva quando siamo stati raggiunti da una motovedetta libica con cinque uomini armati a bordo. I miliziani ci hanno detto che ci avrebbero salvati e riportati in Libia se gli davamo i cellulari e i soldi, ma noi non avevamo soldi. È cominciata una discussione e alla fine loro hanno sparato sul gommone, hanno colpito il motore e alcune taniche di benzina. Ci siamo gettati in acqua, ma molti di noi sono morti».
Nel naufragio, hanno dichiarato alcuni dei 36 superstiti, sono morte 45 persone tra cui cinque bambini, secondo quanto ricostruito dall’Organizzazione internazionale per le migrazione. Ai morti si aggiunge la sorte dei sopravvissuti che, recuperati da un peschereccio, una volta portati sulla terraferma, sono stati trasferiti in un centro di detenzione libico, uno di quelli gestiti dal governo di Tripoli. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni, di cittadini provenienti da Senegal, Mali, Ciad e Ghana.
Subito dopo quella strage, in meno di una settimana, ne sono avvenute altre tre: il bilancio totale è di 100 morti e altre 160 persone sparite dopo aver preso il largo! Non posiamo restare a guardare e a contare senza muoverci!
E’ gravissimo che sia proprio l’Italia a finanziare la guardia costiera libica. Il governo italiano continua nei fatti le politiche di respingimento dei migranti violando il diritto internazionale che prevede l’obbligo di accoglienza dei profughi che scappano da guerre e da violazioni di diritti umani. Inoltre l’Italia tiene ancora bloccate nei porti ben quattro navi che potrebbero salvare altri migranti. “Le vostre mani grondano sangue” tuonava il profeta Isaia ai capi del popolo ebreo responsabili dei crimini contro i più indifesi (Is 1,15).
Noi diciamo basta! Con papa Francesco, che domenica scorsa nell’Angelus ha detto con emozione che “Dio ci chiederà conto di tutte le vittime dei viaggi della speranza”, abbiamo a cuore la vita di questi fratelli e sorelle in pericolo e sentiamo più che mai il dovere di muoverci per evitare la prossima strage! “I ritardi registrati nei mesi recenti e l’omissione di assistenza, sono inaccettabili e mettono vite umane in situazioni di rischio evitabili” hanno dichiarato giovedì scorso Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Migranti) e l’Oim. Se continua così tra diversi allarmi inascoltati e mancati interventi delle avremo presto altri morti. Dobbiamo muoverci anche e soprattutto se è ancora per molti tempo di vacanza. Anche e soprattutto perché, mentre come ogni agosto, si riaffollano le spiagge italiane (e il Covid ne approfitta), la notizia di questa strage e di questa ennesima detenzione sta passando tranquilla senza clamori. Né da parte della politica né da parte della Conferenza Episcopale italiana. E siamo molto indignati riguardo le esternazioni del governatore Musumeci che usa i migranti per scopi elettorali.
In tempi difficili per ritrovarci fisicamente proponiamo, a tutti e tutte coloro che hanno a cuore questa causa:
un digiuno il giorno VENERDI 28 agosto, come segno di protesta contro l’indifferenza e di solidarietà con i migranti, secondo le modalità possibili ad ognuno/a.
una foto da inviare sui socialVENERDI 28 agosto con il proprio volto e un cartello con scritto #esefossimonoiadaffogare?Adessobasta!
Nella speranza di poter presto tornare a ritrovarci dal vivo per dire basta a questi crimini con molti altri gesti, restiamo umani, vigilanti e appassionati della giustizia e della dignità di ogni vita umana.
I primi firmatari:
Associazione Casa Amadou
Associazione Laudato si – Un alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale
Centro Astalli
CIAC (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione)
CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari italiani)
Comitato 3 ottobre
Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani
Comunità comboniana di Castelvolturno (CE)
Emmaus Italia
Fondazione Casa della carità (Angelo Abriani)
GIM (Giovani Impegno Missionario)
Gruppo Abele
Libera
Nigrizia
ResQ-People Saving People
SUAM (Segretariato unitario animazione missionaria degli Istituti missionari)
Per adesioni (personali e di gruppi, associazioni, etc.) scrivere a: redazione@nigrizia.it
TESTIMONIANZA DI MIMMO LUCANO
Lei che legge ha seguito?
“Non voglio apparire come una persona che ha la presunzione di seguire una legge propria, ma se si ripercorrono i decreti Salvini, essi considerano reato aiutare essere umani, e se guardi con i tuoi occhi una persona che sta per naufragare, tu commetti reato se gli tendi una mano e gli salvi la vita? Inaudito. Parliamo del reato di immigrazione clandestina, che ha dato luogo ai respingimenti, ebbene cosa c’è più vile di rifiutare persone mentre si aggrappano alla vita? Dunque, mi chiede che legge ho seguito. L’impulso all’umanità è così irrefrenabile che uno non sta a guardare il codice, la norma. Mi assumo la responsabilità, se ho sbagliato devo pagare, non è un problema, ci sono cose più importanti nella vita, c’è la vita stessa. Non andrò mai a cercare favori, scorciatoie, aiuti o altro: è così veloce la vita che solo i valori possiamo lasciare in eredità”.
