
per il 27 ottobre – vi aspettiamo
LETTERA- INVITO-CLIMA
“Il vero specchio dei nostri ragionamenti
è il corso della nostra vita.” Michel de Montaigne
Il 20 luglio di quest’anno vi ho inviato una lettera dal titolo: “Una piccola proposta per un grande problema”; argomentando le motivazioni culturali, politiche ed etiche che mi muovevano. Alcuni di voi hanno manifestato un interesse e il desiderio di operare.
In poco tempo la situazione si è ulteriormente aggravata: l’ulteriore scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, gli incendi in Siberia, Amazzonia, Indonesia e altrove ecc.
Al Gore, in un articolo de la Repubblica ha scritto: “Il clima è la battaglia del nostro tempo. E possiamo vincerla”!
Nella prima riunione della Comunità abbiamo discusso sulla proposta e sulle possibilità di renderla operativa. La riflessione comunitaria ha integrato e chiarito i termini del problema e si è sottolineata la necessità di allargare il confronto oltre l’orizzonte comunitario, cercando di coinvolgere altre realtà a più livelli.
Per consentire il confronto a quelli che abitano lontano e alle realtà esterne alla comunità si è pensato agli strumenti della tecnologia (un blog?), senza disdegnare altre forme di intervento.
Vi invitiamo, pertanto, domenica 27 ottobre 2019 alle ore 10 presso la nostra sede di Mianella, per la presentazione della proposta e per definire, insieme, le modalità operative. Stiamo pensando anche alla possibilità di un momento conviviale.
Su indicazione di Cristofaro e di Padre Carlo abbiamo pensato di organizzare , in data e luogo da stabilire, due incontri pubblici: uno sull’Amazzonia e l’altro con il Ministro Costa su “l’economia circolare”.
Negli ultimi giorni abbiamo riscontrato che a livello nazionale esistono le cosiddette “Comunità laudatosi” che hanno, più o meno, i nostri stessi obiettivi (per ulteriori notizie https://comunitalaudatosi.org/ilprogetto), nonché l’istituzione recentissima, accanto al Friday for future (orientato soprattutto in ambito giovanile), il Saturday for future che coinvolge il mondo degli adulti.
Ne approfitto per invitare tutti e diffondere nei vostri contesti familiari, amicali, lavorativi, la partecipazione al grande sciopero mondiale per il clima, a conclusione del Summit dell’ONU, di venerdì 27 settembre con partenza alle ore 9:00 da Piazza Garibaldi.
Un caro saluto
PROGRAMMA per il 27/ottobre
Programma della giornata
Ore 9:00 Accoglienza
Ore 10:00 Inizio Incontro con la presentazione della Proposta:Creazione di un blog oppure utilizzo del sito “Comunità Laudato Si’”;
Assemblea pubblica sull’Amazzonia
Assemblea pubblica con il Ministro Costa sull’Economia circolare
Ore 10:30/12:30 Discussione sulla Proposta e i temi della proposta, da integrare con
con altri suggerimenti, relativi all’impostazione, ad altri incontri allargati, ad iniziative concrete.
- Ore 13 Condivisione di un sobrio pranzetto
Per poter meglio organizzare la giornata vi chiediamo di rispondere a queste domande:
- Conferma della vostra presenza ( e se accompagnati da bambini)
- Nel caso di impedimenti fateci sapere se siete comunque interessati alla proposta
- Se siete in possesso o meno della “Laudato Si’”
- Se non avete ricevuto la prima lettera con le motivazioni della proposta.
Un caro saluto
Aldo per la Comunità
P.S.Attenzione all’ora legale
Aldo per la Comunità
Carissimi/e