IL CAMMINO CONTINUA DALLE RELIGIONI ALLA SPIRITUALITA’
La rabbia di José Mujica verso il capitalismo: “Il coranavirus non lo fermerà. Il dio mercato è la fanatica religione del nostro tempo” Non sarà il virus a decretare la fine del capitalismo. Questo deve venire dalla volontà organizzata degli uomini, che sono stati quelli che lo hanno creato”, spiega e precisa che “è l’uomo che deve distruggerlo. Il dio mercato è la religione fanatica del nostro tempo, governa tutto”, afferma Mujica. “Non so se sia una situazione reversibile”, sottolinea ma precisa che “dobbiamo lottare affinché lo diventi. Questo virus ci spaventa e prendiamo un certo grado di misure quasi eroiche. Sul piano del mercato, della globalizzazione bisognerebbe rispettare determinati parametri”. “Grazie a questo spavento generale potrebbe emergere un po’ più di generosità e meno egoismo. Ma mi domando perché i vecchietti continuino ad accumulare denaro. Parlo di miliardari, di gente che concentra la ricchezza”, dice ancora Mujica. “Non siamo in guerra, questa è una sfida che la biologia ci pone per ricordarci che non siamo i proprietari assoluti del mondo come ci sembra”. “Questa crisi così grave può servire per ricordarci che i problemi globali sono anche i nostri problemi”. “Dobbiamo combattere l’egoismo che ci portiamo dentro al fine di superare il coronavirus, dobbiamo diventare socialmente uniti gli uni agli altri”. “Non è un problema ecologico ma politico. Mai l’uomo ha avuto così tante risorse, capacità o capitale per fermarlo. Stiamo andando a un “olocausto ecologico” e stanno preparando una padella gigantesca per friggerci”,
50° ANNIVERSARIO DELLA COMUNITA’ DEL CASSANO
INAUGURATO IL GIARDINO DEI 5 CONTINENTI E DELLA NON VIOLENZA
Papa Francesco: solidarietà e misericordia le uniche risposte sensate
“Il Signore promette ristoro e liberazione a tutti gli oppressi del mondo, ma ha bisogno di noi per rendere efficace la sua promessa. Ha bisogno dei nostri occhi per vedere le necessità dei fratelli e delle sorelle – Ha bisogno delle nostre mani per soccorrere. Ha bisogno della nostra voce per denunciare le ingiustizie commesse nel silenzio, talvolta complice, di molti“.Andate a imparare che cosa vuol dire: ‘Misericordia io voglio e non sacrifici’ (9,13). È un’accusa diretta verso l’ipocrisia sterile di chi non vuole “sporcarsi le mani”, come il sacerdote e il levita della parabola del Buon Samaritano. Si tratta di una tentazione ben presente anche ai nostri giorni, che si traduce in una chiusura nei confronti di quanti hanno diritto, come noi, alla sicurezza e a una condizione di vita dignitosa, e che costruisce muri, reali o immaginari, invece di ponti”.
Sant’Egidio: «Chiediamo a Italia ed Europa di aprire corridoi umanitari»
nel novembre del 1974 a Napoli si svolse il 2° convegno nazionale dei Cristiani per il socialismo. Vi parteciparono con entusiasmo migliaia di uomini e donne di ogni età e di ogni condizione sociale, ma soprattutto giovani.
Pensando a loro, al loro impegno e alla loro testimonianza,
Sabato 9 novembre 2024, ore 17.00
al Centro Alberto Hurtado, in Viale della Resistenza n. 27, Napoli,
la Comunità cristiana di Base del Cassano e
il CAFFE’ LETTERARIO DI SCAMPIA
propongono la lettura di due saggi:
“Cristiani per il socialismo 1973-1984 – UN MOVIMENTO FRA FEDE E POLITICA” di Luca Kocci
e “Oltre Marx – Domenico Jervolino e il movimento “Cristiani per il socialismo (1973-1984)” di Giuseppe Improta
Ricordare quella storia di quarant’anni fa non ha solo valore celebrativo, ma ci avvicina alla vita, ai pensieri e ai sogni di donne e di uomini che con coraggio e fatica hanno provato a conciliare la fede con la politica, a sentirne, anzi, l’unità esistenziale, scoprendo tutta la politicità del messaggio evangelico.
VI ASPETTIAMO!
EUCARISTIA DEL 12 OTTOBRE 2024 RICORDANDO PIO RUSSO KRAUSS
APPELLO PER LA PACE DI PAPA FRANCESCO
“Continuo a seguire con preoccupazione quanto sta avvenendo in Medio Oriente, e chiedo ancora una volta un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti. Si percorrano le vie della diplomazia e del dialogo per ottenere la pace.
Sono vicino a tutte le popolazioni coinvolte, in Palestina, in Israele e in Libano, dove chiedo che siano rispettate le forze di pace delle Nazioni Unite. Prego per tutte le vittime, per gli sfollati, per gli ostaggi che auspico siano subito rilasciati, e spero che questa grande inutile sofferenza, generata dall’odio e dalla vendetta, finisca presto.
Fratelli e sorelle, la guerra è un’illusione, è una sconfitta, non porterà mai la pace, non porterà mai la sicurezza, è una sconfitta per tutti, soprattutto per chi si crede invincibile. Fermatevi, per favore!
Rivolgo il mio appello affinché gli ucraini non siano lasciati morire di freddo, cessino gli attacchi aerei contro la popolazione civile, che è sempre la più colpita. Basta uccidere innocenti!
Seguo la drammatica situazione in Haiti, dove continuano le violenze contro la popolazione, forzata a fuggire dalle proprie case in cerca di sicurezza altrove, dentro e fuori il Paese. Non dimentichiamo mai i nostri fratelli e sorelle haitiani. Chiedo a tutti di pregare affinché cessi ogni forma di violenza e, con l’impegno della Comunità internazionale, si continui a lavorare per costruire la pace e la riconciliazione nel Paese, difendendo sempre la dignità e i diritti di tutti.”
Papa Francesco
PROSSIMI APPUNTAMENTI COMUNITARI
VENERDI’ 21 GIUGNO 2024
CINEFORUM DEL GRIDAS ORE 18,30
“IL FILO DI SABBIA”
RACCONTI DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO SAHARAWI, IN BILICO TRA LA GUERRA E IL DESERTO, ALLA RICERCA DI UN’INDIPENDENZA NEGATA.
LA SERATA SARA’ DEDICATA A NICOLA VETRANO.
SABATO 22 GIUGNO 2024
CAFFE’ LETTERARIO A SCAMPIA
ORE 17,00 CENTRO HURTADO
SABATO 28 GIUGNO 2024
LA COMUNITA’ SI INCONTRA A MIANELLA PER
LA LETTURA BIBLICA
LEGGEREMO INSIEME
DALLA GENESI IL CAP 37, 38 E 39
INTRODUCE MIRELLA D’ANTONIO
150° ANNIVERSARIO DLLA CHIESA BATTISTA A NAPOLI
SABATO 24 FEBBRAIO 2024
MANIFESTAZIONE ECUMENICA
AMBASCIATORI ED AMBASCIATRICI DI PACE
ORE 17,00 INCONTRO PRESSO LA SCUOLA DI PACE
PER POI RECARSI IN PIAZZETTA CROCIFERI AI VERGINI.