PROPOSTA DI AZIONE DI RESISTENZA NONVIOLENTA





LA COMUNITA’ SI INCONTRA A MIANELLA
INCONTRI GENERALI 2024 – 2025








Ho conosciuto Nicola in alcune riunioni della nuova sinistra napoletana, presente, attivo e sempre molto analitico nei suoi interventi. L’ho conosciuto meglio quando si è avvicinato alla nostra Comunità seguendoci nelle discussioni e nelle iniziative, forse incuriosito anche da questa esperienza singolare di una spiritualità laica. Nicola è stato sicuramente un compagno di vasta cultura e,spesso, lo evidenziavano i suoi lunghissimi, chilometrici commenti sui social (con soventi nostre insofferenze) che spaziavano dalla politica all’arte, dalla storia allo sport, al costume, sempre con competenza e personale partecipazione. A me Nicola è sembrato spesso una persona di altri tempi, in senso positivo, rispetto al cinismo, disumanita’, carrierismo che caratterizza questo nostro tempo. Lui, invece, con la sua gentilezza, generosità, il lavoro di avvocatura al servizio degli ultimi, un aspetto quasi di innocenza fanciullesca. L’impegno per la causa del popolo sahavariano lo ha visto lavorare fino agli ultimi giorni di vita. Adesso, caro Nicola, continueremo ad ascoltarti, stavolta nell’essenza del silenzio, e forse apprezzerete di più la tua voglia di comunicare. Riposa in pace!











































































































































“Il Signore promette ristoro e liberazione a tutti gli oppressi del mondo, ma ha bisogno di noi per rendere efficace la sua promessa. Ha bisogno dei nostri occhi per vedere le necessità dei fratelli e delle sorelle – Ha bisogno delle nostre mani per soccorrere. Ha bisogno della nostra voce per denunciare le ingiustizie commesse nel silenzio, talvolta complice, di molti“.Andate a imparare che cosa vuol dire: ‘Misericordia io voglio e non sacrifici’ (9,13). È un’accusa diretta verso l’ipocrisia sterile di chi non vuole “sporcarsi le mani”, come il sacerdote e il levita della parabola del Buon Samaritano. Si tratta di una tentazione ben presente anche ai nostri giorni, che si traduce in una chiusura nei confronti di quanti hanno diritto, come noi, alla sicurezza e a una condizione di vita dignitosa, e che costruisce muri, reali o immaginari, invece di ponti”.
















SABATO 24 FEBBRAIO 2024







accogliere gli altri profughi che arrivano a noi scappando da altre guerre, fame e lager di tortura. Questa crisi sta mettendo in luce come questa Europa non è capace di progettare il suo ruolo geo-politico in un mondo dove tutti siamo sulla stessa barca.





di Domenico Pizzuti


“…E qui rinnovo il mio appello affinché «in considerazione delle circostanze […] si mettano in condizione tutti gli Stati, di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri»[6]”.“…«Una nuova etica presuppone l’essere consapevoli della necessità che tutti s’impegnino a lavorare insieme per chiudere i rifugi fiscali, evitare le evasioni e il riciclaggio di denaro che derubano la società, come anche per dire alle nazioni l’importanza di difendere la giustizia e il bene comune al di sopra degli interessi delle imprese e delle multinazionali più potenti»[9]. Questo è il tempo propizio per rinnovare l’architettura finanziaria internazionale[10].”
«che può essere l’occasione per una transizione positiva, ma che richiede grandi cambiamenti: nel mondo del lavoro, nell’economia, nella nostra stessa organizzazione sociale, nel nostro equilibrio con la natura. Il Papa ha chiesto a noi economisti delle proposte concrete per affrontare queste sfide, che abbiano basi solide ma anche la creatività del Vangelo». La direzione verso cui la commissione post Covid-19 del Vaticano sta lavorando è quella di un modello economico più sostenibile e dell’ecologia integrale, per questo suor Alessandra è coinvolta anche nell’anno di celebrazioni della Laudato si’, l’enciclica sulla custodia del creato di papa Francesco, a cinque anni dalla pubblicazione il 24 maggio 2015. «Questi cinque anni sono stati il periodo della ruminatio», afferma suor Smerilli. «La Laudato si’ è stata accolta subito con entusiasmo, anche in ambienti non cattolici. Sono partite iniziative in tutto il mondo: penso alle famiglie che si sono unite per ridurre i consumi, alle nuove “comunità Laudato si’”, alle università e alle parrocchie che stanno attuando la conversione ecologica e danno spazio a una spiritualità del creato, all’interessante fenomeno dei monasteri a impatto zero, a tante persone non credenti che si sono mosse ispirate dall’enciclica. All’inizio si è trattato di iniziative sporadiche, che poi però sono state messe a sistema da chi, profondamente convinto, si è fatto promotore del cambiamento. L’anno di celebrazione sarà un altro inizio, cui seguiranno sette anni – un numero biblico, non a caso, per far crescere queste pratiche di transizione ecologica e replicarle, fare massa critica e aumentare l’impatto sulla politica e su chi deve prendere decisioni».





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