QUI SI SVOLGERA’ UNA MNIFESTAZIONE PACIFICA.
ORE 19,00 PRESSO LA CHIESA CATTOLICA DELLA SANITA’ SI TERRA’ UNA PREGHIERA ECUMENICA PER LA PACE CON LA PARTECIPAZIONE DEL CORO GOSPEL “EUPHORIA”
50# ANNIVERSARIO DELLA COMUNITA’ DI SAN PAOLO
CONVEGNO NAZIONALE DELLE CDB
23 APRILE 2023 A SCAMPIA
MANIFESTAZIONE PER LA PACE
IL KAKI DI NAGASACHI PIANTUMATO A SCAMPIA NEL GIARDINO DEI CINQUE CONTINENTI E DELLA NONVIOLENZA
Ama,
saluta la gente,
dona, perdona,
ama ancora e saluta
(nessuno saluta nel condominio,
ma neppure per via).
Dai la mano,
aiuta, comprendi,
dimentica
e ricorda solo il bene.
E del bene degli altri
godi e fai godere.
Godi del nulla che hai,
del poco che basta
giorno dopo giorno:
e pure quel poco
– se necessario –
dividi.
E vai,
leggero dietro il vento e il sole
e canta.
Vai di paese in paese
e saluta,
saluta tutti:
il nero, l’olivastro e perfino il bianco.
Canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi si contendano d’averti generato.
David Maria Turoldo
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DALL’UDIENZA DI PAPA FRANCESCO DEL 24 LUGLIO
“Penso ai bambini, tanti morti, poi tanti rifugiati – qui in Italia ce ne sono tanti – tanti feriti, tanti bambini ucraini e bambini russi che sono diventati orfani e l’orfanità non ha nazionalità, hanno perso il papà o la mamma, siano russi siano ucraini.
Penso a tanta crudeltà, a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia.
Gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti! Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro: la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra e con il commercio delle armi sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità. E noi pensiamo ad altri Paesi che sono in guerra da tempo: più di 10 anni la Siria, pensiamo la guerra nello Yemen, dove tanti bambini patiscono la fame, pensiamo ai Rohingya che girano il mondo per l’ingiustizia di essere cacciati dalla loro terra. Ma oggi in modo speciale, a sei mesi dall’inizio della guerra, pensiamo all’Ucraina e alla Russia.
Abbiamo bisogno di pace!”
Papa Francesco
50° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO DI ELISA E GENNARO
Una serata di grande gioa condivisa festeggiando un percorSo di Vita ricco e fruttuoso che Elisa e Gennaro hanno messo a disposizione della comunita’. Carlo con un gesto sobrio e ricco di senso ha arricchito l’incontro
BASTA IPOCRISIA
Se è sacrosanto accogliere i profughi ucraini che fuggono da una guerra orrenda, è altrettanto necessario accogliere gli altri profughi che arrivano a noi scappando da altre guerre, fame e lager di tortura. Questa crisi sta mettendo in luce come questa Europa non è capace di progettare il suo ruolo geo-politico in un mondo dove tutti siamo sulla stessa barca.
Mediterraneo frontiera di pace?
Spettabili Vescovi, Sindaci delle città del Mediterraneo, Sindaco Nardella: a fine febbraio avrà luogo a Firenze il vostro significativo incontro, che riprende l’idea dei Colloqui mediterranei di Giorgio La Pira. Era quella l’occasione per rilanciare da Firenze, “città sul monte”, delle vere e concrete politiche di pace.
Guardiamo dunque con ansia e speranza a questo incontro, che vorremmo non si riducesse a una semplice passerella di autorità. Sulla scorta del grido di indignazione lanciato anche da papa Francesco, vi chiediamo di uscire da questi incontri di febbraio con una netta presa di posizione e con una dichiarazione congiunta, chiara e ferma, di ripudio di quelle condotte e scelte politiche italiane ed europee che rifiutiamo fermamente, e che violano sistematicamente la Costituzione Italiana e tutte le Convenzioni internazionali sul diritto dei rifugiati.
Come vi ponete di fronte allo scandaloso accordo Italia-Libia, che costituisce un criminoso finanziamento della sedicente guardia costiera libica, al solo scopo di intercettare i migranti in mare e di riportarli indietro esponendoli a stupri, violenze, morte, nei lager menzionati anche dal papa? Abbiamo speso circa 100.000 € a migrante, in questi ultimi dieci anni, per farli affogare. Questo è un prezzo di sangue. Come grondano sangue i miliardi dati a pioggia al dittatore Erdogan, il cui compito è di creare una barriera insormontabile ai confini orientali d’Europa. Al tempo stesso, in questi anni le organizzazioni che operano nel Mediterraneo per salvare le vite dei migranti naufraghi sono state criminalizzate e osteggiate. Voi intendete sostenere il loro operato?
In un mondo sempre più globalizzato, merci e denaro viaggiano indisturbati da una frontiera all’altra, mentre le persone non possono farlo. I migranti fuggono da guerre, persecuzioni e sfruttamento generati dal nostro stesso Occidente, che salvaguarda i propri enormi profitti col traffico di armi e col saccheggio di risorse preziose come il petrolio, l’oro, il Coltan. Come possiamo dunque pensare di fare distinzioni fra “migranti economici” e “migranti politici”?
Non ritenete che sia giunto il momento di una nuova legge sull’immigrazione, e di una leggesullo ius soliche riconosca la cittadinanza italiana a chi è nato in Italia o vi risiede da un certo numero di anni?L’identità e il riconoscimento sociale sono le cose alle quali più ambiscono i nostri fratelli migranti: la mancanza o la presenza di un foglio di carta che ne attesti l’esistenza spesso segna il confine fra l’essere e il non essere, potersi guadagnare il pane o dover cadere in mano ai caporali o agli sfruttatori.
A questo proposito, voi Sindaci potreste fare molto:
agevolare l’acquisizione della residenza per i senza dimora;
sostenere concretamente le esperienze di accoglienza diffusa, solidarietà e inclusione come quelle di don Biancalani a Vicofaro, di Domenico Lucano a Riace, di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi di Linea d’ombra a Trieste che sono andati alla sbarra per aver fasciato i piedi dolenti dei migranti arrivati dal feroce Game della “Rotta balcanica”. L’Articolo 10 della Costituzione Italiana e il Vangelo di Matteo (25, 34-36) parlano con voce molto chiara a questo proposito;
investire inspazi abitativi e promuovere soluzioni formative che possano rendere i migranti protagonisti attivi e produttivi nella nostra società e non schiavi del terzo millennio;
calmierare gli affitti e assegnare i molti alloggi vuoti; inaccettabili sono le baraccopoli ancora in piedi in molti luoghi, un regalo alle mafie e alla criminalità organizzata;
contrastare decisamente il lavoro nero, il precariato e il caporalato di cui gli stranieri sono maggiormente vittime;
fare infine degli incontri di Firenze l’occasione di lancio di una “Rete delle città accoglienti”.
Noi, associazioni, movimenti e realtà di base, vi chiediamo un concreto pronunciamento sui punti che vi abbiamo sottoposto. Vi esprimiamo altresì la nostra totale disponibilità a collaborare pienamente per qualsiasi proposta operativa ci giunga da voi, per costruire insieme quella rete accogliente della quale le comunità e l’Europa tutta hanno bisogno perché il Mediterraneo, da quel silenzioso cimitero d’Europa quale oggi è, si trasformi davvero in un Mediterraneo di pace.
Al popolo di Firenze chiederemo, nei giorni dei vostri incontri, un gesto concreto che esprima il desiderio di pace e di dialogo: tornare ad esporre alle finestre bandiere della pace e lanterne verdi.
Firenze, 9 febbraio 2022 – Seguono firme
“Quella sentenza del tribunale di Locri… ero presente e sono scoppiato a piangere. E’ tutto assurdo. La Procura di Locri ha speso due anni per perseguire e condannare un uomo che è un anti ‘ndranghetista, non si è messo in tasca un soldo, invece di perseguire la ‘ndrangheta. Locri è la capitale della ‘ndrangheta, la più potente organizzazione mafiosa al mondo che fa girare miliardi per fare affari con la droga”.ALEX ZANOTELLI
TUTTA LA NOSTRA COMUNITA’ E’ COM MIMMO LUCANO. QUEL MERAVIGLIOSO MICROCOSMO DI FRATERNITA’, SOLIDARIETA’ ED ACCOGLIENZA CHE ERI RIUSCITO A REALIZZARE A RIACE E’ PER TUTTI NOI LO STIMOLO A COSTRUIRE UN MONDO DIVERSO ANCHE DISOBBEDENDO A LEGGI CHE DI UMANO NON HANNO NIENTE. L’ASSURDA CONDANNA CHE TI HANNO INFLITTO SIAMO CERTI CADRA’ COME UN CASTELLO DI SABBIA.
ALEX ZANOTELLI : “È stata stracciata la democrazia, si è fatta fessa la giustizia, è una sentenza che grida vendetta al cospetto di Dio”,
FRANCESCO E LA VIOLENZA DELLE RELIGIONI
“A me non piace parlare di violenza islamica perché tutti i giorni sui giornali vedo violenze anche in Italia ad opera di cattolici battezzati. Se io parlo di violenza islamica devo parlare anche di violenza cattolica. Ma non tutti i cristiani sono violenti così come non tutti gli islamici lo sono. Una cosa è vera: credo che in quasi tutte le religioni c’è un piccolo gruppetto fondamentalista, anche noi lo abbiamo”
SALVINI E MELONI VS. L’ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI AFGHANI: “MISEREVOLI”
di Domenico Pizzuti
Dopo la conquista di Kabul da parte delle milizie talebane e la fuga dei civili afghani – di cui gli assembramenti all‘areoporto della città per uscire dal paese sono manifestazione – dichiarazioni dissonanti di fronte alla crisi umanitaria di quel paese sono state espresse da Matteo Salvini e Giorgia Meloni che non sono alla pari della situazione afghana. In merito all’accoglienza dei profughi afghani nel nostri paese la prima troppo veloce dichiarazione di Salvini suona: “Non se ne parla” per rassicurare forse i suoi elettori di fronte ad una ipotetica invasione di profughi dall’Afghanistan. Successivamente, per la pressione dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale per il rispetto dei diritti delle donne afghane, ammette bontà sua l’accoglienza di donne e bambini. Giorgia Meloni a sua volta in una dichiarazione raccolta ieri dalle Tv con la sicumera di una Sibilla – non contrastata dai maschi che l’attorniano – stabilisce che i profughi afghani debbano migrare verso i paesi confinanti (Pakistan, Iran, Turchia), e così ce ne laviamo le mani. Ignorando nel contempo i ponti aerei verso il nostro paese per evacuare gli afghani che hanno collaborato alla nostra missione in quel paese. E’ chiaro l’intento di Salvini e Meloni di esorcizzare flussi migratori dall’Afghanistan verso il nostro paese a beneficio dei loro seguaci che forse si impietosiscono pure di fronte alle immagini drammatiche veicolate dai notiziari Tv.
Di fronte a queste dichiarazioni di propaganda, uno sguardo ai dati quantitativi delle partenze di civili afghani: 794 sono stati i civili afghani che hanno beneficiato finora dei ponti aerei verso il nostro paese, e 2500 ex collaboratori saranno complessivamente portati in Italia entro fine agosto. Secondo dati della NATO più di 18.000 afghani sono stati evacuati da domenica verso i paesi di questa organizzazione.
Occorre riflettere su questi atteggiamenti “residuali” dei due propagandisti in campagna elettorale permanente rispetto all’opinione del “mainstream” nazionale ed internazionale, perchè il vuoto di “human pietas” verso questa tragedia umanitaria di donne e bambini e delle affermazioni solo propagandistiche nelle strade italiane di fronte alle riprese televisive, ci porta dall’intimo a sbottare nei loro confronti: “MISEREVOLI”!. Il giudizio in questo contesto non è solo umanitario (non immedesimandosi nella sofferenza delle famiglie afgane che non vedono un futuro per i loro bambini) nei confronti di una classe politica nazionalista che non stabilisce ponti ma difende solo confini, ma soprattutto politico perchè non offre risposte e soluzioni adeguate ad una tragedia umanitaria, cioè politiche non solo a livello nazionale ma di una presa di coscienza collettiva dei paesi occidentali ma non solo Infatti, il premier Mario Draghi è al lavoro per riunire i grandi della terra del G20 già nei primi giorni di settembre per rafforzare un approccio comune e un coordinamento con altri importanti partner come Russia, Cina e Turchia.
Per un approfondimento culturale di queste atteggiamenti di chiusura nazionalista che preoccupano, bisogna almeno rilevare che non solo non facilitano la crescita del paese, ma sul piano demogratico conducono ad un processo crescente di invecchiamento. Non ampliano gli orizzonti nell’incontro con Altri
Napoli, 20 agosto 2021
11
SALVINI E MELONI VS. L’ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI AFGHANI: “MISEREVOLI”
Domenico Pizzuti
Dopo la conquista di Kabul da parte delle milizie talebane e la fuga dei civili afghani – di cui gli assembramenti all‘areoporto della città per uscire dal paese sono manifestazione – dichiarazioni dissonanti di fronte alla crisi umanitaria di quel paese sono state espresse da Matteo Salvini e Giorgia Meloni che non sono alla pari della situazione afghana. In merito all’accoglienza dei profughi afghani nel nostri paese la prima troppo veloce dichiarazione di Salvini suona: “Non se ne parla” per rassicurare forse i suoi elettori di fronte ad una ipotetica invasione di profughi dall’Afghanistan. Successivamente, per la pressione dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale per il rispetto dei diritti delle donne afghane, ammette bontà sua l’accoglienza di donne e bambini. Giorgia Meloni a sua volta in una dichiarazione raccolta ieri dalle Tv con la sicumera di una Sibilla – non contrastata dai maschi che l’attorniano – stabilisce che i profughi afghani debbano migrare verso i paesi confinanti (Pakistan, Iran, Turchia), e così ce ne laviamo le mani. Ignorando nel contempo i ponti aerei verso il nostro paese per evacuare gli afghani che hanno collaborato alla nostra missione in quel paese. E’ chiaro l’intento di Salvini e Meloni di esorcizzare flussi migratori dall’Afghanistan verso il nostro paese a beneficio dei loro seguaci che forse si impietosiscono pure di fronte alle immagini drammatiche veicolate dai notiziari Tv.
Di fronte a queste dichiarazioni di propaganda, uno sguardo ai dati quantitativi delle partenze di civili afghani: 794 sono stati i civili afghani che hanno beneficiato finora dei ponti aerei verso il nostro paese, e 2500 ex collaboratori saranno complessivamente portati in Italia entro fine agosto. Secondo dati della NATO più di 18.000 afghani sono stati evacuati da domenica verso i paesi di questa organizzazione.
Occorre riflettere su questi atteggiamenti “residuali” dei due propagandisti in campagna elettorale permanente rispetto all’opinione del “mainstream” nazionale ed internazionale, perchè il vuoto di “human pietas” verso questa tragedia umanitaria di donne e bambini e delle affermazioni solo propagandistiche nelle strade italiane di fronte alle riprese televisive, ci porta dall’intimo a sbottare nei loro confronti: “MISEREVOLI”!. Il giudizio in questo contesto non è solo umanitario (non immedesimandosi nella sofferenza delle famiglie afgane che non vedono un futuro per i loro bambini) nei confronti di una classe politica nazionalista che non stabilisce ponti ma difende solo confini, ma soprattutto politico perchè non offre risposte e soluzioni adeguate ad una tragedia umanitaria, cioè politiche non solo a livello nazionale ma di una presa di coscienza collettiva dei paesi occidentali ma non solo Infatti, il premier Mario Draghi è al lavoro per riunire i grandi della terra del G20 già nei primi giorni di settembre per rafforzare un approccio comune e un coordinamento con altri importanti partner come Russia, Cina e Turchia.
Per un approfondimento culturale di queste atteggiamenti di chiusura nazionalista che preoccupano, bisogna almeno rilevare che non solo non facilitano la crescita del paese, ma sul piano demogratico conducono ad un processo crescente di invecchiamento. Non ampliano gli orizzonti nell’incontro con Altri
Napoli, 20 agosto 2021
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RICORDANDO ROSARIO
Nostro amato Rosario con la preghiera che segue vogliamo ricordare quella che è stata, tra le tante, la tua più bella virtù: L’AMORE PER GLI ALTRI.
Si chiama preghiera semplice, come semplice era il tuo modo di essere: Signore fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio che io porti amore, dove è offesa, che io porti il perdono, dove è tristezza, che io porti la gioia.
Signore, fa che io non cerchi tanto ad essere consolato quanto a consolare, ad essere compreso quanto a comprendere, ad essere amato quanto ad amare”. (Attibuita a Francesco d’Assisi)
COMUNICATO STAMPA
La Chiesa Valdese di Milano, avendo appreso che in molte scuole del secondo ciclo l’introduzione dell’insegnamento di educazione civica, in ottemperanza alla legge 92/2019, è stata affidata – in tutto o in parte- agli insegnanti di religione cattolica, attesta la propria contrarietà a questa decisione.
La nostra posizione si richiama alle finalità stesse di questa disciplina, che intende, secondo le linee guida ministeriali, avere “valenza di matrice valoriale trasversale” e come obiettivo di operare affinché i ragazzi e le ragazze, al termine del ciclo di insegnamento possano “partecipare al dibattito culturale, cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali, economici e scientifici e formulare risposte personali argomentate”. Riteniamo che tale insegnamento non possa essere affidato a docenti di una materia facoltativa e che la ricaduta più grave di tale prassi sia quella di imporre agli studenti che non si avvalgono dell’IRC, l’ascolto di un docente scelto dalla curia per una disciplina obbligatoria che contribuirà a definire le loro scale valoriali.
Pur consapevoli della difficoltà che i dirigenti scolastici, i consigli di classe e tutto il corpo docente stanno ancora attraversando a causa della pandemia, riteniamo che non si debba derogare alle misure che garantiscono la laicità dello stato e, in questo caso specifico, della scuola pubblica.
CHIESA EVANGELICA VALDESE 20122 – Milano – via F. Sforza 12/A
DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA GIORNATA DELLA PACE 2021PER L
7. La bussola per una rotta comune
In un tempo dominato dalla cultura dello scarto, di fronte all’acuirsi delle disuguaglianze all’interno delle Nazioni e fra di esse,[17] vorrei dunque invitare i responsabili delle Organizzazioni internazionali e dei Governi, del mondo economico e di quello scientifico, della comunicazione sociale e delle istituzioni educative a prendere in mano questa “bussola” dei principi sopra ricordati, per imprimere una rotta comune al processo di globalizzazione, «una rotta veramente umana».[18] Questa, infatti, consentirebbe di apprezzare il valore e la dignità di ogni persona, di agire insieme e in solidarietà per il bene comune, sollevando quanti soffrono dalla povertà, dalla malattia, dalla schiavitù, dalla discriminazione e dai conflitti. Mediante questa bussola, incoraggio tutti a diventare profeti e testimoni della cultura della cura, per colmare tante disuguaglianze sociali. E ciò sarà possibile soltanto con un forte e diffuso protagonismo delle donne, nella famiglia e in ogni ambito sociale, politico e istituzionale.
La bussola dei principi sociali, necessaria a promuovere la cultura della cura, è indicativa anche per le relazioni tra le Nazioni, che dovrebbero essere ispirate alla fratellanza, al rispetto reciproco, alla solidarietà e all’osservanza del diritto internazionale. A tale proposito, vanno ribadite la tutela e la promozione dei diritti umani fondamentali, che sono inalienabili, universali e indivisibili.[19]
Va richiamato anche il rispetto del diritto umanitario, soprattutto in questa fase in cui conflitti e guerre si susseguono senza interruzione. Purtroppo molte regioni e comunità hanno smesso di ricordare un tempo in cui vivevano in pace e sicurezza. Numerose città sono diventate come epicentri dell’insicurezza: i loro abitanti lottano per mantenere i loro ritmi normali, perché vengono attaccati e bombardati indiscriminatamente da esplosivi, artiglieria e armi leggere. I bambini non possono studiare. Uomini e donne non possono lavorare per mantenere le famiglie. La carestia attecchisce dove un tempo era sconosciuta. Le persone sono costrette a fuggire, lasciando dietro di sé non solo le proprie case, ma anche la storia familiare e le radici culturali.
Le cause di conflitto sono tante, ma il risultato è sempre lo stesso: distruzione e crisi umanitaria. Dobbiamo fermarci e chiederci: cosa ha portato alla normalizzazione del conflitto nel mondo? E, soprattutto, come convertire il nostro cuore e cambiare la nostra mentalità per cercare veramente la pace nella solidarietà e nella fraternità?
Quanta dispersione di risorse vi è per le armi, in particolare per quelle nucleari,[20] risorse che potrebbero essere utilizzate per priorità più significative per garantire la sicurezza delle persone, quali la promozione della pace e dello sviluppo umano integrale, la lotta alla povertà, la garanzia dei bisogni sanitari. Anche questo, d’altronde, è messo in luce da problemi globali come l’attuale pandemia da Covid-19 e dai cambiamenti climatici. Che decisione coraggiosa sarebbe quella di «costituire con i soldi che s’impiegano nelle armi e in altre spese militari un “Fondo mondiale” per poter eliminare definitivamente la fame e contribuire allo sviluppo dei Paesi più poveri»![21]
DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO ALL’ONU
“…E qui rinnovo il mio appello affinché «in considerazione delle circostanze […] si mettano in condizione tutti gli Stati, di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri»[6]”.“…«Una nuova etica presuppone l’essere consapevoli della necessità che tutti s’impegnino a lavorare insieme per chiudere i rifugi fiscali, evitare le evasioni e il riciclaggio di denaro che derubano la società, come anche per dire alle nazioni l’importanza di difendere la giustizia e il bene comune al di sopra degli interessi delle imprese e delle multinazionali più potenti»[9]. Questo è il tempo propizio per rinnovare l’architettura finanziaria internazionale[10].”
ALESSANDRA SMERILLI: UNA CONVERSIONE ECOLOGICA PER RIGENERARE IL MONDO
«Si dice che, dopo il Covid-19, dobbiamo ripartire. Ma davvero siamo convinti che sia utile ripartire facendo esattamente quello che facevamo prima? Nel gruppo di lavoro di cui faccio parte, preferiamo usare il verbo “rigenerare”, andare verso una trasformazione dell’economia, del mondo del lavoro e della società imparando da ciò che abbiamo vissuto. Crediamo sia questa la vera sfida, dopo il trauma della pandemia che ha investito tutto il pianeta».
«Quello che stiamo vivendo è un periodo delicato e decisivo»,«che può essere l’occasione per una transizione positiva, ma che richiede grandi cambiamenti: nel mondo del lavoro, nell’economia, nella nostra stessa organizzazione sociale, nel nostro equilibrio con la natura. Il Papa ha chiesto a noi economisti delle proposte concrete per affrontare queste sfide, che abbiano basi solide ma anche la creatività del Vangelo». La direzione verso cui la commissione post Covid-19 del Vaticano sta lavorando è quella di un modello economico più sostenibile e dell’ecologia integrale, per questo suor Alessandra è coinvolta anche nell’anno di celebrazioni della Laudato si’, l’enciclica sulla custodia del creato di papa Francesco, a cinque anni dalla pubblicazione il 24 maggio 2015. «Questi cinque anni sono stati il periodo della ruminatio», afferma suor Smerilli. «La Laudato si’ è stata accolta subito con entusiasmo, anche in ambienti non cattolici. Sono partite iniziative in tutto il mondo: penso alle famiglie che si sono unite per ridurre i consumi, alle nuove “comunità Laudato si’”, alle università e alle parrocchie che stanno attuando la conversione ecologica e danno spazio a una spiritualità del creato, all’interessante fenomeno dei monasteri a impatto zero, a tante persone non credenti che si sono mosse ispirate dall’enciclica. All’inizio si è trattato di iniziative sporadiche, che poi però sono state messe a sistema da chi, profondamente convinto, si è fatto promotore del cambiamento. L’anno di celebrazione sarà un altro inizio, cui seguiranno sette anni – un numero biblico, non a caso, per far crescere queste pratiche di transizione ecologica e replicarle, fare massa critica e aumentare l’impatto sulla politica e su chi deve prendere decisioni».
Corridoi umanitari subito Appello congiunto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e della Comunità di Sant’Egidio
Nasce la “nuova” Riace: una fondazione per rilanciare quel modello di accoglienza
“Oggi, nonostante tutto quello che è successo in questi ultimi mesi, vogliamo ricostruire quel progetto di comunità, di accoglienza e di integrazione. Spero, comunque, di poter un giorno ritornare a Riace”.
Mimmo Lucano, sindaco sospeso di Riace prende la parola in occasione della presentazione, a Caulonia, cittadina dove attualmente risiede, dell’iniziativa “E’ stato il vento” finalizzata ad una ripresa dei progetti di accoglienza e di integrazione dei migranti, da alcuni mesi sospesi, nella cittadina in provincia di Reggio Calabria.”E’ importante – ha continuato Lucano – non far morire l’idea: Riace infatti è la metafora della resistenza di chi non si riconosce in questa deriva di disumanità, podio e fascismo che si vive in Calabria. Al momento, a Riace, non ci sono più progetti, sono rimaste solo alcune persone il cui sostegno è garantito dalla rete di solidarietà che si è creata in questi ultimi mesi. Per il futuro – ha proseguito il sindaco riacese – con la costituzione di questa fondazione vogliamo rilanciare la comunità sopperendo ai vuoti attuali e alla mancanza di contributi pubblici, anche se comunque ero orientato a non volere più questi finanziamenti puntando sull’autosufficienza”.
E’ GESU’ A VENIRE DA NOI SU UN BARCONE “I migranti, i poveri sono un termometro per la nostra fede. Non accoglierli, soprattutto chiudendo loro il cuore, è non credere in Dio. È Gesù a venire da noi su un barcone, è lui nell’uomo o nel bambino che muore annegato, è Gesù che rovista nei cassonetti per trovare un po’ di cibo. Sì, è lo stesso Gesù che è presente nell’Eucaristia. Un migrante alla fine del suo lungo viaggio, dopo aver subito violenze e visto sabbia, lacrime, paura, cadaveri … esclamò nel mattino in cui fu salvato: “Nulla è più bello al mondo del sorgere del sole”. Il sole illumina i volti di tutti gli uomini, non solo i nostri. Ogni migrante è una storia e una vita che, ci piaccia o no, s’intreccia con la nostra. I poveri e i migranti hanno un nome come noi, sognano come noi, sono pieni di paure come noi, sperano come noi, vogliono una famiglia come noi, – un minorenne mi ha detto che ciò che gli manca è la carezza della mamma – credono in qualcosa o in qualcuno come noi, osano come o più di noi, desiderano essere trattati come noi. Anche per loro, e non solo per noi, Gesù e si è lasciato inchiodare sulla croce. Lasciamoci scuotere la coscienza dal fatto che tanti bambini, uomini, donne, perdano la vita in mare. Fu un immigrato, il centurione romano, a riconoscere nel crocifisso il Figlio di Dio. Un detto ebraico dice: chi salva un solo uomo, salva il mondo intero.”… (Card. Montenegro in occasione della festa di san Calogero ad Agrigento 01/07)
23 GIUGNO INCONTRO CONVIVIALE A CASA DI GAETANO E MIRELLA. E’ STATA UNA SERATA DI FESTA PER MIRELLA E ROSA CHE HANNO RAGGIUNTO L’ETA’ DELLA PENSIONE E PER GAETANO E MIRELLA CHE HANNO FESTEGGIATO IL 40° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO
All-focus
IL PROGETTO “PANGEA” HA VISSUTO UNA SPLENDIDA GIORNATA PER LA FESTA DELLA TERRA. LE ASSOCIAZIONI SI SONO INCONTRATE A LARGO BATTAGLIA A SCAMPIA PER CURARE LE AIUOLE DEI 5 CONTINENTI. LA BELLA SORPRESA E’ STATA L’ATTIVAZIONE DELLA PRESA D’ACQUA PER POTER FINALMENTE PROVVEDERE AD INNAFFIARE LE PIANTE.
Presidente della Cassazione: evitare regressioni sui diritti umani – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Presidente-Cassazione-evitare-regressioni-sui-diritti-umani-d3a9bf44-44c4-4c9d-8f3c-63eefcaece62.html
25 gennaio 2019 “Evitare ogni regressione in materia di diritti umani è un compito che si è dato la comunità internazionale”. Lo ha sottolineato il Primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone, nel suo intervento all’apertura dell’anno giudiziario alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche dello Stato. “E’ compito degli Stati moderni apprestare strumenti idonei per dare risposta alla richiesta di tutela che gli individui, cittadini e non, richiedono per i loro diritti”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Presidente-Cassazione-evitare-regressioni-sui-diritti-umani-d3a9bf44-44c4-4c9d-8f3c-63eefcaece62.html
DEFORESTAZIONE URBANA
DEFORESTAZIONE URBANA
Alcuni mesi fa, triste e preoccupato alla vista di tanti alberi in Italia e a Napoli falcidiati dalle raffiche di vento frutto essenzialmente della crisi climatica, così poco considerata nell’agenda politica dei partiti, se non addirittura negata, eancor più coinvolto emotivamente dal successivo abbattimento di un’altra quota considerevole di alberi indicati come instabili e pericolosi, ho scritto un articolo intitolandolo “Rigenerazione urbana”, diffuso in diverse direzioni.. La speranza è dura a morire! Ho accolto con gioia il Convegno indetto dalla Città metropolitana il 3 dicembre 2020 “Ossigeno Bene Comune”, la strategia degli alberi, forestazione urbana e cinture verdi” ( assieme a Ciro Calabrese del Circolo “la Gru” abbiamo voluto partecipare). Durante l’incontro il Sindaco Luigi De Magistris annunciava con sua (e nostra!) grande soddisfazione che aveva recuperato 5 milioni di euro per un piano di “rinnovamento del verde” che interessasse l’intera città. Ed aveva anche indicata una ripartizione dei fondi secondo criteri abbastanza condivisibili. Al Convegno erano presenti esperti delle Università Campane e di altre Regioni, ma anche Enti prestigiosi, come l’ENEA, l’ANEA, la Stazione zoologica Anton Dohrn e il Real Orto Botanico di Napoli. Una scelta felice perché la narrazione di esperienze interessanti e tanti studi avviati avrebbero sicuramente fornito indicazioni importanti per “una strategia del verde” non approssimativa, ma rigorosa e scientificamente orientata. Il punto dolente fu l’intervento del Prof. Paolo Caputo dell’Orto Botanico che mise il dito sulla piaga, introducendo quella parola magica , fondamentale per un successo -nel tempo -di un “piano del verde urbano” :la MANUTENZIONE!! Decisiva anche per la salvaguardia dell’ambiente in generale e delle strutture civili e culturali (scuole, strade, ponti, abitazioni, musei…). Quanto lavoro utile emergerebbe! La risposta mi (ci ) lasciò perplessi: i fondi erano previsti solo per la piantumazione e non per la manutenzione. Avvertii la necessità di chiedere ulteriori chiarimenti inviando una lettera al Prof.Salvatore Pace, responsabile del progetto OBC (senza avere risposta).
Leggo, poi, su la Repubblica del 14 febbraio , la risposta dell’Assessore al Verde del Comune di Napoli, Luigi Felaco, al comitato di cittadini di Posillipo, nato per protestare per gli alberi abbattuti e per la situazione del Parco Virgiliano: “…chi ha attraversato la collina di Posillipo almeno una volta nella vita, non può dimenticare i colori del panorama farsi spazio tra i pini e le sue chiome . Anno dopo anno, questo scenario è stato stravolto dagli abbattimenti naturali e dalla messa in sicurezza delle alberature.
Alberi caduti senza aver dato alcun segni di squilibrio statico, altri completamente secchi, attaccati dalla Toumeyella parvicornis, altri ancora privi di spazio vitale, costretti a far crescere le radici sulla pavimentazione stradale e infine irrimediabilmente scossi da forti raffiche di vento….”. Praticamente l’assessore denuncia che, a suo tempo, le modalità di piantumazione non sono state corrette, che la scelta delle piante fu errata e , poi, fa intravedere la scarsa manutenzione sopraggiunta. Errori da non ripetere.
Capisco bene che piante che danno segni di sofferenza, malate e instabili, anche se con rammarico, vadano eliminate….non capisco sulla base di quali criteri, nell’incertezza, …e pensando ad un possibile pericolo (!) futuro si decida di radere al suolo un intero parco vegetale dei territori, creando una sorta di “deforestazione urbana” e generando un paesaggio triste e tanti danni alla salute (!!) dei cittadini, anche se, questi, non ne hanno la consapevolezza. Che ne facciamo di tutti quegli studi sulla “fame degli alberi nelle città”, di tutti i vantaggi che determinano all’ambiente in genere e alle popolazioni, e che “il riscaldamento globale “( il vero pericolo per le future generazioni!) si combatte soprattutto piantando milioni di alberi?
Vorrei che mi si spiegasse se la Toumeyella parvicornis (la cocciniglia) che attacca il Pino domestico (Pinus Pinea), è dannosa per tutte le specie di pini e ancora se è un pericolo per tutte le conifere. Oltre ai pini si stanno tagliando i cedri, alcuni pioppi bianchi e altre piante ancora. Per queste affermazioni faccio riferimento a Scampia, dove vivo, e che in questi giorni è teatro di un forsennato taglio di alberi, a mio giudizio non sempre giustificato. Mentre
si lasciano in piedi i tronchi di qualche quercia , di ligustri, prunus nigra ecc. insecchiti in seguito alle capitozzature selvagge , una pratica dura a morire. E’ mia intenzione se trovo collaborazioni a fare un censimento delle piante eliminate in questi anni sul nostro territorio. La sicurezza è certamente importante e bisogna mettere in atto le strategie necessarie per determinarla, ma l’ossessione securitaria, trasferita in certi ambiti, sta creando un immobilismo , una chiusura, che non fa bene alla vita dei cittadini (pensiamo per es.alla didattica!). Un albero che cade provocando la morte di un cittadino, è certamente un fatto triste, increscioso, da evitare con tutti i mezzi possibili. Ma che significato ha la spinta furiosa a distruggere tutte le alberature cittadine? Mi sembra una risposta semplicistica, frutto più della paura che della responsabilità. Mi domando perché la caduta di un “palo della luce” che provoca un morto non generi la decisione di abbattere tutti i pali della luce. E che ne facciamo delle automobili che hanno determinato un numero di morti paragonabile a quelli di una guerra. Principali rsponsabili del traffico intenso che, attraverso, l’inquinamento atmosferico provoca tante morte indirette. E allora? E potrei continuare con gli esempi.
A qualcuno che chiedeva conto del taglio di così tanti alberi, è stato risposto. ”A voi interessano più gli alberi che la vita delle persone !”. Ecco la semplificazione strumentale che impedisce dibattiti seri e costruttivi che tengano conto della complessità in cui ci troviamo a vivere.
Tornando a Scampia leggo nella ripartizione dei fondi, previsti per la città metropolitana, al Parco di Scampia è destinata una bella somma (un milione di euri). Il ptoblema è che gli alberi abbattuti sono situati, soprattutto, altrove e diffusi sul tutto il territorio. Se non si sostituiscono avremo tante aiuole disseminate di tristi e pericolose ceppaie, una sorta di “cimiteri” di alberi”, dando un colpo mortale a quella che è indicata la maggiore risorsa del quartiere : “il verde”. E le nostre narrazioni saranno prive di uno degli elementi fondamentali che offriamo alle migliaia di visitatori che, in questi anni, hanno attraversato con interesse il nostro territorio.
E poi i tempi! Per ogni lavoro che cala su Scampia occorrono tempi biblici per poterli portare a termine (ricordiamo l’abbattimento delle vele, l’università, la stazione….). Perciò ammesso anche un eventuale piano di rinnovamento vegetale generalizzato, temiamo i tempi lunghi. Scampia è il luogo dove tante associazioni e tanti gruppi di cittadini si sono attivati per la bonifica e la cura delle aiuole partendo dal basso, con grande passione e un impegno quotidiano gratuito. Il 23 scorso, con grande celerità, facendo una colletta, dopo una settimana dalla verifica di un atto vandalico che aveva distrutto alcuni arbusti di un’aiuola curata dai cittadini, siamo intervenuti ripristinando la situazione iniziale con l’imperativo riportato su uno striscione “…E NOI LI RIPIANTEREMO”. Ci piacerebbe che questo diventasse lo slogan anche delle nostre Amministrazioni con la promessa di avviare e concludere le operazioni in tempi ragionevoli!!
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